Ortaggi e verdure a volonta’ per ritrovare la forma

Il primo consiglio che ritengo indispensabile si riassume in due parole: no al digiuno.

Di solito durante le feste si assumono cibi ad alta concentrazione energetica; ciò che suggerisco è assumere cibi a basso contento energetico, principalmente ortaggi, alimenti con un contenuto ridotto di calorie, un’alta quantità di fibre – grazie alla quali viene accelerato il transito intestinale – e un elevato contenuto di acqua, che svolge un effetto depurativo stimolando la diuresi.

 

Quali ortaggi preferire? Tutti gli ortaggi di stagione vanno bene, ad eccezione delle patate, che invece hanno un alto contenuto energetico. Spazio quindi alle insalate, ai finocchi, sedani, carciofi, biete, spinaci, broccoli, verze, rape. Se possibile privilegiare gli ortaggi “chilometro zero”, prodotti coltivati nel territorio nel quale vengono poi distribuiti; così contribuiamo a valorizzare la nostra agricoltura, limitando l’impatto ambientale.

Spazio anche alla frutta fresca, a patto che abbia un ridotto tenore di zuccheri, circa il 10%, come ad esempio agrumi, pere, mele e kiwi; cachi, banane e frutta secca da consumare con più moderazione perché più ricchi di zuccheri.

Per quanto riguarda le arance, è preferibile consumarle intere anziché spremute, perché contengono fibra la quale, oltre a facilitare il transito intestinale, modula l’assorbimento dei nutrienti, dando così un senso di sazietà prolungata.

 

Una Dieta purificante

Per tutto il mese di gennaio, passate le feste natalizie, possiamo dedicare un giorno alla settimana – preferibilmente sabato o domenica, evitando attività defatiganti  – alla “depurazione” del nostro organismo dalle scorie accumulate, assumendo solo ortaggi, frutta, acqua e pochi carboidrati.

Ecco quindi che nel giorno prescelto il regime alimentare darà spazio a verdure di stagione condite con un filo di olio extra vergine di oliva, accompagnate da 50 grammi di pane a pranzo e 50 gr di pane alla sera.

Via libera ad assunzione di acqua, abolizione totale delle bevande alcoliche, semaforo verde per the e caffè con dolcificante intensivo (aspartame, saccarina).

Per rinforzare gli effetti purificanti della dieta, negli altri giorni della settimana dimezzare le dosi di alcol, ridurre al minimo la quantità di pane e di pasta o riso (max 120 gr di pane e 80 gr di pasta o riso al giorno, per un adulto medio in buona salute), consumando cibi cucinati e cotti nel modo più semplice possibile – vapore, al cartoccio, griglia– ed evitando intingoli, stufati e arrosti.

In questo modo è possibile, nel giro di 2/4 settimane, ritrovare la forma e depurare l’organismo.

Estate, attenzione all’idratazione!

Quest’anno il bel tempo ha stentato un pò ad arrivare. Ciononostante l’estate, sembra, non ci risparmierà temperature torride, che secondo le previsioni meteorologiche avranno il loro massimo picco, proprio all’inizio di stagione, fino alla prima metà di luglio. Il caldo, specialmente umido, rappresenta un notevole rischio per la salute, in particolare per anziani, bambini e per i soggetti affetti da patologie metaboliche e cardiovascolari. E’ importante quindi non sottovalutare questa variabile ambientale e prepararci al grande caldo attuando delle semplici strategie preventive per mantenere un corretto equilibrio idrosalino e un adeguato stato di idratazione.

Il calore eccessivo infatti provoca nel corpo adattamenti termoregolatori, di cui la sudorazione è l’esempio più eclatante, mirati a mantenere stabile la temperatura dell’organismo. Se il corpo perde troppi liquidi o sali, si sviluppano i sintomi del cosiddetto “esaurimento da calore”. Senza adeguati provvedimenti, e continuando ad essere esposti al calore, si va’ verso la disidratazione, con aumento della temperatura corporea e sviluppo del “colpo di calore”, situazione di emergenza particolarmente grave e talvolta addirittura fatale.

Se nell’adulto sano, queste condizioni si verificano solo in casi eccezionali, come durante esercizio fisico prolungato sotto il sole e nelle ore di massimo calore, nei soggetti a rischio, come gli anziani, gli aumenti di temperatura ambientale possono causare una disidratazione anche in situazioni di riposo e a casa. Gli anziani infatti percepiscono meno il calore, trascurando quindi la ricerca dell’ombra o di zone rinfrescate, e soprattutto tendono a bere meno liquidi su base regolare. La migliore strategia per combattere l’”esaurimento da calore” è quella di introdurre quantità sufficienti di liquidi, almeno un litro e mezzo al giorno, e di cibi idratanti, cioè ad alto contenuto di acqua, come frutta e verdura.
La bevanda ideale è l’acqua, fresca ma non ghiacciata, da 8 a 10 bicchieri al giorno, e per gli sportivi, è consigliato l’uso di integratori salini per compensare quelli persi col sudore. Un’ottima alternativa sono i frullati e le spremute di frutta. Un’altra regola d’oro è quella di evitare assolutamente le bevande alcoliche che contribuiscono alla disidratazione. Ci sono poi abitudini dettate dal buon senso come quella di evitare di uscire nelle ore in cui la temperatura è più alta (dalle 11 alle 17), di usare vestiti leggeri, di lino o cotone, di colore chiaro e ampi per facilitare la traspirazione, di tenere fresca la testa, magari usando cappelli di colore chiaro, e di evitare di fare lavori pesanti o esercizi fisici durante le ore più calde.

Rinforzare la pelle e capelli dopo l’estate

Al rientro dalle vacanze, la pelle si presenta disidratata dai raggi solari, segnata da macchie scure, rughe ed i capelli sembrano secchi e sbiaditi.

Quel che resta del colore
L’abbronzatura ispessisce la cute, che diventa più secca e meno elastica. Con il passare dei giorni lo strato corneo superficiale inizia a desquamarsi, il colorito si fa disomogeneo, l’epidermide opaca e ruvida. Per dare un colpo di spugna, è necessario eliminare: le cellule morte. L’ideale è un peeling domiciliare delicato a base di acido mandelico o di acido piruvico.

La pelle si rinnova, diventa più elastica e sottile, l’abbronzatura che rimane è luminosa, gli effetti sono visibili subito, ma conviene ripetere il peeling altre due volte, a intervalli di due settimane. Dopo l’esposizione solare occorre reidratare la cute e stimolare la produzione di collagene ed elastina, distrutti dagli ultravioletti.
A tal scopo si possono applicare sulla pelle un mix di attivi (acido ialuronico, vitamine, coenzima Q10), per restituire elasticità e tono a viso e collo.
I chimici svedesi dell’Università di Lund hanno verificato che gli attivi di natura lipidica come gli oli e i grassi vegetali contenuti nella maggior parte dei prodotti di trattamento per la pelle riescono a penetrare meglio la barriera cutanea quando l’epidermide è ben idratata. Qualsiasi prodotto di trattamento, dalle creme antiage ai gel contro le imperfezioni, dalle formule rimpolpanti a quelle anti-macchia, funziona quindi solo se il livello di idratazione è sufficiente.

Per potenziare al massimo l’idratazione è meglio utilizzare sieri ricchi di principi attivi idratanti da applicare due volte al giorno prima del consueto prodotto di trattamento. Meglio ancora se si punta su formule che contengono estratti naturali puri.

Tra gli ingredienti all’avanguardia, si annoverano due fattori di crescita cellulare, alla cui scoperta è stato assegnato il premio Nobel per la medicina e la fisiologia, che stimolano la produzione di fibroblasti. Il più recente è il ciclopeptide-5: sembra che ripristini la dinamica delle cellule che invecchiano, o danneggiate dal sole, e stimoli la riproduzione cellulare. La struttura ciclica ne favorisce il passaggio transdermico, la funzionalità cellulare e la stabilità.

Interessante è anche un estratto da una pianta molto nota: il Lillà (Syringa vulgaris). Tale estratto contiene il verbascoside, un efficace antiossidante in grado di aumentare le difese della pelle che invecchia e di stimolare alcuni enzimi legati alla riparazione cellulare.

Per aumentare la luminosità della pelle si possono utilizzare schiarenti tradizionali in combinazione con una nuova serie di “super-estratti” dalla frutta. Questi ultimi spaziano dalle bacche tibetane di Goji (Lycium barbarum) , elisir di gioventù, ricche di vitamina C (cinquecento volte in più delle arance!), polisaccaridi, flavonoidi e betacarotene, al Chokeberry (Aronia arbutifolia), pianta nordamericana della famiglia delle rosacee, ricca in antocianine, antiradicali liberi. Ottimo è anche il frutto amazzonico detto Camu-Camu (Myrciaria dubia), anch’esso ricchissimo di vitamina C, in grado di aumentare la neosintesi di collagene.

A completamento del trattamento topico cutaneo è utile apportare nutrienti anche per via orale. L’utilizzo simultaneo di integratori e cosmetici permette di attaccare su più fronti strategici la

riparazione cellulare, ottimizzando e accelerando gli effetti cutanei con meccanismi coordinati. È stato così dimostrato che integratori contenenti vitamina A hanno un effetto restitutivo e di protezione del tessuto cutaneo, le vitamine C ed E riducono i danni causati dai radicali liberi, che possono danneggiare collagene ed elastina, mentre vari probiotici favoriscono il recupero delle difese cellulari dopo l’esposizione ai raggi UV.

Gli acidi grassi polinsaturi (vitamina F) svolgono invece un importante ruolo strutturale nelle cellule, partecipano alla sintesi dei lipidi, sono coinvolti nella funzione di barriera cutanea, nei processi infiammatori e immunitari.

Interessanti sono gli attivi come fitoene e fitofluene: due carotenoidi incolori ottenuti da pomodori e da alghe unicellulari commestibili.
L’assenza di colore (assorbono luce solo nelle lunghezze d’onda ultravioletta e non del visibile) e la capacità di accumulo nella pelle, conferisce loro l’azione di potenti antiossidanti e antinfiammatori, riparano la cute dopo l’esposizione solare e intensificano l’abbronzatura. Un olio usato in cosmetica per il suo elevato contenuto in acido alfa linolenico, acido grasso essenziale omega 3, è l’olio di kiwi. Apprezzato per le proprietà emollienti su pelli secche, incrementa le difese immunitarie della cute. I frutti sono noti per l’elevato contenuto in vitamine C, A ed E, potassio e flavonoidi. Recentemente è stato scoperto che i semi, sono la fonte di due potenti antiossidanti: la quercitrina (precursore del flavonoide quercetina) e il kaempferolo .

Capelli provati dal sole
L’esposizione solare è anche responsabile dell’aggressione della struttura del capello dovuto allo stress ossidativo.
E’ preferibile scegliere una detersione delicata con shampoo privi di tensioattivi schiumogeni come gli oli lavanti idrogenati seguita dall’utilizzo del balsamo nutriente.
Se i capelli sono particolarmente stopposi è meglio usare una maschera ristrutturante per capelli da applicare ogni 3 giorni.

Per ripristinare il danno bisogna ovviamente seguire un’alimentazione corretta, nutrendosi con alimenti che contengano le stesse proprietà della fibra capillare: vitamine A, B, C ed E, minerali come zinco, ferro, rame, silicio, magnesio, manganese e ferro e aminoacidi.
Lo zinco ha un’azione seboregolatrice, il ferro previene la caduta, il rame accelera i processi di cheratinizzazione, il silicio è rimineralizzante, il magnesio rigenera le cellule e il manganese trattiene vitamine e ferro. Li troviamo in frutta, verdura, pesce, legumi,cereali, carne e derivati. Latte, frutti di mare, spinaci e pomodori hanno alte concentrazioni di zinco, carne e derivati, invece, contengono aminoacidi che rinforzano la capigliatura.
Per rinforzare i capelli dall’interno è possibile assumere integratori contenenti aminoacidi, come cisteina, cistina, guanina, elementi che formano la cheratina. Si effettuano solitamente due cicli all’anno. Al rientro dalle vacanze, in caso di caduta di capelli è preferibile assumere, per esempio la cistina per 40 gg, con una interruzione intermedia per non sovraccaricare la funzione renale.

Estate, amica dei bambini

All’inizio della stagione estiva giunge finalmente, per la maggior parte delle persone, il tanto atteso momento delle vacanze. Tuttavia il periodo estivo non è esente da alcuni possibili rischi che è bene non sottovalutare.
Il caldo elevato innanzitutto può rappresentare per alcune fasce di popolazione, come bambini e anziani, un serio pericolo a causa della forte disidratazione che può provocare.
Per quanto riguarda i bambini in particolare, è fondamentale mantenerli sempre ben idratati: è quindi importante prestare la massima attenzione ad alcuni segnali di disidratazione, come il pianto senza lacrime, gli occhi leggermente incavati, la pelle disidratata al tatto e la scarsa produzione di urina. Il bambino indicativamente urina quattro volte al giorno urine chiare: se il colore è invece giallo intenso e con un odore forte, significa che il bambino non ha bevuto a sufficienza, e che non ha liquidi nell’organismo in quantità adeguata. Ecco perché quando si intraprende uno spostamento, anche breve, è necessario avere sempre con sé acqua e “cibi idratanti”, cioè ad alto contenuto di acqua, come frutta e verdura.
Per prevenire la disidratazione a tutte le età è quindi indispensabile bere molto – l’acqua è la nostra principale fonte di idratazione – e consumare frutta e verdura.

Ma perché l’acqua è tanto importante?

Nell’organismo umano l’acqua rappresenta un costituente essenziale per il mantenimento della vita ed è anche il liquido presente in maggior quantità. La sua presenza è indispensabile per lo svolgimento di tutti i processi fisiologici e le reazioni biochimiche che avvengono nel nostro corpo. Inoltre, l’acqua entra nella struttura di varie sostanze e agisce da solvente per la maggior parte dei nutrienti (minerali, vitamine idrosolubili, aminoacidi, glucosio, ecc.), svolgendo un ruolo essenziale nella digestione, nell’assorbimento, nel trasporto e nell’utilizzazione degli stessi nutrienti. L’acqua è anche il mezzo attraverso il quale l’organismo elimina le scorie ed è indispensabile per la regolazione della temperatura corporea. Agisce inoltre come “lubrificante” e ha funzioni di ammortizzatore nelle articolazioni e nei tessuti, mantiene elastiche e compatte la pelle e le mucose (la cui funzionalità dipende da un giusto grado di idratazione) e garantisce la giusta consistenza del contenuto intestinale. Dato che in pratica non vi è alcun sistema all’interno dell’organismo che non dipenda direttamente dall’acqua, è facile intuire che mantenere un giusto equilibrio del nostro “bilancio idrico” (cioè del rapporto tra le “entrate” e le “uscite” di acqua) è fondamentale per conservare un buono stato di salute nel breve, nel medio e nel lungo termine.

Oltre all’acqua, ritenuta in assoluto la migliore soluzione per l’idratazione, è possibile rendere la sete un momento gustoso grazie a prodotti come il miele o il fruttosio. Tra le bevande amiche dei bambini – e non solo – troviamo anche succhi, spremute, centrifugati, tè verde (che ha un contenuto molto limitato di teina) e tè deteinato, karkadè, infusi, frappé di frutta.
Prima di fare giocare i bambini all’aperto nelle giornate più calde, assicurarsi sempre che il bambino assuma un’adeguata quantità di acqua e, se l’attività fisica si prolunga oltre un’ora e il clima è molto umido, è opportuno somministrare bevande contenenti zuccheri e sali minerali.

Infine alcuni suggerimenti della Federazione Italiana Medici Pediatri per affrontare in tutta sicurezza le vacanze estive:

  • al mare o in montagna, usare costantemente creme a fattore di protezione superiore a 15 SPF. Si deve ricordare di applicare la crema almeno ogni 2 ore, soprattutto se il bambino suda molto. E’ stato calcolato che l’80 % dell’esposizione solare nella vita avviene nei primi 20 anni di vita, e questo spiega perché dobbiamo essere attenti a ridurla il più possibile. Evitare l’esposizione nelle ore centrali della giornata ( tra le 11 e le 16).
  • Prevenire le punture di insetti: l’estate è il momento delle zanzare, che ormai pungono anche di giorno, ma anche di api, zecche e acari. Attenzione ai ristagni di acqua vicino ai luoghi dove giocano i bambini, che vanno comunque protetti con dei repellenti per insetti adatti alla loro età.
  • In piscina o al mare, sorvegliate sempre i bambini che si trovano in prossimità dell’acqua (anche bassa) e ricordate che l’ambiente umido favorisce la diffusione di germi. I bambini molto piccoli, proprio per il fatto di portare il pannolino, possono facilmente trasmettersi l’un l’altro dei germi, che passano attraverso la condivisione dell’acqua delle piscine. La clorazione dell’acqua non sempre è sufficiente ad impedire il passaggio di germi patogeni. Meglio quindi evitare ai bambini piccolissimi l’uso di piscine comuni, e disinfettate bene le piccole piscine di uso domestico.
  • Nei bambini più grandi, così come negli adulti, il periodo estivo favorisce l’insorgenza delle otiti esterne. Il ristagno d’acqua nell’orecchio crea un ambiente ideale per la crescita di germi: per prevenire le infezioni controllate sempre che i bambini si asciughino le orecchie, evitando l’uso di bastoncini cotonati, e, se si frequentano spesso piscine o giochi acquatici, applicare qualche goccia di vaselina all’imbocco del condotto prima del bagno, o pulire il condotto dopo il bagno con una soluzione lievemente acida (anche acqua e aceto).
  • Create un programma di impegni e attività, ad esempio sul calendario, che creerà un’attesa e per cui i bambini si possono preparare, stimolando così la loro immaginazione. Cercate di impiegare il loro tempo facendovi aiutare durante la giornata in piccoli compiti e tenete a disposizione materiali che possono usare in attività creative (cartone, colori, forbici) oltre a tanti libri da leggere nelle giornate in cui non è possibile uscire.
  • Attenzione alle infezioni da alimenti. Nel periodo estivo i germi crescono meglio per le alte temperature. Ricordatevi sempre di lavare bene le mani prima di manipolare gli alimenti. Carne, pesce e uova devono essere preparate su piani separati dalle verdure e, cotti ad alte temperature subito prima di essere serviti. Le superfici della cucina devono essere accuratamente disinfettate con soluzioni clorate. Evitate di dare ai bambini alimenti più a rischio quali carni poco cotte o alimenti preparati in anticipo e conservati in frigorifero insieme ad alimenti crudi.

Back to school

Il rientro dalle vacanze estive è sempre un momento difficile, soprattutto per i bambini che dopo tre mesi di pausa e gioco si ritrovano a dover affrontare un nuovo anno scolastico ricco di impegni scolastici e non. Un momento delicato per il quale è fondamentale prepararsi per tempo.

Per essere pronti ad affrontare il rientro a scuola senza difficoltà, è utile un periodo di assestamento per ripassare quanto appreso l’anno precedente e preparare un piano di impegno graduale che aiuti, in prossimità del primo giorno di scuola, a recuperare il ritmo di studio appropriato. Anche i bambini che hanno fatto per tempo i compiti dovrebbero dedicare, negli ultimi giorni di vacanza, qualche ora in più allo studio.

Per rendere più piacevole questo momento, i genitori che ancora non hanno ripreso a lavorare e hanno più tempo per i loro piccoli, possono dedicarsi all’acquisto del nuovo corredo scolastico insieme ai figli. Grembiuli, zaini, quaderni, penne, colori e il diario, da scegliere cercando di assecondare -sempre con buon senso! – i gusti e i desideri dei piccoli scolari.
Girare per i centri commerciali e immergersi nei colori, nei personaggi e nelle novità dell’anno sarà per grandi e piccoli una sorta di gioco; un momento importante di condivisione fra genitori e figli. L’acquisto più importante è sempre quello dello zaino, che va scelto soprattutto per la sua funzionalità; deve avere una dimensione proporzionata all’altezza e alla corporatura di chi dovrà portarlo e deve avere una struttura resistente in grado di garantire una giusta distribuzione del carico sulla schiena e un corretto mantenimento della postura.

Il rientro delle vacanze è anche il momento dei buoni propositi, in cui darsi degli obiettivi e scegliere le attività da svolgere durante l’anno: quale sport praticare, quale strumento suonare, iscriversi o meno a un gruppo scout o all’oratorio. Attività da svolgere nel tempo libero che, inserite all’interno della routine quotidiana, diventano un impegno a tutti gli effetti, che è bene sia portato avanti con volontà, convinzione e piacere.
Per rendere meno difficile questo periodo di passaggio, è utile modificare lo stile di vita vacanziero e riprendere le abitudini della stagione della stagione fredda. Sarebbe quindi opportuno abituare i più piccoli a consumare il pranzo e la cena ad orari fissi e convincere i più recalcitranti ad andare a letto presto.
Il clima di fine estate con giornate più corte e temperature più basse renderà il tutto meno difficoltoso. Anche l’alimentazione, che durante l’estate lascia spazio a qualche libertà in più, deve essere più controllata e abbinata allo svolgimento di una regolare attività fisica, con assunzione di più frutta e verdura e meno fuori pasto. Tornare quindi a seguire la regola dei 5 pasti al giorno: colazione, pranzo, cena e due merende che garantiscono il giusto apporto di energia e nutrienti e prevengono gli attacchi di fame improvvisi. E da bere? Privilegiare acqua e spremute di frutta fresca.

Rispetto agli adulti, i bambini hanno bisogno di una maggiore quantità di micronutrienti: largo quindi alla frutta e alla verdura di stagione come l’uva, ricca di proprietà antiossidanti; la zucca ricca di vitamina C e betacarotene; le melagrane ricche di acido pantotenico, sodio e niacina; i broccoli, che contengono sostanze antiossidanti come la provitamina A, la zeaxantina e la luteina; i porri, ricchi di vitamina A e minerali come ferro, magnesio, silice, potassio e acido fosforico.

Utile anche il succo di pomodoro, ricco di licopene, potassio, fosforo e calcio in concentrazione da 4 a 8 volte maggiore di quella del pomodoro intero. Un supporto in più può giungere anche dagli integratori alimentari che contengono questo tipo di nutrienti in quantità concentrate.

Per prepararsi al rientro a scuola e sostenere i bambini nell’affrontare questo importante momento, talvolta vissuto con stanchezza, irritabilità e inappetenza, basta quindi seguire piccoli accorgimenti. Poche regole che servono ad educare i bambini al concetto di disciplina, facendo loro capire che le vacanze stanno per terminare e che bisogna riabituarsi alla routine scolastica. In questo modo impareranno anche il vero significato della parola “vacanza” e a valorizzare questo importante periodo dell’anno

Effetti benefici dell’estratto di melagrana in persone anziane sane

Il melograno (malum = mela, granum = grano; nome scientifico Punica Granatum) è un arbusto spinoso originario dell’Asia occidentale e facente parte della famiglia delle punicaceae (dal latino punicum = cartaginese). Fin dall’antichità il frutto del melograno è simbolo di fertilità, abbondanza e longevità, e la tradizione popolare gli attribuisce effetti positivi per la salute. Tali effetti sono oggi confermati da numerosi lavori scientifici che ne evidenziano i benefici.

La melagrana contiene sostanze antiossidanti come polifenoli, tannini e antocianine che agiscono positivamente sullo stato di benessere del nostro organismo ed hanno un ruolo importante nel contribuire a contrastare l’insorgenza di diverse patologie. Per esempio, alla presenza di tannini sono dovute le proprietà astringenti e diuretiche dell’ estratto e del succo di melagrana, che sono anche considerati importanti antielmintici e antinfiammatori in quanto ricche fonti di vitamina A e vitamina B.

Nello studio di Guo et al. recentemente pubblicato (Guo C. et al., 2008) sono stati comparati, su 26 soggetti anziani (media 62 anni) sani, gli effetti antiossidanti di due bevande a base di estratti naturali di melagrana e di mela. Il campione studiato è stato suddiviso in 2 gruppi:

  • Gruppo 1, che assumeva 250 ml/die di bevanda a base di estratto di mele (contenuto in flavonoidi 9,2 mg/100 g e in proantocianidine 3,4 mg/100g) ;
  • Gruppo 2, che assumeva 250 ml/die di bevanda a base di estratto di melagrana (contenuto in flavonoidi: 17,4 mg/100 g e in proantocianidine 18,2 mg/100 g).

A tutti i soggetti era stata data indicazione di non modificare le proprie abitudini nutrizionali e di stile di vita durante il periodo di trattamento e di non consumare integratori a base di composti antiossidanti. All’inizio dello studio e dopo 4 settimane di tale supplementazione, ad ogni soggetto è stato prelevato un campione di sangue, e successivamente si sono analizzate, sul siero o sul plasma, la capacità antiossidante totale, i livelli di attività degli enzimi antiossidanti superossido dismutasi (SOD) e catalasi (CAT) e le concentrazioni di vitamina E e C.

Al termine della supplementazione, la capacità antiossidante totale e l’attività degli enzimi antiossidanti sono apparse significativamente maggiori nel gruppo 2 (supplementato con succo di melagrana) rispetto al gruppo 1 (supplementato con succo di mela). I livelli plasmatici di vitamine E ed C sono apparsi simili nei due gruppi. Secondo gli Autori, la maggiore azione antiossidante della melagrana rispetto alla mela sarebbe attribuibile alla sua composizione, ed in particolare alla presenza di importanti polifenoli come antocianidine, tannini idrolizzati, acido allegico e punicalagine.

I risultati ottenuti confermano che il consumo giornaliero di estratto o succo di melagrana può favorire una significativa protezione contro i danni associati a stress ossidativo, aumentando le difese antiossidanti organiche, in soggetti anziani.

Referenze

Guo C, Wei J, Xu Y, Pang W e Jiang Y. Pomegranate juice is potentially better than apple juice in improving antioxidant function in elderly subjects. Nutrition Research 28.2008.

Magnesio valido alleato nell’alleviare stanchezza e gonfiori

Il magnesio gioca un ruolo importante nella struttura e nel funzionamento del nostro organismo che, nell’età adulta, ne contiene circa 25 grammi, per la maggior parte distribuiti nello scheletro e nei muscoli. Tra i processi nei quali questo minerale è maggiormente coinvolto ve ne sono alcuni metabolici essenziali, come la produzione di energia, il mantenimento della struttura delle membrane cellulari e del funzionamento degli enzimi in esse integrati. Gioca un ruolo importante inoltre, nella formazione dello smalto, la robustezza dei denti e delle ossa. Ma non solo. Il magnesio è essenziale per l’eliminazione dei liquidi in eccesso, influisce positivamente sulla circolazione periferica ed è utile nel combattere la ritenzione idrica, spesso responsabile del senso di pesantezza agli arti inferiori così frequente durante la stagione estiva.
Inoltre, i risultati di un recente studio indicano che il magnesio può ritardare l’aumento dei trigliceridi successivo all’assunzione di cibo e suggeriscono che il magnesio apportato dalla Dieta svolga un ruolo benefico sui processi dell’aterogenesi1.

Per tutte le funzioni fondamentali che svolge questo minerale per il benessere dell’organismo, è importante quindi che non ci siano carenze, i cui sintomi principali in caso di insufficienza sono affaticamento, debolezza e perdita di appetito. Soprattutto in estate, quando con la sudorazione di perdono liquidi e sali minerali, è utile assumere nuovi liquidi – preferibilmente acqua, spremute, tisane, infusi, tè – e reintegrare i sali minerali, sia attraverso l’alimentazione che con integrazioni mirate.

Il magnesio è contenuto in diversi alimenti, anche se in concentrazioni variabili; ne sono ricchi ad esempio i legumi, i cereali integrali e la frutta a guscio, ma anche i vegetali a foglie verdi, la carne, alcuni tipi di pesce (ad es. il tonno fresco) e il latte. Per il suo corretto apporto sono più nutrienti gli alimenti freschi, perché la cottura ne riduce sensibilmente la disponibilità.

1 Kishimoto Y, Tani M, Uto-Kondo H, Saita E, Iizuka M, Sone H, Yokota K, Kondo K. Effects of magnesium on postprandial serum lipid responses in healthy human subjects. Br J Nutr. 2010 Feb;103(4):469-72.

Dossier su vitamine e sali minerali, a cura di Nutrition Foundation of Italy