Qualità e sicurezza degli integratori alimentari
Prof. Giancarlo Cravotto
Fonte – Review scientifica sull’Integrazione Alimentare: stato dell’arte alla luce delle evidenze scientifiche
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Introduzione
La legislazione dell’Unione Europea (UE) definisce un integratore alimentare come un prodotto alimentare il cui scopo è quello di integrare la dieta normale mediante un apporto predeterminato di sostanze ad effetto nutritivo, in particolare micronutrienti, sali minerali, o di altre sostanze, aventi un favorevole effetto fisiologico. Possono essere commercializzati come liquidi o polveri mono- o multidose, rispettivamente contenuti in fiale, flaconi a contagocce, softgel oppure capsule, pastiglie, compresse e bustine. Gli integratori alimentari commercializzati in uno Stato membro dell’UE sono tenuti a rispettare tutti gli aspetti rilevanti della legislazione alimentare europea e tutte le normative nazionali specifiche degli Stati membri dell’UE, in termini di composizione, fabbricazione e di controllo.
L’aumento dell’invecchiamento della popolazione, l’aumento delle malattie legate allo stile di vita e l’aumento dei costi di assistenza sanitaria sono alcuni dei fattori importanti che guidano la crescita del mercato degli integratori alimentari. A causa dell’aumento dei costi della sanità, le persone si rivolgono verso gli integratori alimentari per favorire il mantenimento di un buono stato di salute. Molti di questi benefici per la salute sono ben documentati dalla letteratura scientifica come evidenziato dai capitoli successivi di questo documento.
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Sostanze utili nella protezione dallo stress ossidativo
Quando si parla di sostanze utili nella protezione dallo stress ossidativo si fa riferimento alla proprietà di una qualsiasi sostanza di ritardare o inibire significativamente l’ossidazione della sostanza stessa, ovvero uno sbilancio tra la produzione e i livelli di molecole reattive ossidanti da un lato e i livelli e l’efficienza delle difese antiossidanti dall’altro.
I radicali liberi non necessariamente costituiscono un pericolo per i sistemi biologici, anzi rappresentano importanti molecole di segnale e armi di difesa nei confronti di organismi patogeni. Quando però i livelli di radicali liberi diventano eccessivi, e/o le difese antiossidanti cellulari si riducono, si sviluppa un danno ossidativo a vari livelli (lipidi, proteine, DNA) che può portare a perdita di funzione, invecchiamento e morte cellulare.
La nutrizione svolge un ruolo fondamentale nel mantenere l’efficacia delle difese enzimatiche antiossidanti. Ricordiamo che l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha riconosciuto essere scientificamente provata l’efficacia delle seguenti sostanze:
Vitamina E, vitamina C e vitamina B2: hanno ottenuto l’indicazione “contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo”:
Selenio, zinco e rame: microelementi riconosciuti come fattori nutrizionali in grado di ridurre i danni dello stress ossidativo cellulare
Per ristabilire un corretto patrimonio antiossidante la strada maestra è sicuramente quella di adottare una dieta ricca di questi fattori protettivi, principalmente attraverso frutta, verdura, cereali integrali . Tuttavia, quando necessario, non va escluso il ricorso guidato a combinazioni di piccole dosi di micronutrienti con tali proprietà tra di loro sinergici.
A cosa servono?
Oltre che alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo, alle seguenti sostanze è riconosciuta un’efficacia anche per:
Vitamina B2 (riboflavina)
Aiuta a ridurre stanchezza e affaticamento, contribuisce al mantenimento della normale capacità visiva e al metabolismo del ferro
Vitamina C
Contribuisce alla normale formazione del collagene per i vasi sanguigni, ossa, cartilagini, pelle, gengive e denti. Inoltre aiuta a ridurre gli stati di stanchezza e affaticamento e accresce l’assorbimento del ferro.
Rame
Il rame contribuisce al normale trasporto di ferro nel sangue e alla normale pigmentazione dei capelli e della pelle
Selenio
Contribuisce alla normale spermatogenesi, mantenimento dei capelli, unghie, normale funzione tiroidea
Zinco
Contribuisce al mantenimento normale di capelli, pelle, unghie, ossa, capacità visiva, livello di testosterone
Minerali utili per la salute: Calcio, Ferro, Magnesio, Potassio
L’organismo non può funzionare senza l’apporto giornaliero di alcuni sali minerali, che devono essere regolarmente introdotti con la dieta.
A secondo delle quantità richieste, i minerali sono distinti in macroelementi (il cui apporto giornaliero è nell’ordine di centinaia di mg), come il calcio, il magnesio, il potassio ed altri, ed in microelementi o oligoelementi (necessari in quantità molto più basse, cioè nell’ordine di pochi mg e persino microgrammi), come ferro, zinco, cromo, rame, selenio ed altri.
I minerali sono presenti nella maggior parte degli alimenti e bevande, particolarmente in frutta e verdura, acqua e latte. Come le vitamine non sono calorici, cioè non forniscono energia. Svolgono invece specifici ruoli d’importanza fondamentale per l’organismo. Vediamo i principali:
Calcio | Contribuisce al mantenimento di ossa e denti, aiuta la coagulazione del sangue |
Ferro Fosforo | Coadiuva la formazione dei globuli rossi e dell’emoglobina nel sangue, aiuta il trasporto dell’ossigeno nel sangue, riduce gli stati di stanchezza e affaticamento. Aiuta il mantenimento di ossa e denti normali e alla normale funzione del metabolismo energetico |
Magnesio | Riduce la sensazione di stanchezza e affaticamento, contribuisce alla normale funzione muscolare, utile al mantenimento di ossa e denti normali |
Potassio | Aiuta la normale funzione muscolare e il mantenimento della normale pressione sanguigna |
Per approfondimenti su rame, selenio e zinco si veda “Sostanze utili per la protezione delle cellule dallo stess ossidativo”.
Inverno: come rinforzare le difese immunitarie
Durante la stagione invernale bambini e anziani, soprattutto, rischiano di ammalarsi per il freddo intenso che, causando l’abbassamento delle difese immunitarie, espone a malattie ed aggressioni virali, batteriche, fungine, etc. L’alterazione dei meccanismi di difesa determina l’incapacità da parte dell’organismo di rispondere adeguatamente e quindi di proteggersi dall’attacco di fattori esterni nocivi. Come conseguenza del deficit della risposta immunologica si verifica anche una maggiore suscettibilità alle infezioni cutanee e mucose, come stomatite aftosa ricorrente, Herpes simplex recidivante, verruche cutanee, candidosi, etc.
COME RINFORZARE LE DIFESE IMMUNITARIE
La risposta immunitaria può essere potenziata grazie all’azione di alcune sostanze particolarmente utili nella difesa attiva dell’organismo. L’utilizzo di tali sostanze può essere indicato in caso di infezioni cutanee e delle mucose, come coadiuvante alle terapie convenzionali, dopo trattamenti prolungati con farmaci, per contrastare una scarsa funzionalità del sistema immunitario e la maggior predisposizione alle infezioni. L’assunzione di tali sostanze è particolarmente utile quando la Dieta giornaliera non è sufficiente a garantire livelli costanti ed ottimali dei suoi componenti vitaminici ed antiossidanti, la cui carenza causa anomalie delle membrane cellulari.
ALCUNI SOSTANZE UTILI:
- ACIDO ALFA LIPOICO, un ottimo antiossidante
- SELENIO, rappresenta un elemento chiave nella difesa contro le infezioni virali
- CURCUMA LUNGA, pianta tropicale originaria dell’India, è un’erba perenne della famiglia dello zenzero. La parte utilizzata è rappresentata dal rizoma. I suoi principali costituenti sono olio essenziale, amido, curcuminoidi (curcumina).
- LENTINUS EDODES (FUNGO SHITAKE), molto rinomato in Cina ed in Giappone sin dall’antichità come rimedio per il benessere dell’organismo. Risulta composto da proteine, grassi (soprattutto acido linoleico), carboidrati, fibre solubili ed insolubili, minerali e vitamine B2 e C.
- GRIFOLA FRONDOSA FUNGO MAITAKE: è un tipo di fungo molto raro che cresce nella regione Nord orientale del Giappone.
- ASTRAGALUS MEMBRANACEUS BUNG. RADICE ASTRAGALO ORIENTALE, pianta molto usata nella medicina cinese come tonico e rinforzante dell’energia vitale.
- UNCARIA TORMENTOSA WILLD DC CORTECCIA GIALLA UNCARIA: liana tipica della foresta amazzonica. La parte utilizzata è rappresentata dalla corteccia gialla in quanto più ricca di principi attivi rispetto agli altri tipi bianca e rossa.
- WITHANIA SOMNIFERA DUNAL RADICE WITHANIA: è una pianta molto conosciuta denominata anche Ginseng indiano. La parte utilizzata è rappresentata dalla radice.
Terza età: un aiuto dagli integratori
(Fonte: Raccomandazioni del Ministero della Salute sul corretto utilizzo degli integratori alimentati)
In linea generale un’ alimentazione corretta ed equilibrata mette al sicuro da rischi di carenza da vitamine idrosolubili; le persone anziane sono un gruppo a rischio di carenza di vitamina D, sia per la mancanza di esposizione alla luce solare, sia per la diminuita capacità di sintesi endogena. Viene consigliata l’assunzione di 10 µg al giorno di vitamina D, soprattutto negli anziani istituzionalizzati. Per raggiungere tali livelli con la Dieta sarebbe necessario un consumo abbondante di pesce grasso e uova. In questo caso l’uso di integratori alimentari può essere utile per coprire i fabbisogni. La supplementazione di vitamina B12 è indicata nel caso di persone vegetariane strette perché essa è presente solo negli alimenti di origine animale e una sua carenza può essere responsabile di anemie e neuropatie, oltre di deterioramento delle capacità cognitive, specie nella terza età. Per tali ragioni l’integrazione con tale vitamina può essere consigliata anche negli anziani con stati di carenza per Dieta povera di alimenti di origine animale.Integratori a base di minerali
Per quanto riguarda i minerali, iniziamo con uno sguardo ai fabbisogni di calcio, che nell’anziano sono più elevati rispetto all’individuo adulto in rapporto anche alla nota e frequente riduzione dell’assorbimento di micronutrienti con l’aumentare dell’età. In particolare nelle donne durante e dopo la menopausa, allorché la carenza di estrogeni determina una demineralizzazione ossea, è opportuno aumentare la quota di calcio da assumere. E’ sempre preferibile che l’aumento della assunzione di calcio avvenga mediante un maggior consumo di latte e derivati e di un’acqua ricca di calcio, essendo queste le fonti preferenziali di assunzione di calcio perché più biodisponibile. In caso di controindicazioni o difficoltà al consumo di questi alimenti, l’anziano può ricorrere a supplementi contenenti calcio. Va inoltre tenuto presente che il calcio per essere fissato nelle ossa, necessita della presenza di vitamina D anch’essa spesso carente nell’anziano specie se istituzionalizzato, non autosufficiente o costretto a letto. Per il ferro la supplementazione è raccomandata solo in situazioni di carenza accertata. Situazioni carenziali di ferro si osservano piuttosto frequentemente nei gruppi di popolazione a più elevato fabbisogno, come le donne in età fertile con perdite mestruali abbondanti o polimenorrea. Scegliere alimenti di origine animale (carne e pesce) nei quali il ferro è presente nella forma maggiormente biodisponibile (il cosiddetto “ferro eme”), consumare alimenti vegetali (legumi, indivia, radicchio verde) insieme a discrete quantità di vitamina C, che aumenta la biodisponibilità del “ferro non-eme” (si trova soprattutto nei vegetali), sono comunque i comportamenti da suggerire anche perché talvolta possono essere sufficienti per assicurare la copertura dei fabbisogni.Sul fronte dello iodio, si assiste a di uno stato di carenza endemica, per far fronte al quale va incoraggiato l’uso regolare di sale arricchito con iodio (sale iodurato/iodato) nell’alimentazione giornaliera. Situazioni carenziali di zinco invece possono verificarsi, oltre che a causa di una malattia genetica che ne determina un malassorbimento, in pazienti trattati a lungo con nutrizione parenterale, in portatori di by-pass intestinali o in persone anziane. Una supplementazione di zinco è indicata in presenza di una riduzione della risposta immunitaria, con aumento della suscettibilità alle infezioni e ritardo nella guarigione delle ferite. Le maggiori fonti alimentari sono rappresentate da carne, uova, pesce, latte e derivati, cereali.Integratori di acidi grassi
Per quanto riguarda invece gli effetti benefici per l’organismo legati al consumo di alimenti ricchi di acidi grassi della serie omega-3 e omega-6 (mediante il consumo di pesce e olio di pesce), gli studi condotti finora evidenziano una relazione convincente tra apporti con la Dieta ricca di tali sostanze e la prevenzione delle malattie cardiocircolatorie (WHO, 2003). Nell’anziano e soprattutto nell’adulto, se non viene consumato pesce in quantità adeguata, almeno tre volte alla settimana, può essere consigliabile l’integrazione con piccole quantità di omega-3 tramite integratori.Integratori di fibra
La fibra alimentare è l’insieme dei componenti vegetali non digeribili dall’uomo. La frazione insolubile (cellulosa, emicellulosa e lignina) contenuta nei cereali integrali, ortaggi e verdura, agisce prevalentemente sul funzionamento del tratto gastrointestinale, ritardando lo svuotamento gastrico, facilitando la velocità del transito intestinale e l’evacuazione, svolgendo così un ruolo preventivo- protettivo verso alcune patologie come la stipsi, la diverticolosi e i tumori del colon-retto. La frazione solubile (pectine, gomme e mucillagini) degli ortaggi e della frutta, può ridurre e rallentare l’assorbimento intestinale di zuccheri e grassi formando dei gel resistenti, contribuendo così al controllo della glicemia e della colesterolemia. I valori medi di introduzione di fibra in Italia sono i 21-25 g/die, mentre quelli considerati ottimali sono 30 g/die. Per raggiungere i livelli raccomandati è consigliabile consumare più spesso alimenti ricchi in fibra (ortaggi, frutta, cereali e loro derivati non raffinati – cfr. Linee Guida per una Sana Alimentazione, 2003).Leggi anche
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