Una dieta per ogni stile di vita a cura prof. Andrea Strata
La buona salute inizia dalla tavola e le scelte alimentari sono alla base del nostro benessere.
Il regime alimentare non deve mai essere “punitivo” e deve rispettare, lo stile di vita e le preferenze della persona. E’ importante quindi attuare scelte intelligenti e razionali dei vari alimenti, senza penalizzare troppo la composizione dei pasti.
Un’ alimentazione equilibrata e corretta dovrebbe fornire una quantità di calorie giornaliere così ripartite:
16% proteine (sia animali che vegetali)
29% lipidi (privilegiare quelli di origine vegetale e quelli insaturi, come l’olio di oliva)
55% da carboidrati (pasta e pane, principalmente)
senza dimenticare l’importantissimo apporto delle fibre, delle vitamine e dei sali minerali, contenuti nella frutta, nella verdura e nei legumi.
E’ consigliabile una costante variazione dei diversi alimenti, sia al fine di realizzare un “bilanciamento” settimanale dell’apporto dei vari nutrienti. Anche i sistemi di cottura dei cibi hanno un ruolo fondamentale. Sono preferibili le cotture al vapore, alla griglia, al cartoccio.
Nei casi in cui fosse necessaria una riduzione ulteriore dell’introito calorico, è possibile sostituire lo zucchero con dolcificanti intensivi come saccarina, aspartame, ciclammato o con altri prodotti che contengono questi composti in associazione.
L’uso dell’acqua è libero ed anzi consigliato in abbondanza, almeno 1.5-2 litri al giorno. E’ suggerito l’utilizzo di bevande analcoliche nelle versioni “light”. Per quanto riguarda il vino, l’apporto energetico corrisponde a circa 80 Kcal ogni 100 ml, perciò 2 bicchieri da 125 ml, pari a 250 cc, sono circa 200 Kcal. Birra: la birra fornisce circa 35 Kcal ogni 100 ml, per cui ogni lattina da 330 ml corrisponde a circa 115 Kcal.
Le nuove frontiere dell’alimentazione: Nutrigenomica e Nutraceutica
Il cibo non è solo un mezzo di sostentamento. Da diversi anni ormai è sempre più visto come un’importante fonte di piacere, per il palato e per lo spirito; come una fonte di autogratificazione capace di rendere migliori le nostre giornate. Non solo… Il cibo è sempre di più salute, un potentissimo mezzo a nostra disposizione per salvaguardare l’organismo a mantenere uno stato di benessere. Lo conferma anche la comunità scientifica che negli ultimi tempi orienta le sue ricerche su alimentazione e controllo dello stile di vita.
Molte patologie degenerative, infatti, sono correlate, positivamente e negativamente, all’alimentazione e l’interazione, nutrienti-organismo potrebbe definire, nell’arco della vita, l’equilibrio tra salute e malattia.*
Sulla scia di questo trend, negli ultimi anni, sono nate nuove discipline che uniscono scienza e alimentazione e utilizzano le metodologie e le strumentazioni più moderne per identificare le molecole di alimenti che possono ridurre il rischio dell’insorgenza di patologie e per caratterizzarne i meccanismi di azione: la nutrigenomica e la nutriceutica.*
La nutrigenomica è la scienza che studia i modi in cui il cibo interagisce con il nostro DNA. Le scelte nutrizionali sono infatti in grado di influenzare l’evoluzione del nostro codice genetico massimizzandone, ove possibile, il potenziale e riducendo il rischio di contrarre malattie. Secondo la nutrigenomica, attraverso la mappatura dei geni, è possibile identificare gli alimenti che possono avere effetti positivi o negativi sulla nostra salute, aiutandoci a proteggere l’organismo, a conservare la salute e ritardare l’invecchiamento.
“Che il cibo sia la tua medicina, che la medicina sia il tuo cibo” è infatti la filosofia alla base della di questa nuova scienza, grazie alla quale, a breve, ognuno di noi avrà a disposizione una Dieta personalizzata che potrà essere coadiuvata da integratori alimentari realizzati su misura tenendo conto del corredo genetico e della predisposizione verso alcune patologie.
E’ recentissima la notizia che negli Stati Uniti è stato messo appunto un test del DNA che permetterebbe di identificare, per ognuno di noi, la Dieta migliore per aiutarci ad invecchiare meglio. Il test sarebbe infatti in grado di identificare una cinquantina di mutazioni genetiche responsabili di 8 diversi processi d’invecchiamento. Per realizzarlo, basta un semplice prelievo di mucosa orale grazie al quale è possibile verificare se nei geni in essa contenuti vi sono alterazioni. In base ai risultati si possono quindi individuare quegli alimenti che possono riparare o ritardare tali anomalie.
La nutraceutica è invece la scienza che studia gli estratti di piante, animali, minerali e microrganismi, che hanno una funzione benefica sulla salute. La definizione di “nutraceutica” è stata ideata dal Dott. Stephen De Felice al termine degli anni Ottanta; si tratta quindi di un settore di ricerca giovane e in grande fermento. Dalla prima definizione, il significato del termine “nutraceutica” ha subito diverse modifiche, tanto che il ministero Canadese della Sanità ha ritenuto opportuno ridefinire alcuni concetti; oggi per “prodotto nutraceutico”, s’intende “un prodotto isolato o purificato dagli alimenti, generalmente venduto sotto forma di medicinale, e di solito non associato agli alimenti, che sia dimostrato possa fornire un effetto benefico fisiologico o una protezione contro malattie croniche”.
Fra gli alimenti più studiati da questa nuova disciplina, ve ne sono alcuni che sembrerebbero essere utili nel contrastare alcune delle patologie più diffuse nella società moderna: ad esempio i lupini, che avrebbero evidenziato effetti positivi sul controllo del colesterolo e della pressione; la soia anch’essa utile nel controllo del colesterolo; il cioccolato amaro che avrebbe dimostrato effetti benefici anche sulla pressione; la berberina, una piante appartenente alla famiglia delle peonie che sta rivelando un azione positiva contro il Diabete e la papaya che avrebbe evidenziato un ruolo positivo nei processi di cicatrizzazione della cute.
Di recente, a metà febbraio si è tenuto a Milano anche il primo congresso nazionale della Società Italiana di Nutraceutica, un’associazione senza fini di lucro costituita con l’obiettivo di promuovere ricerche e studi in ambito nutraceutico. *
*(fonte: Sapienza Innovazione – Centro di nutrigenomica e nutraceutica – Università la Sapienza) *(fonte: Sinut)
Dalle brassicacee un importante aiuto per combattere lo stress ossidativo
Le brassicacee sono molto apprezzate ed utilizzate da sempre nella cucina italiana. Recenti ricerche hanno sottolineato le molteplici proprietà benefiche per il nostro organismo da parte dei vegetali di questa famiglia (broccoli, cavolini di Bruxelles, cavolfiori, rape, cavolo nero) soprattutto nel contrastare lo stress ossidativo, principale imputato nei processi di invecchiamento e nell’insorgenza di numerosi patologie.
Le specie reattive dell’ossigeno (ROS) si formano all’interno delle cellule come conseguenza della normale attività metabolica. Sono molecole molto reattive che, quando presenti in piccola quantità, risultano indispensabili in quanto contribuiscono a combattere le infezioni, a controllare il tono della muscolatura liscia per il buon funzionamento degli organi e dei vasi sanguigni, e funzionano come molecole segnale all’interno della cellula. Viceversa, se prodotte in quantità eccessiva possono diventare pericolose. Infatti, un eccesso di ROS e, in generale, di radicali liberi, può determinare uno stress ossidativo.
Un eccesso di produzione di radicali liberi può essere generato da inquinamento dell’aria, fumo di sigaretta, luce ultravioletta, attività sportiva senza allenamento, alimentazione scorretta.
Esistono diverse strategie da adottare per limitare i danni associati ad un aumento eccessivo di radicali liberi come, per esempio, lo svolgimento di una regolare attività fisica a bassa/media intensità, l’astensione dal fumo, dall’eccesso di alcool e dall’esposizione prolungata ai raggi solari.
Particolarmente importante è anche una regolare assunzione di antiossidanti, molecole naturalmente contenute in molti alimenti, ed in particolare in frutta e verdura, che hanno il compito di combattere i radicali liberi. Tra le diverse molecole antiossidanti, grande rilevanza stanno assumendo gli isotiocianati, caratteristici dei vegetali della famiglia delle sopracitate brassicaceae.
A questo proposito, un gruppo di ricerca italiano (Riso P. et al.; 2009) ha condotto uno studio di intervento su 20 individui di sesso maschile, fumatori e non fumatori, valutando gli effetti dell’introduzione di sulfurafane (SF), il più importante tra gli isotiocianati.
I soggetti introducevano per 10 giorni consecutivi 200 μmol di SF/al giorno in aggiunta alla loro Dieta abituale (dieta supplementata). Dopo un periodo di interruzione di 20 giorni, ogni soggetto seguiva per ulteriori 10 giorni la propria Dieta abituale, ma priva di vegetali appartenenti alla famiglia delle brassicacee (dieta controllata). Nello stesso soggetto sono stati quindi comparati alcuni indici di danno ossidativo confrontando il periodo a Dieta supplementata con quello a Dieta controllata.
Le analisi eseguite hanno evidenziato che la supplementazione con SF era associata al miglioramento dei parametri di danno ossidativo a livello del DNA, miglioramento particolarmente evidente nei soggetti fumatori. In conclusione, i risultati di questa sperimentazione sostengono l’ipotesi che l’assunzione giornaliera di isotiocianati (sulforafane) da Brassicacee eserciterebbe un importante effetto benefico nei confronti del danno ossidativo al DNA, spesso dovuto a comportamenti scorretti, come l’abitudine al fumo.
Riferimenti Bibliografici
Riso P, Martini D, Visioli D, Martinetti A, Porrini M. Effect of Broccoli Intake on Markers Related to Oxidative Stress and Cancer Risk in Healthy Smokers and Nonsmokers. Nutrition and Cancer, 61(2), 232–237,2009.
Miscellanea
Cosa sono le RDA e i LARN?
I LARN (Livelli di Assunzione Raccomandati di Nutrienti) a livello nazionale e le RDA (Recommended Dietary Allowance) a livello internazionale, sono raccomandazioni nutrizionali che mirano a proteggere la popolazione dal rischio di carenza, fornendo indicazioni utili per valutare l’adeguatezza della dieta media.
Dove trovo in vendita gli integratori alimentari?
Gli integratori, essendo alimenti, si commercializzano in tutti i canali che possono vendere prodotti alimentari (ad esempio in farmacia, nelle erboristerie, nei supermercati …).
Quando e come si utilizza un integratore alimentare?
Quando è opportuno usare gli integratori?
L’integratore alimentare è un alimento destinato ad integrare la comune dieta al fine di mantenere un buono stato di salute dell’organismo. E’ necessario sottolineare che il ricorso ad integratori però non deve essere mai inteso come sostituto di una dieta corretta né compensazione di uno scorretto stile di vita (sedentarietà, fumo, alcool…); infatti per stare bene è indispensabile cambiare innanzitutto i comportamenti che non sono adeguati, alimentazione inclusa se necessario. Tuttavia vi sono situazioni o momenti della vita di ognuno di noi in cui l’apporto di alcuni micronutrienti può essere non adeguato al fabbisogno- ad esempio gravidanza, menopausa, terza età: in questo caso gli integratori alimentari possono rappresentare un valido aiuto per il mantenimento del benessere.
Si possono usare gli integratori durante la gravidanza e l’allattamento?
Durante la gravidanza ci possono essere situazioni in cui l’apporto di alcuni micronutrienti può essere non adeguato al fabbisogno: in questi casi, su consiglio del medico, possono intervenire gli integratori alimentari. Un’integrazione vitaminica o minerale può essere indicata nel caso di donne fumatrici o alcoliste, donne vegetariane o non vegetariane con dieta sbilanciata, o in caso di gravidanze gemellari. Il medico, in base alla documentazione scientifica disponibile per ciascun componente, potrà valutare la situazione nel suo complesso e l’opportunità di una integrazione. Anche il consumo di integratori a base di piante o contenenti principi attivi vegetali va sempre concordato con il medico, poiché ingredienti a base vegetale possono essere controindicati in gravidanza ed allattamento. E’ necessario ribadire comunque che è molto importante che la mamma in attesa mangi nel miglior modo possibile attraverso un’attenta scelta degli alimenti che compongono la sua dieta giornaliera. Durante la gravidanza il fabbisogno calorico aumenta di circa 300-400 kcal, mentre durante l’allattamento l’aumentato fabbisogno è di ca 500 kcal al giorno; per raggiungere la quota calorica necessaria, è di norma sufficiente aumentare la quantità di alimenti consumati quotidianamente.
Sono utili gli integratori alimentari per i capelli?
Gli integratori alimentari a base di vitamine, minerali e acidi grassi sono utili a dare forza e stimolare la ricrescita dei capelli; in particolare quelli a base di ferro e magnesio accelerano il processo di rinvigorimento, i polivitaminici stimolano la ricrescita. Va comunque ricordato che l’alimentazione gioca un ruolo importantissimo nella salute dei capelli. A dare energia e volume alla capigliatura concorrono in primo luogo gli aminoacidi, in particolare la cistina, la cisteina e la metionina, che partecipano alla sintesi della cheratina, che dà corpo al fusto. Queste sostanze si trovano nelle proteine animali della carne e del pesce. Altro elemento importante è l’acido pantotenico (vitamina B5) che si trova nel tuorlo d’uovo, nella carne, nei cereali e nei legumi ed è una delle sostanze che facilitano la scomposizione delle proteine in aminoacidi. Utilissima per dare volume ai capelli anche la vitamina A, che attiva i processi di rigenerazione cutanea: per assumere la giusta dose è indispensabile consumare frutta e verdura. Ulteriori sostanze fondamentali per la salute della capigliatura sono gli acidi grassi omega 3, le cui fonti sono il pesce, i cereali, le noci e i legumi, e il ferro, che svolge un ruolo chiave nei processi di ricrescita del capello perché trasporta alle cellule l’ossigeno necessario, presente nelle verdure e nei legumi.
Gli integratori alimentari aiutano ad abbronzarsi meglio?
La luce del sole, si sa, ha molteplici benefici sull’organismo umano. E’ però necessario esporsi al sole seguendo alcune cautele e gradualmente. Il primo passo naturalmente è proteggere la pelle con un solare adeguato per capacità schermante, il cosiddetto “FP”, fattore di protezione o “Ip” indice di protezione. Il fattore di protezione solare è poi espresso in livelli: basso (numeri 6,8,10), alto (da 15 a 25), molto alto (50+). Per aiutare la pelle ad abituarsi al sole è consigliabile anche l’assunzione di integratori a base di vitamine, betacarotene ed estratti vegetali che non sostituiscono il solare, ma rinforzano le difese cutanee nei confronti del fotoinvecchiamento, preservando la cute da eritemi, macchie scure, rughe. E’ utile l’assunzione almeno un mese prima delle vacanze e per tutta la durata dell’esposizione.
Gli integratori alimentari servono a perdere peso?
E’ necessario innanzitutto fare chiarezza e distinguere tra integratori alimentari coadiuvanti di diete ipocaloriche e prodotti dietetici destinati a diete ipocaloriche per la riduzione del peso, come ad esempio i sostituti del pasto e i sostituti dell’intera razione alimentare giornaliera, disciplinati dal decreto del 17 ottobre 1998, n. 519. Per ottenere i risultati desiderati – ovvero la perdita di peso – l’eventuale uso di integratori alimentari coadiuvanti di diete ipocaloriche deve accompagnarsi ad un idoneo regime dietetico ipocalorico e ad un maggior livello di attività fisica, rimuovendo comportamenti troppo sedentari. L’impiego di un integratore finalizzato al controllo o alla riduzione del peso corporeo può produrre effetti nella direzione voluta solo nell’ambito di un regime dietetico che, per essere ipocalorico, comporta necessariamente una restrizione dell’introito energetico.
Integratori coadiuvanti e diete ipocaloriche
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1. Domanda
Per poter ottenere dei buoni risultati l’utilizzo di un integratore coadiuvante nella dieta per il controllo del peso corporeo deve sempre essere associato a:
Esatto
Nessun integratore coadiuvante la dieta per il controllo del peso corporeo avrà gli effetti sperati se contemporaneamente non si segue una dieta ipocalorica, possibilmente associata ad un aumento del dispendio energetico legato ad una maggiore attività fisica. Anche in questo caso, infatti, l’integratore non sostituisce un regime alimentare corretto, ma lo coadiuva.
Sbagliato
Nessun integratore coadiuvante la dieta per il controllo del peso corporeo avrà gli effetti sperati se contemporaneamente non si segue una dieta ipocalorica, possibilmente associata ad un aumento del dispendio energetico legato ad una maggiore attività fisica. Anche in questo caso, infatti, l’integratore non sostituisce un regime alimentare corretto, ma lo coadiuva.
Domanda 2 di 10
2. Domanda
In nutrizione, per “corretta perdita di peso” si intende:
Esatto
Anche se genericamente si parla di “perdita di peso”, in realtà quello che è auspicabile è una diminuzione del contenuto di massa adiposa dell’organismo. Il calo di peso che vediamo sulla bilancia può, in realtà, essere dovuto anche ad una momentanea perdita di liquidi o ad una riduzione della massa muscolare (massa magra), ma questo non corrisponde ad un corretto calo di peso.
Sbagliato
Anche se genericamente si parla di “perdita di peso”, in realtà quello che è auspicabile è una diminuzione del contenuto di massa adiposa dell’organismo. Il calo di peso che vediamo sulla bilancia può, in realtà, essere dovuto anche ad una momentanea perdita di liquidi o ad una riduzione della massa muscolare (massa magra), ma questo non corrisponde ad un corretto calo di peso.
Domanda 3 di 10
3. Domanda
I prodotti definiti come integratori coadiuvanti la dieta per il controllo del peso corporeo sono i cosiddetti pasti sostitutivi
Esatto
I sostituti del pasto e i sostituti dell’intera razione alimentare giornaliera non sono integratori alimentari: essi rientrano nella categoria dei “prodotti dietetici”, ovvero prodotti destinati ad un’alimentazione particolare e che rispondono ad esigenze nutrizionali o condizioni fisiologiche particolari (sono anche disciplinati in modo specifico dal decreto del 17 ottobre 1998, n. 519. Gli integratori alimentari coadiuvanti di diete ipocaloriche invece hanno la finalità di aiuto e il loro uso deve accompagnarsi ad un idoneo regime dietetico ipocalorico e ad un maggior livello di attività fisica.
Sbagliato
I sostituti del pasto e i sostituti dell’intera razione alimentare giornaliera non sono integratori alimentari: essi rientrano nella categoria dei “prodotti dietetici”, ovvero prodotti destinati ad un’alimentazione particolare e che rispondono ad esigenze nutrizionali o condizioni fisiologiche particolari (sono anche disciplinati in modo specifico dal decreto del 17 ottobre 1998, n. 519. Gli integratori alimentari coadiuvanti di diete ipocaloriche invece hanno la finalità di aiuto e il loro uso deve accompagnarsi ad un idoneo regime dietetico ipocalorico e ad un maggior livello di attività fisica.
Domanda 4 di 10
4. Domanda
I prodotti sostitutivi di un pasto possono essere utili nell’ambito di una dieta ipocalorica perché:
Esatto
Il vero vantaggio dei prodotti sostitutivi di un pasto, al di là della praticità, sta principalmente nel fatto di fornire un buon apporto di micronutrienti associato ad una bassa densità energetica (basso apporto calorico)
Sbagliato
Il vero vantaggio dei prodotti sostitutivi di un pasto, al di là della praticità, sta principalmente nel fatto di fornire un buon apporto di micronutrienti associato ad una bassa densità energetica (basso apporto calorico)
Domanda 5 di 10
5. Domanda
L’acquisto tramite internet di integratori coadiuvanti la dieta per il controllo del peso è sicuro?
Esatto
Acquistare integratori tramite internet può essere pericoloso perché è stato dimostrato che oltre il 50% dei prodotti venduti on line è contraffatto; quindi è frequente trovare prodotti con principi attivi diversi o addirittura mancanti rispetto a quanto dichiarato, non notificati al Ministero della Salute e quindi non controllati. A causa dei prodotti importanti clandestinamente, spesso il consumatore non è in grado di capire cosa è contenuto in quello che si sta comprando. La principale raccomandazione è di rivolgersi a distributori autorizzati – farmacie e altri canali distributivi – che offrono evidenti garanzie sull’origine dei prodotti.
Sbagliato
Acquistare integratori tramite internet può essere pericoloso perché è stato dimostrato che oltre il 50% dei prodotti venduti on line è contraffatto; quindi è frequente trovare prodotti con principi attivi diversi o addirittura mancanti rispetto a quanto dichiarato, non notificati al Ministero della Salute e quindi non controllati. A causa dei prodotti importanti clandestinamente, spesso il consumatore non è in grado di capire cosa è contenuto in quello che si sta comprando. La principale raccomandazione è di rivolgersi a distributori autorizzati – farmacie e altri canali distributivi – che offrono evidenti garanzie sull’origine dei prodotti.
Domanda 6 di 10
6. Domanda
In tutti gli integratori coadiuvanti la dieta per il controllo del peso sono presenti dei componenti ad azione diuretica
Esatto
Solo alcuni integratori alimentari coadiuvanti una dieta ipocalorica contengono diuretici, cioè aumentano la diuresi favorendo lo smaltimento dei liquidi in eccesso, che possono causare sintomi quali gonfiore, e/o pesantezza agli arti. Peraltro, questi componenti aumentano l’eliminazione di acqua con l’urina, e quindi non hanno alcun effetto sulla riduzione del tessuto adiposo.
Sbagliato
Solo alcuni integratori alimentari coadiuvanti una dieta ipocalorica contengono diuretici, cioè aumentano la diuresi favorendo lo smaltimento dei liquidi in eccesso, che possono causare sintomi quali gonfiore, e/o pesantezza agli arti. Peraltro, questi componenti aumentano l’eliminazione di acqua con l’urina, e quindi non hanno alcun effetto sulla riduzione del tessuto adiposo.
Domanda 7 di 10
7. Domanda
Gli integratori che contengono fibra insolubile devono essere assunti:
Esatto
Le fibre insolubili, una volta giunte nello stomaco insieme all’acqua, si gonfiano e determinano una sensazione di riempimento dovuta alla dilatazione delle pareti dello stomaco stesso. Questo comporta una diminuzione della sensazione di fame, e quindi una probabile minore introduzione di cibi al pasto. Per questo è meglio assumere i prodotti che contengono fibre insolubili subito prima dei pasti, accompagnati da molta acqua.
Sbagliato
Le fibre insolubili, una volta giunte nello stomaco insieme all’acqua, si gonfiano e determinano una sensazione di riempimento dovuta alla dilatazione delle pareti dello stomaco stesso. Questo comporta una diminuzione della sensazione di fame, e quindi una probabile minore introduzione di cibi al pasto. Per questo è meglio assumere i prodotti che contengono fibre insolubili subito prima dei pasti, accompagnati da molta acqua.
Domanda 8 di 10
8. Domanda
Negli integratori coadiuvanti la dieta per il controllo del peso corporeo è vietata la presenza di caffeina
Esatto
In alcuni integratori coadiuvanti di diete per il controllo del peso è presente caffeina, anche se a volte essa non è indicata direttamente ma come principio erboristico che la contiene (es: guaranà, erba matè etc)
Sbagliato
In alcuni integratori coadiuvanti di diete per il controllo del peso è presente caffeina, anche se a volte essa non è indicata direttamente ma come principio erboristico che la contiene (es: guaranà, erba matè etc)
Domanda 9 di 10
9. Domanda
L’utilizzo degli integratori coadiuvanti la dieta per il controllo del peso corporeo può essere utile:
Esatto
Come intuibile dal loro nome, gli integratori coadiuvanti la dieta per il controllo del peso corporeo vanno assunti nell’ambito di un regime ipocalorico. Essi non rappresentano una scusa per iperalimentarsi, né hanno utilità se non sono assunti regolarmente e secondo la posologia indicata.
Sbagliato
Come intuibile dal loro nome, gli integratori coadiuvanti la dieta per il controllo del peso corporeo vanno assunti nell’ambito di un regime ipocalorico. Essi non rappresentano una scusa per iperalimentarsi, né hanno utilità se non sono assunti regolarmente e secondo la posologia indicata.
Domanda 10 di 10
10. Domanda
E’ consigliabile che gli integratori coadiuvanti la dieta per il controllo del peso corporeo vengano indicati da personale sanitario perché:
Esatto
Gli integratori per il controllo del peso corporeo non sono farmaci bensì alimenti; sono prodotti sicuri assunti alle dosi indicate. Poiché, però, la loro efficacia è legata a modifiche opportune dell’alimentazione e dello stile di vita, e dal momento che esiste una vasta gamma di prodotti, un professionista dell’ambito sanitario è in grado di fornire i consigli più opportuni affinché l’utilizzo di tali prodotti porti al conseguimento del risultato auspicato
Sbagliato
Gli integratori per il controllo del peso corporeo non sono farmaci bensì alimenti; sono prodotti sicuri assunti alle dosi indicate. Poiché, però, la loro efficacia è legata a modifiche opportune dell’alimentazione e dello stile di vita, e dal momento che esiste una vasta gamma di prodotti, un professionista dell’ambito sanitario è in grado di fornire i consigli più opportuni affinché l’utilizzo di tali prodotti porti al conseguimento del risultato auspicato
Bilancio energetico: conoscere il proprio fabbisogno energetico in relazione al proprio stile di vita/livello di attività fisica
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Domanda 1 di 10
1. Domanda
Il “bilancio energetico” dipende
Esatto
Il bilancio energetico è dato dalla differenze tra l’energia in entrata (con gli alimenti) e l’energia in uscita. Entrambe le componenti, entrata ed uscita, possono essere modificate
Sbagliato
Il bilancio energetico è dato dalla differenze tra l’energia in entrata (con gli alimenti) e l’energia in uscita. Entrambe le componenti, entrata ed uscita, possono essere modificate
Domanda 2 di 10
2. Domanda
Una dieta si definisce ipocalorica se:
Esatto
Il termine “ipocalorico” non si riferisce ad un numero di chilocalorie determinato, ma al fatto che le calorie introdotte con quella specifica alimentazione sono meno rispetto alle esigenze energetiche del soggetto in esame. Quindi una dieta da 2000 chilocalorie può essere ipocalorica se la mia spesa energetica è pari a 2500 kcal, normocalorica se la mia spesa energetica è pari a 2000 kcal, ipercalorica se la mia spesa energetica è pari a 1500 kcal
Sbagliato
Il termine “ipocalorico” non si riferisce ad un numero di chilocalorie determinato, ma al fatto che le calorie introdotte con quella specifica alimentazione sono meno rispetto alle esigenze energetiche del soggetto in esame. Quindi una dieta da 2000 chilocalorie può essere ipocalorica se la mia spesa energetica è pari a 2500 kcal, normocalorica se la mia spesa energetica è pari a 2000 kcal, ipercalorica se la mia spesa energetica è pari a 1500 kcal
Domanda 3 di 10
3. Domanda
Se la dieta è ipercalorica (ossia introduco più calorie di quelle che consumo):
Esatto
L’organismo umano è “accumulatore”, e se introduce una quantità di energia superiore a quella di cui ha bisogno in quel momento deposita l’eccesso nelle riserve. La maggiore riserva è data dal tessuto adiposo, in cui l’energia introdotta in eccesso è accumulata come grassi (trigliceridi). Questo accade indipendentemente dal tipo di nutrienti introdotti in eccesso, perché l’organismo può trasformare in grassi sia i carboidrati che le proteine.
Sbagliato
L’organismo umano è “accumulatore”, e se introduce una quantità di energia superiore a quella di cui ha bisogno in quel momento deposita l’eccesso nelle riserve. La maggiore riserva è data dal tessuto adiposo, in cui l’energia introdotta in eccesso è accumulata come grassi (trigliceridi). Questo accade indipendentemente dal tipo di nutrienti introdotti in eccesso, perché l’organismo può trasformare in grassi sia i carboidrati che le proteine.
Domanda 4 di 10
4. Domanda
La spesa energetica dipende
Esatto
La spesa energetica si divide in 3 componenti: il metabolismo basale, ossia il consumo energetico a riposo, il consumo energetico legato all’attività fisica e il consumo energetico legato all’utilizzo degli alimenti. Di queste tre componenti la prima, ossia il metabolismo basale, è quella di maggiore entità
Sbagliato
La spesa energetica si divide in 3 componenti: il metabolismo basale, ossia il consumo energetico a riposo, il consumo energetico legato all’attività fisica e il consumo energetico legato all’utilizzo degli alimenti. Di queste tre componenti la prima, ossia il metabolismo basale, è quella di maggiore entità
Domanda 5 di 10
5. Domanda
Il metabolismo basale (consumo energetico a riposo) dipende:
Esatto
Il metabolismo basale è maggiore, a parità di altre condizioni, nel maschio rispetto alla femmina, e diminuisce con l’età. Per questo l’uomo può permettersi, di solito, diete a maggiore contenuto calorico, e se si vuole mantenere lo stesso peso corporeo bisogna mangiare meno all’aumentare degli anni. Altri fattori intervengono nel determinare il metabolismo basale, ad esempio la superficie e composizione corporea, la razza ed il clima.
Sbagliato
Il metabolismo basale è maggiore, a parità di altre condizioni, nel maschio rispetto alla femmina, e diminuisce con l’età. Per questo l’uomo può permettersi, di solito, diete a maggiore contenuto calorico, e se si vuole mantenere lo stesso peso corporeo bisogna mangiare meno all’aumentare degli anni. Altri fattori intervengono nel determinare il metabolismo basale, ad esempio la superficie e composizione corporea, la razza ed il clima.
Domanda 6 di 10
6. Domanda
Per aumentare il consumo energetico bisogna:
Esatto
L’attività fisica, non necessariamente l’attività sportiva, aumenta il consumo energetico: è attività fisica anche fare i lavori domestici o andare a piedi al lavoro! Certamente più l’attività fisica è “pesante” e maggiore è il consumo energetico, però bisogna fare attenzione perché quando facciamo attività troppo intensa per il nostro grado di allenamento noi non consumiamo l’energia accumulata nel tessuto adiposo, bensì consumiamo zuccheri. Per “dimagrire” nel vero senso della parola, ossia per diminuire la massa adiposa, è meglio svolgere un’attività fisica moderata e continuativa (minimo 30 min) tutti i giorni
Sbagliato
L’attività fisica, non necessariamente l’attività sportiva, aumenta il consumo energetico: è attività fisica anche fare i lavori domestici o andare a piedi al lavoro! Certamente più l’attività fisica è “pesante” e maggiore è il consumo energetico, però bisogna fare attenzione perché quando facciamo attività troppo intensa per il nostro grado di allenamento noi non consumiamo l’energia accumulata nel tessuto adiposo, bensì consumiamo zuccheri. Per “dimagrire” nel vero senso della parola, ossia per diminuire la massa adiposa, è meglio svolgere un’attività fisica moderata e continuativa (minimo 30 min) tutti i giorni
Domanda 7 di 10
7. Domanda
Le persone che fanno molta attività fisica sono magre perché:
Esatto
L’attività fisica aumenta la massa muscolare, che è la componente del nostro organismo che consuma la maggiore quantità di energia, anche a riposo. Pertanto, se aumenta la nostra massa muscolare aumenta anche il nostro metabolismo a riposo. Quindi fare attività fisica ha un doppio vantaggio dal punto di vista energetico, perchè il consumo aumenta sia a riposo che per l’attività stessa.
Sbagliato
L’attività fisica aumenta la massa muscolare, che è la componente del nostro organismo che consuma la maggiore quantità di energia, anche a riposo. Pertanto, se aumenta la nostra massa muscolare aumenta anche il nostro metabolismo a riposo. Quindi fare attività fisica ha un doppio vantaggio dal punto di vista energetico, perchè il consumo aumenta sia a riposo che per l’attività stessa.
Domanda 8 di 10
8. Domanda
Gli integratori che contengono fibra alimentare:
Esatto
Le “fibre alimentari”, in particolare quelle definite “solubili” se introdotte insieme ad acqua si idratano e si gonfiano a livello dello stomaco, formando un gel che rallenta lo svuotamento dello stomaco stesso. Rimanendo pieno, lo stomaco manda al nostro cervello un segnale di sazietà, che ci induce a mangiare meno. Inoltre la presenza di questo gel a livello dell’intestino può ridurre la quantità di nutrienti calorici assorbiti. Con questi meccanismi, la fibra alimentare diminuisce l’introito energetico. Attenzione però, la riduzione è di piccola entità!
Sbagliato
Le “fibre alimentari”, in particolare quelle definite “solubili” se introdotte insieme ad acqua si idratano e si gonfiano a livello dello stomaco, formando un gel che rallenta lo svuotamento dello stomaco stesso. Rimanendo pieno, lo stomaco manda al nostro cervello un segnale di sazietà, che ci induce a mangiare meno. Inoltre la presenza di questo gel a livello dell’intestino può ridurre la quantità di nutrienti calorici assorbiti. Con questi meccanismi, la fibra alimentare diminuisce l’introito energetico. Attenzione però, la riduzione è di piccola entità!
Domanda 9 di 10
9. Domanda
Gli integratori per il controllo del peso corporeo:
Esatto
Questo tipo di integratori è considerato “coadiuvante” le diete ipocaloriche, nel senso che i componenti contenuti nei prodotti, con meccanismi diversi, possono aiutare ad affrontare con successo una dieta ipocalorica per perdere peso. Ma gli elementi essenziali per la perdita di peso rimangono due: una dieta ipocalorica corretta e tanta buona volontà per seguirla.
Sbagliato
Questo tipo di integratori è considerato “coadiuvante” le diete ipocaloriche, nel senso che i componenti contenuti nei prodotti, con meccanismi diversi, possono aiutare ad affrontare con successo una dieta ipocalorica per perdere peso. Ma gli elementi essenziali per la perdita di peso rimangono due: una dieta ipocalorica corretta e tanta buona volontà per seguirla.
Domanda 10 di 10
10. Domanda
Gli integratori per il controllo del peso venduti via Internet
Esatto
In Italia e in Europa gli integratori alimentari acquistati nei canali autorizzati e consumati alle dosi consigliate sono sicuri, fabbricati nel pieno rispetto della normativa vigente nazionale ed europea. Alcuni integratori venduti via Internet purtroppo sfuggono ai canali di controllo: questo significa che in alcuni casi possono essere presenti nei prodotti sostanze vietate per legge. Questo è particolarmente frequente nei prodotti che vantano la capacità di fare perdere peso in fretta e senza sforzi.
Sbagliato
In Italia e in Europa gli integratori alimentari acquistati nei canali autorizzati e consumati alle dosi consigliate sono sicuri, fabbricati nel pieno rispetto della normativa vigente nazionale ed europea. Alcuni integratori venduti via Internet purtroppo sfuggono ai canali di controllo: questo significa che in alcuni casi possono essere presenti nei prodotti sostanze vietate per legge. Questo è particolarmente frequente nei prodotti che vantano la capacità di fare perdere peso in fretta e senza sforzi.