8 italiani su 10 hanno una corretta idea di cosa sia un integratore alimentare, ma ci sono ancora alcuni luoghi comuni da sfatare

Gli italiani sono utilizzatori di integratori alimentari e lo fanno in maniera equilibrata. Lo sottolinea una recente indagine commissionata da Integratori & Salute al Future Concept Lab, da cui è emerso che i nostri connazionali hanno chiaro il ruolo di questi prodotti per sostenere il benessere e preservare più a lungo un buono stato di salute. Alcuni luoghi comuni sono però ancora duri a morire…

Per questo, al fine di veicolare una corretta cultura di prodotto, Integratori & Salute ha realizzato un decalogo per sfatare le più diffuse fake news e fare chiarezza su un prodotto consumato da oltre 30 milioni di italiani.

 

6 marzo 2025 – “Curano” le malattie, si prestano a un uso “fai da te”, sono come i farmaci. E poi ancora: sono solo “palliativi”; non servono a nulla o di contro sono “elisir miracolosi di lunga vita”. Quando si parla di integratori alimentari, non sempre le informazioni che arrivano al consumatore sono corrette. Uno studio del Future Concept Lab[1] commissionato da Integratori & Salute – l’associazione di categoria che rappresenta le aziende del settore degli integratori alimentari ed è parte di Unione Italiana Food – ha evidenziato quanto ne sanno gli italiani su questi prodotti e quali sono gli aspetti da migliorare in relazione a conoscenze e consapevolezza nell’uso degli integratori alimentari.

Prodotti sempre più presenti nelle case degli italiani, tanto da essere consumati da 30 milioni di persone.  Nel nostro Paese, più di 7 italiani su 10 (73%) è ricorso agli integratori alimentari nell’ultimo anno; di questi, il 40% ha utilizzato una sola tipologia di integratori, mentre il 33% ha fatto ricorso a due o più tipologie.

 

INTEGRATORI: IN ITALIA UN CONSUMO CONSAPEVOLE, GUIDATO DAI PROFESSIONISTI DELLA SALUTE

Dalla ricerca del Future Concept Lab, emerge come quasi 8 italiani su 10 (77,7%) abbiano una percezione degli integratori alimentari molto vicina alla realtà. Le persone intervistate hanno definito spontaneamente gli integratori soprattutto come: “un aiuto a colmare le carenze dell’organismo”, ma anche come “un supporto per rafforzare l’abitudine a mangiare sano e a fare movimento” e, parimenti, “sono per tutti, per un benessere complessivo”. Tutte definizioni coerenti con quelle fornite dagli enti regolatori. Appare quindi chiara l’opinione che gli italiani hanno degli integratori, ovvero che sostengono il benessere e non sostituiscono le medicine. Questa consapevolezza è dovuta principalmente al fatto che, prima di comprare un integratore alimentare, gli italiani si affidano al consiglio dei professionisti della salute: al primo posto troviamo i medici (48,4%), seguiti dai farmacisti (36,3%).

Dallo studio emerge, infine, che il 70% degli italiani afferma di essere informato in generale sul valore nutrizionale degli alimenti. Proprio in questo scenario di attenzione e consapevolezza di come il cibo contribuisca allo star bene, si inserisce un equilibrato rapporto con gli integratori alimentari, a conferma del loro ruolo di facilitatori del benessere e della salute.

“L’aumento progressivo sia dell’età media della popolazione sia dell’aspettativa di vita comporta sfide importanti per la società moderna: invecchiare in salute è diventato un obiettivo primario, soprattutto per Paesi come l’Italia, in cui la popolazione è particolarmente longeva. La ricerca scientifica fornisce regolarmente nuove conferme a supporto del ruolo chiave, in questo contesto, dell’alimentazione e dello stile di vita per il mantenimento del benessere nel tempo. D’altra parte, ci sono evidenze che molte persone continuino invece ad adottare modelli alimentari poco equilibrati, mantenere ritmi di vita frenetici e abitudini scorrette: tutti fattori che possono incidere negativamente sulla salute e che vanno ad aggiungersi alle condizioni in cui il fabbisogno di nutrienti o di sostegno alla fisiologia dell’organismo può essere aumentato. È soprattutto in questo scenario che l’uso consapevole degli integratori alimentari può rappresentare un utile supporto, fornendo nutrienti e sostanze bioattive in grado di contribuire al mantenimento delle funzioni fisiologiche”, commenta la dott.ssa Franca Marangoni, Responsabile Ricerca NFI (Nutrition Foundation of Italy).

 

MA C’È ANCORA DA IMPARARE SULLA DISTINZIONE TRA INTEGRATORI E FARMACI

Seppur in minoranza, più di 1 italiano su 3 (35,5%) pensa che gli integratori diano benefici analoghi a quelli dei farmaci. Una similitudine che non trova riscontro nella realtà, in quanto esiste un’importante distinzione tra i due prodotti: gli integratori hanno una funzione di mantenimento dello stato di benessere, mentre ai farmaci spetta la cura delle malattie.

“La ricerca del Future Concept Lab evidenzia che gli italiani hanno un’opinione abbastanza chiara e definita degli integratori e dei bisogni che soddisfano, correlandoli coerentemente alle diverse fasi della vita e ai bisogni emergenti”, afferma Germano Scarpa, Presidente di Integratori & Salute. “Come associazione, riteniamo opportuno ricordare sempre che la principale funzione degli integratori alimentari non è quella di curare le malattie, ma di avere un effetto metabolico per mantenere in efficienza il nostro sistema fisiologico. Gli integratori sono e saranno sempre di più, anche in futuro, degli ‘allenatori’ al fianco delle persone, in grado di garantire all’organismo il giusto apporto di ciò che concorre al benessere complessivo, in tutte le fasi della vita, al di là delle buone pratiche già messe in atto”.

 

“GOOD TO KNOW” SUGLI INTEGRATORI ALIMENTARI

Proprio per fare chiarezza nei confronti dei consumatori e migliorare la percezione degli italiani verso questi prodotti, Integratori & Salute ha realizzato un decalogo sugli integratori alimentari per ribadire alcune importanti verità che li riguardano e sfatare allo stesso tempo i più diffusi luoghi comuni. Il contenuto è disponibile qui

“Il settore degli integratori alimentari è oggi supportato da un numero crescente di studi scientifici che ne validano l’efficacia. Tuttavia, è fondamentale che il consumatore sia in grado di scegliere tra questi prodotti, che non sono necessariamente tutti uguali. La qualità delle materie prime, la garanzia della sicurezza d’uso, la biodisponibilità dei nutrienti e il loro corretto dosaggio sono elementi essenziali per assicurare la reale efficacia dei prodotti. Per questo motivo, è importante affidarsi a integratori realizzati secondo standard seri e rigorosi e leggere attentamente le etichette, che riportano solo le indicazioni consentite”, conclude la dott.ssa Marangoni.

[1] [1]“Lo scenario degli integratori, tra benessere e star bene”, survey Future Concept Lab, anno 2023. La survey è stata realizzata su un campione di 1.000 unità della popolazione italiana 18-70 anni (rappresentative per sesso, età, area geografica, city size).

Attenti al benessere psicofisico più di ogni altra generazione: 7 millenials su 10 hanno utilizzato integratori alimentari nell’ultimo anno

Una recente indagine commissionata da Integratori & Salute al Future Concept Lab ha analizzato percezioni e conoscenze dei Millennials italiani in fatto di integratori alimentari. Lo scenario emerso racconta che 3 italiani su 4 della Generazione Y hanno un’idea corretta di cosa sia un integratore e oltre il 75% si affida ai professionisti della salute come canale principale di informazioni e fonte di consigli per orientare le scelte d’acquisto.

La ricerca e il mantenimento del benessere fisico e mentale è alla base dello stile di vita dei millennials italiani, che cercano di conseguire questo obiettivo attraverso una sana alimentazione e una costante attività fisica, attribuendo allo stesso tempo un ruolo centrale anche agli integratori alimentari. Nell’ultimo anno, infatti, li hanno utilizzati 7 millennials su 10 (70%) e l’82% dichiara di aver fatto ricorso a questi prodotti almeno una volta nella vita. È questa la fotografia scattata da un recente studio realizzato dal Future Concept Lab e commissionato da Integratori & Salute[1], l’associazione che rappresenta il comparto degli integratori alimentari in Italia e che è parte di Unione Italiana Food.

Si tratta di un consumo consapevole che, nonostante riguardi una generazione cosiddetta “nativa digitale”, viene guidato dai canali tradizionali e autorevoli dei professionisti della salute: in primis, medico (42,3%) e farmacista (33,8%).  Il consiglio dei professionisti del settore è il principale driver per orientare le scelte d’acquisto, nonché uno strumento fondamentale per sensibilizzare la Generazione Y su cosa siano realmente gli integratori alimentari: 3 millennials su 4 (75%) dimostrano di avere una giusta percezione di questi prodotti, riconoscendo che possono sostenere il benessere, ma non sostituire le medicine”.

“Come associazione, da sempre ci impegniamo per fare corretta informazione sul ruolo degli integratori e sul loro corretto utilizzo – dichiara Germano Scarpa, Presidente di Integratori & Salute – e siamo soddisfatti di constatare come, in base alle principali evidenze emerse dallo studio del Future Concept Lab, i millennials dimostrino una corretta conoscenza e un uso consapevole di questi prodotti, essendo allo stesso tempo una generazione attenta al mantenimento del proprio stato di salute attraverso un sano stile di vita. Risulta evidente, inoltre, come oggi più che mai, il ruolo giocato dai professionisti della salute (medici di famiglia e farmacisti in testa) sia fondamentale per garantire che gli integratori vengano utilizzati in modo appropriato”.

 

INTEGRATORI: LA FARMACIA È IL PRINCIPALE CANALE D’ACQUISTO PER LA ‘GENERAZIONE Y’

Per il 65% dei millennials italiani, la farmacia e/o parafarmacia rappresenta il luogo preferito in cui acquistare gli integratori. Mentre solo 1 su 4 (26%) predilige gli acquisti online sui siti specializzati in salute. A maggiore distanza – lo fanno 2 su 10 (23%) – troviamo l’acquisto in autonomia al supermercato. Infine, c’è chi preferisce comprare gli integratori anche nei negozi di alimenti naturali (14,8%) oppure online sul sito web di una specifica marca (8,1%).

 

MILLENNIALS E BENESSERE: PROFILO DI UNA GENERAZIONE ORIENTATA ALLA SALUTE

Dall’indagine del Future Concept Lab sono emersi alcuni tratti distintivi che riguardano gli stili di vita dei millennials italiani, che si distinguono in primo luogo per l’avanzata integrazione tra vita reale e digitale, e mostrano un forte orientamento al problem solving in ogni situazione della propria quotidianità.

La Generazione Y si presenta come la più attenta alla tutela della salute: i nati tra il 1980 e il 1996 cercano – più di ogni altra generazione – di consumare alimenti che aiutino a prevenire disturbi e problemi (36% rispetto a una media del 27%) scegliendo cibi freschi, anche nell’ottica di salvaguardare l’ambiente (lo fa oltre il 50%).

La cura del proprio corpo risulta un elemento centrale: il 24% pratica attività fisica, in misura leggermente superiore alla media del 20%. Bilanciare vita privata e lavoro, gestire lo stress e prestare attenzione anche alla salute mentale sono obiettivi prioritari condivisi dal 68,5% dei millennials, che dimostrano un approccio olistico al benessere.

 

PER LA ‘GENERAZIONE Y’, GLI INTEGRATORI SONO UN VALIDO AIUTO PER MENTE E CORPO

Grande attenzione i millennials la dedicano agli integratori alimentari per il mantenimento del benessere fisico e mentale. Gli italiani tra i 26 e i 43 anni considerano questi prodotti come un “buon aiuto per tutti” (71%), ma anche come “un supporto al mangiar sano e fare movimento” (69,3%) e li reputano fondamentali per “sostenere il benessere psicofisico” (65,3%). Tra le funzioni cruciali per cui i millennials ricorrono agli integratori, troviamo: il potenziamento del sistema immunitario (30,4%), come complemento energetico (27%), come aiuto per rinforzare capelli/pelle/unghie (23%) e per il miglioramento della memoria (20%).

 

IN CAPSULE O LIQUIDI E CON INVOLUCRI BIO: ECCO GLI INTEGRATORI DI DOMANI SECONDO I MILLENNIALS

Immaginando gli integratori del futuro, i millennials prevedono che questi prodotti assumeranno un ruolo sempre più importante nella vita quotidiana, diventando componenti ancor più strategici per il benessere e il mantenimento dello stato di salute, in ogni fascia d’età.

Guardando alla ‘forma’ futura degli integratori, quasi la metà dei millennials preferirebbe che fossero in capsule con involucro biotech (45%) oppure liquidi, in fialette di materiale bio (35%). Seguono, a grande distanza, coloro che li vorrebbero assumere in polvere, da spargere sul cibo come una spezia (13%) o in gocce (7,4%).

[1] Future Concept Lab: “Lo scenario degli integratori, tra benessere e star bene”, indagine 2023.

Alleati del benessere e strumenti di prevenzione: gli integratori alimentari, prodotto importante per la farmacia del post pandemia

  • Maggiore attenzione e consapevolezza verso la salute da parte dei consumatori abituali di integratori (88% da ricerca Kantar*)
  • La farmacia è il canale d’acquisto di eccellenza
  • Si consolida il doppio ruolo del farmacista: fornire consigli per migliorare lo stato di benessere e contribuire alla prevenzione

La pandemia ha modificato i comportamenti di consumo ed il processo d’acquisto in ogni categoria di mercato, in particolare, nel contesto socio-sanitario, in cui è emersa una maggiore attenzione al proprio benessere da parte dei consumatori.

Tale atteggiamento ha modificato anche la scelta e l’utilizzo di integratori alimentari, ridefinendo in primis il ruolo della farmacia. Per mettere a fuoco il cambiamento avvenuto nelle richieste dei consumatori e nella funzione stessa del farmacista, si è svolto il 5 novembre 2021, all’interno della nuova edizione di FarmacistaPiù, il talk “Nutrizione in epoca di pandemia: Covid-19 e ruolo dell’integrazione alimentare”, a cura di Integratori & Benessere, l’associazione italiana di categoria aderente a Confindustria e parte di Unione Italiana Food, che rappresenta il settore degli integratori alimentari e dei prodotti salutistici.

Il talk è stato moderato da Alessandro Colombo, Vice Presidente di Integratori Italia, ed hanno partecipato Maximin Liebn, Componente Comitato Centrale Fofi, Clara Mottinelli, Componente Consiglio di Presidenza Federfarma, Michele Pellegrini Calace, Tesoriere Federfarma Nazionale, Andrea Poli, Presidente Nutrition Foundation of Italy e Matteo Roccio, Account Manager Kantar.

Nel corso del talk, Alessandro Colombo ha messo in evidenza che – secondo una recente ricerca di mercato commissionata da Integratori Italia a Kantar*- coloro che consumavano integratori anche prima della pandemia (88%) hanno aumentato nel 2020 la regolarità di assunzione di questi prodotti, in una logica di maggiore attenzione alla prevenzione, ed hanno esteso agli altri membri della famiglia questo comportamento.

In questo scenario, qual è la funzione della farmacia, che rimane il luogo elettivo di acquisto degli integratori, e della figura del farmacista?

“La farmacia offre, già da molti anni, la possibilità ai cittadini di accedere facilmente a una vasta gamma di prodotti nel campo dell’integrazione alimentare, e questa tendenza è destinata ad aumentare di pari passo con i nuovi e rinnovati bisogni di salute della popolazione” ha affermato Michele Pellegrini Calace. “La pandemia ci ha messo di fronte al valore della salute e della cura di sé, una lezione della quale siamo destinati a fare tesoro a lungo, e la farmacia può giocare un ruolo decisivo nel supportare i nuovi bisogni di salute e di benessere dei cittadini su tutto il territorio nazionale”.

“Quando si parla di integratori si parla ormai non solo di prodotti che aiutano a mantenere lo stato di salute delle persone in determinati momenti della vita, ma anche vere e proprie risorse per la prevenzione – ha proseguito Colombo. “Questa doppia funzione rende l’integratore uno “strumento” importante per la farmacia, perché attraverso la sempre maggior richiesta di salute e benessere a 360° gradi che la popolazione chiede, il farmacista può rafforzare la relazione con il consumatore sia rispondendo alle sue esigenze sulla salute, che promuovendo un counselling mirato alla prevenzione.”

Sempre secondo i dati Kantar, infatti, i consumatori “abituali” si affidano al parere di farmacisti di cui apprezzano presenza, competenza ed esperienza. Per i nuovi user, che sono circa il 12% degli intervistati, il parere dell’esperto rimane fondamentale. Il farmacista è la principale fonte di informazione – insieme al medico – che li porta a prediligere il canale d’acquisto offline, permettendogli un contatto diretto con questa figura di riferimento.

“In un contesto dove l’online gioca un ruolo sempre più rilevante, la farmacia ricopre ancora un ruolo fondamentale nell’orientare e nel guidare il consumatore nell’approccio al mondo degli integratori” ha sottolineato Matteo Roccio. “Il farmacista è infatti la prima fonte informativa per gli shopper della categoria e una delle figure con maggiore autorevolezza e credibilità che deve essere in grado di comprendere i cambiamenti in atto per riuscire a confermare la sua importanza nella mediazione e nel consiglio all’acquisto degli integratori.”

Durante la pandemia il 58% degli intervistati ha dichiarato di assumere integratori per preservare o migliorare lo stato di salute, in particolare come supporto fisico per il sistema immunitario: tuttavia, non sono state poche le fake news che hanno imperversato – soprattutto online – su presunti effetti miracolistici di alcune sostanze. Durante il talk un importante intervento è stato, pertanto, quello del Dottor Andrea Poli, Presidente di Nutrition Foundation of Italy, che ha fatto chiarezza su quali integratori abbiano sufficienti referenze scientifiche per poter essere utilizzati a sostegno della funzione immunitaria.

“L’importanza dominante degli interventi di salute pubblica e delle vaccinazioni nel limitare la diffusione e la gravità delle infezioni è fuori discussione; il ruolo di supporto di alcuni integratori alimentari alla funzione del sistema immunitario non va tuttavia trascurato. Evidenze sufficientemente chiare indicano, per esempio, che un adeguato apporto di vitamina D e C (anche da supplementazione), e l’impiego di specifici botanicals, come l’echinacea, e probiotici può svolgere al proposito un interessante ruolo di sostegno” ha dichiarato Andrea Poli.

 

* Ricerca nata con l’obiettivo di comprendere come sia cambiato il consumo degli integratori nel corso del 2020: 1000 interviste a utilizzatori, principali e/o co-decisori di acquisto di integratori con diverse finalità: alimentari, per il benessere quotidiano, per le difese immunitarie, per lo sport, etc.