Rientro no stress dalle vacanze
Le vacanze sono finite e il ritorno alla routine quotidiana non è un momento piacevole da affrontare. Una ricerca condotta dall’Istat nel 2010 ha evidenziato infatti che ben un italiano su dieci soffre del cosiddetto stress da rientro o post vacation blues.
Senso di stordimento, calo dell’attenzione, mal di testa, digestione difficile, raffreddore, mal di gola, tosse e dolori muscolari sono i sintomi principali. Il cambiamento di ritmi dalla spiaggia alla scrivania, il traffico cittadino, gli orari fissi rendono infatti difficoltoso il riadattamento alle vecchie abitudini. Per questo, per rendere meno traumatico questo momento, potrebbe essere utile seguire alcuni accorgimenti: prevedere almeno 1 o 2 giorni di decompressione tra il rientro dalle vacanze e il ritorno al lavoro; cercare di rendere per quanto possibile graduale l’impatto con il lavoro, senza voler eccedere da subito; prolungare il clima della vacanza organizzando week end fuori città o uscite con gli amici per mantenere vivi i ricordi piacevoli; stillare un elenco di obiettivi da raggiungere per incanalare le proprie energie nelle varie attività in maniera efficace ed efficiente; praticare una regolare attività fisica che permetta all’organismo di sentirsi bene come in vacanza.
Non bisogna poi trascurare l’importanza di una sana alimentazione che in questo periodo dovrebbe essere ricca di quelle sostanze in grado di aiutarci a superare lo stress e i malesseri ad esso collegati. Fondamentale rimane il consumo di frutta, ricca di vitamine e sostanze antiossidanti che possono aiutarci a combattere Ansia e stress. L’uva rossa ad esempio, funge da ricostituente naturale grazie alla presenza di potassio, magnesio, fosforo, calcio e ferro e contribuisce alla prontezza mentale grazie agli zuccheri di rapida assimilazione di cui è ricca.
Questi consigli devono però fare i conti con i diversi stili di vita imposti dal ritorno alla quotidianità che non sempre consentono di metterli in pratica facilmente, specialmente quando si parla di alimentazione. Per questo, quando non si è certi dell’assunzione quotidiana delle giuste quantità di micronutrienti, può essere utile ricorrere all’integrazione di alcune sostanze che hanno proprietà benefiche sul nostro organismo, quali ad esempio le vitamine del gruppo B per garantire l’energia che occorre in questo periodo. A tutto vantaggio del benessere va invece l’assunzione di estratti di alcune piante, tra le quali ad esempio la griffonia, una pianta che contiene il 5-HTP, l’aminoacido diretto precursore della serotonina, principale mediatore e regolatore dell’umore, della fame e del sonno. Anche l’integrazione con omega-3, in questo particolare periodo dell’anno, può essere utile per gli effetti sulle funzioni del sistema immunitario. Per prevenire e alleviare gli eventuali disturbi gastrointestinali che spesso si manifestano al ritorno dalle vacanze, può invece essere utile assumere probiotici che possono avere effetti positivi sull’equilibrio della flora batterica.
Infine, per porre rimedio alle conseguenze dello stress da rientro che si manifestano a volte anche sui capelli che appaiono sfibrati e poco vigorosi, può essere utile ricorrere agli integratori alimentari appositamente studiati a base di vitamine, minerali, amminoacidi o altre sostanze.
Si tratta di piccoli e semplici accorgimenti che aiutano a facilitare la ripresa dei ritmi quotidiani, a mantenere il benessere e avere la marcia in più necessaria ad affrontare la stagione fredda ormai alle porte.
Integrazione giornaliera con probiotici per un miglioramento dello stato di benessere generale dell’organismo
Il termine “probiotico” deriva dal greco: “pro-bios” e significa a favore della vita. Basandosi sulla definizione del ricercatore inglese Fuller (1989): “il probiotico è un microrganismo vivente che esercita un effetto positivo sulla salute dell’ospite con il risultato di rafforzare l’ecosistema intestinale”. Grazie ai contributi della scienza, nel tempo, si è estesa anche in occidente la cultura dei dell’uso dei probiotici, come un’integrazione a favore delle funzionalità dell’intestino attraverso l’attività di determinate colture batteriche vive e vitali. I batteri più usati in preparati probiotici appartengono ai generi Bifidobacterium e Lactobacillus. Tuttavia sono utilizzati anche microrganismi appartenenti ai generi Streptococcus, Leuconostoc, Pediococcus, Propionibacterium e Bacillus.
Problematiche legate ad alterazioni della funzionalità intestinale sono sempre più diffuse nella società moderne, per lo più associate a stili di vita non adeguati e a condizioni stressanti. Questa situazione può provocare nella persona uno stato caratterizzato da ansia, spossatezza, stanchezza muscolare, problemi di attenzione, concentrazione, memoria e cefalea. Si stima che in Italia vi siano circa 200-300.000 persone che accusano questo stato di alterazione, soprattutto giovani e donne, con una età media di insorgenza intorno ai 30 anni.
Recentemente, Sullivan e collaboratori (Sullivan et al., 2009) hanno analizzato gli effetti indotti da un integratore a base di probiotici (4 dl- Lactibacillus paracasei, Lactobacillus acidophilus e bifidobacterium lactis), contenente 108 unità formanti colonie (cfu/ml), sullo stato di benessere complessivo, sulla sensazione di fatica e sui livelli di attività fisica di 15 soggetti affetti da stanchezza cronica. L’integratore veniva assunto 2 volte al giorno, per 4 settimane consecutive.
All’inizio della ricerca, dopo 30 giorni di trattamento e al termine della ricerca sono stati valutati alcuni fattori quali fatica, dolori muscolari, capacità di memoria, di concentrazione e il livello di attività fisica giornaliera svolta dai soggetti.
Tutti i soggetti hanno presentato un miglioramento significativo della sensazione di fatica e del dolore muscolare al termine dei 70 giorni di trattamento, e un miglioramento delle capacità neuro cognitive (memoria e concentrazione) già dopo 40 giorni. In 10 soggetti è stato evidenziato un significativo aumento del livello di attività fisica giornaliera. Durante il periodo di trattamento non si è presentato nessun caso di disfunzionalità o alterazioni intestinali.
I risultati ottenuti da questo studio possono essere un punto di partenza per lo sviluppo di nuove strategie di intervento a base di integratori di probiotici, nell’ottica di un miglioramento generale dello stato di salute della moderna società occidentale, sempre più afflitta da stanchezza, nervosismo e stress. A cura della prof. Alessandra Bordoni (Dietologa), e dr.a Marta Baldini (Esperta in nutrizione ed attività fisica )
Referenze
Sullivan A, Nord CE, Evengard B. Effect of supplement with lactic-acid producing bacteria on fatigue and physical activity in patients with chronic fatigue syndrome. Nutritional Journal. 2009
I probiotici, validi alleati per aiutare a combattere gli stati di raffreddamento
Le rapide variazioni di temperatura a cui siamo esposti durante l’inverno, favoriscono raffreddamenti che portano a stati di alterazione e malessere. E’ possibile mantenere il nostro benessere anche nei mesi più freddi dell’anno e far fronte a questi stati influenzali grazie all’alimentazione e ad uno stile di vita sano e equilibrato.
Un aiuto per combattere gli stati di raffreddamento è offerto dai “batteri buoni”. L’azione dei probiotici non si limita infatti alla più conosciuta funzione sull’intestino, ma il loro consumo regolare rappresenta un valido alleato per stimolare le difese immunitarie. Il consumo di probiotici incide sulla presenza e la gravità dei sintomi e il sistema immunitario è più protetto dalle infezioni in coloro che assumono probiotici rispetto a coloro che assumono un placebo. L’impiego dei probiotici in questa area della salute si prospetta quindi come particolarmente interessante (Corthesy et al., 2006; Lomax & Calder, 2009)*.
In età pediatrica i dati ottenuti suggeriscono che i probiotici possono rappresentare un mezzo sicuro per ridurre il rischio di otiti medie acute precoci ed il ricorso ad antibiotici per le infezioni respiratorie ricorrenti durante il primo anno di vita. Mentre, in età adulta, viene evidenziata una riduzione della durata degli episodi di Raffreddore di almeno due giorni, e della severità dei sintomi, tra i soggetti che avevano assunto il probiotico rispetto a quelli che avevano assunto placebo**.
Gli alimenti ed integratori con probiotici possono quindi essere un’utile risorsa che la natura mette a disposizione per favorire il benessere e aiutare a combattere gli stati di raffreddamento che costringono a letto tante persone durante i mesi invernali.
* Contenuti scientifici tratti da *Dossier Scientifico su probiotici e prebiotici, a cura di Franca Marangoni e Andrea Poli, NFI scaricabile da questo sito **Probiotici e salute – stato dell’arte basato sulle evidenze, redatto da NFI