Gli integratori utili per contrastare la caduta dei capelli

I nostri capelli sono fatti di minerali, grassi, proteine, acqua, tutte sostanze contenute negli alimenti e fondamentali per salvaguardare la salute e l’aspetto della nostra capigliatura. L’alimentazione è importante per tutte le funzioni del nostro organismo, ed abbiamo già visto quanto sia indispensabile alla costituzione e alla crescita dei nostri capelli. Le carenze nutritive e gli sbalzi improvvisi di peso dovuti a diete dimagranti drastiche indeboliscono i nostri capelli rendendoli più fragili e sensibili, li privano di lucentezza, morbidezza e vitalità, ne riducono il diametro e, nei casi più estremi, ne causano anche la caduta (il cosiddetto “defluvium”).
Bisogna inoltre prestare particolare attenzione soprattutto alle carenze alimentari di acidi grassi essenziali (EFA), vitamine, ferro: è proprio per questo che spesso si ricorre all’utilizzo di integratori alimentari.
Gli integratori possono essere utili per contrastare la caduta diffusa dei capelli in fase “telogen” o fase di riposo. Vengono di solito associati a cure specifiche topiche allo scopo di creare una sinergia d’azione.

Gli integratori risultano utili:

  • come coadiuvanti ad una terapia specifica anticaduta, poiché integrano alcune carenze evidenziate dagli esami del sangue;
  • in tutti quei casi in cui la perdita o i problemi dei capelli sono legati a stress, debilitazione fisica dovuta a una lunga malattia, all’uso di certi farmaci come gli antibiotici, o nel caso ci si sia sottoposti ad una dieta drastica.
  • ai cambi di stagione, nei quali i capelli risentono degli sbalzi ormonali tipici di questi periodi dell’anno;
  • nella caduta di capelli che colpisce le donne dopo una gravidanza (effluvium post-partum);
  • in caso di seborrea (eccesso di sebo che rende untuosa e maleodorante la capigliatura);
  • nella perdita di capelli causata da trattamenti antitumorali (come la Radioterapia e la Chemioterapia).

In base al meccanismo d’azione gli integratori possono essere distinti principalmente in quelli aventi:

  • Azione sul microcircolo
  • Azione di tipo trofico
  • Azione antiossidante
  • Ottimizzazione della fase catagen (è la fase transitoria che segnala la fine della crescita del capello)
  • Contrasto dell’infiammazione peribulbare

Ecco una carrellate delle principali sostanze utili alla crescita e al rinforzo della capigliatura:

OLIGOPROANTOCIANIDINE (OPC)
Sono dei flavonoidi contenuti in elevata quantità nei semi d’uva rossa, prontamente assorbite e dotate di una elevata biodisponibilità (a differenza di altri bioflavonoidi); presentano:

  • AZIONE VASOPROTETTIVA
    Le OPC migliorano la microcircolazione, cui si deve il trasporto dei nutrienti
  • AZIONE ANTIOSSIDANTE
    Le OPC proteggono il follicolo dai radicali liberi

CATECHINE
Sono flavonoidi estratti dalle foglie essiccate del thè verde.
L’attività biologica delle catechine è attribuibile ai suoi componenti polifenolici e hanno:

  • AZIONE ANTIOSSIDANTE
  • AZIONE ANTINFIAMMATORIA

TAURINA
E’ un aminoacido solforato essenziale, prodotta dall’organismo a partire dalla CISTEINA.
MECCANISMO D’AZIONE:

  • Regolazione sintesi collagene
  • Regolazione del metabolismo del tessuto connettivo peripilare
  • Limita le alterazioni della guaina connettivale del bulbo che si manifestano nell’invecchiamento del cuoio capelluto e nell’alopecia
  • Protezione del follicolo dalle aggressioni esterne

ESTRATTO DI SERENOA REPENS
La SERENOA REPENS è una palma nana tipica della Florida. Contiene una buona quantità di ACIDI GRASSI dai quali si estrae il principio β-SITOSTERINA.
E’ utile per contrastare l’alopecia androgenetica: rappresenta un’alternativa naturale al trattamento farmacologico con finasteride.

ISOFLAVONI DI SOIA
Gli ISOFLAVONI sono molecole naturali presenti in vari vegetali ed in particolare nella soia. Possiedono una struttura molto simile a quella degli estrogeni, e sono perciò definiti FITOESTROGENI. E’ stato dimostrato che gli isoflavoni hanno un effetto positivo sulla crescita dei capelli in colture di follicoli piliferi umani.

ACIDO GAMMA LINOLENICO (GLA)
Nel mondo vegetale si trova in considerevoli quantità in borago officinalis, oenothera biennis e ribes nero; tra questi, l’olio di borragine vanta il più alto contenuto in GLA.
L’acido gamma linolenico, riducendo la perdita di acqua dallo strato corneo, consente un miglior nutrimento del bulbo pilifero.

POLIAMINE
Le poliamine sono presenti in moltissimi alimenti di uso comune come latte, formaggi, cereali, carne. E’ stato riscontrato che alcune poliamine svolgono un ruolo determinante nei processi di crescita e di differenziazione cellulare. Sono in grado di agire su specifici recettori situati a livello della guaina epiteliale esterna del follicolo pilifero: la stimolazione di questi recettori permette di attivare a livello della papilla dermica fattori di crescita cellulari fondamentali per lo sviluppo e la salute del capello.

VITAMINE

  • A (retinolo): è indispensabile per la rigenerazione dei tessuti, contribuisce al buon funzionamento del cuoio capelluto. E’ indicata nel trattamento dei capelli che si spezzano.
  • B2 (riboflavina): è utile per la crescita dei capelli.
  • B5 (acido pantotenico): contribuisce attivamente alla buona conservazione della pelle e dei capelli; riduce la formazione delle doppie punte e in caso di carenza favorisce un precoce ingrigimento dei capelli.
  • B6 (piridossina): combatte la seborrea, favorisce la ricrescita dei capelli e protegge la salute del cuoio capelluto. Influisce sulla cistina, un aminoacido solforato indispensabile al processo di cheratinizzazione delle cellule, che conferisce, quindi, resistenza alla cheratina dei capelli.
  • B8 o H (biotina): combatte la caduta dei capelli, seborrea.
  • C (acido ascorbico): conserva l’integrità del cuoio capelluto; agevola la crescita dei capelli. Combatte i processi di invecchiamento delle cellule. Favorisce l’assorbimento del Ferro, minerale presente nella composizione chimica del capello.

Gli integratori per la caduta dei capelli devono esser assunti quotidianamente per un periodo lungo di circa tre mesi, in associazione ad una terapia topica (soluzioni capillari). La ricrescita potrà essere visibile dopo circa 4 mesi di trattamento.

Alopecia: dai semi di zucca un aiuto per la calvizie maschile

L’alopecia androgenetica o calvizie comune è un diradamento della capigliatura dovuto alla riduzione del fusto del capello. Nella razza bianca interessa circa il 60% degli uomini sotto i 30 anni e il 70% dopo questa età.

La calvizie comune è strettamente legata all’attività di un enzima (5alfa-reduttasi di tipo II) che trasforma il testosterone in un’altra sostanza (DHT) che a sua volta si lega a dei recettori specifici localizzati nel follicolo pilifero, determinandone la diminuzione e favorendo una iperproduzione di sebo. Conseguentemente si manifesta una riduzione della fase di crescita del capello (ANAGEN), dovuta ad un soffocamento indotto dal sebo in eccesso, ed il capello si presenta più sottile, deteriorato, senza possibilità di crescita, fino all’involuzione e alla caduta.

Quindi gli ormoni maschili, mentre da una parte fanno comparire barba e peli durante l’adolescenza, possono provocare anche l’inizio della caduta dei peli/capelli stessi in età più avanzata. I semi di zucca (“Cucurbita pepo L”) sono naturalmente ricchi di sostanze quali fitosteroli, fitoestrogeni, acidi grassi, polisaccaridi e flavonoidi, che si suppone abbiano un’attività anti-infiammatoria, antiossidante e regolatrice del metabolismo del colesterolo.

Un recente studio, pubblicato su Urologia Internationalis, ha valutato gli effetti dell’olio di semi di zucca sulla modulazione del metabolismo del testosterone e sulla riduzione degli effetti causati dalla sua trasformazione in DHT, come l’alopecia e l’ipertrofia prostatica.

In questo recente studio, ratti maschi adulti hanno assunto per 2 settimane consecutive un olio estratto da semi di zucca (2.5 ml/kg/giorno) oppure un placebo. Al termine della sperimentazione sono stati valutati il peso della prostata (determinante dell’ipertrofia prostatica) ed i livelli totali di proteine (poiché la sintesi proteica è un fattore dipendente dal testosterone. I ratti cui era stato somministrato olio di semi di zucca presentavano valori proteici e peso della prostata significativamente più bassi rispetto al gruppo di controllo. Questi risultati indicano che il trattamento con estratti di semi di zucca agisce positivamente nelle patologie testosterone dipendenti, perché è in grado di inibire l’azione dell’enzima “5alfa-reduttasi di tipo II”. E’ pertanto ipotizzabile che l’estratto di semi di zucca sia un inibitore degli effetti indotti dall’azione dell’ormone androgeno, tra cui la calvizie comune.

Anche se al momento non vi sono dati inerenti l’utilizzo dell’olio estratto da semi di zucca in soggetti umani, questo studio indica la possibilità di una nuova soluzione naturale a uno dei problemi più diffusi nella popolazione maschile nel mondo occidentale: la calvizie comune o alopecia.

A cura della prof. Alessandra Bordoni (Dietologa), e dr.a Marta Baldini (Esperta in nutrizione ed attività fisica )

Riferimenti Bibliografici Tsai YS, Tong YC, Cheng JT, Lee CH, Yang FS, Lee HY. Pumpkin seed oil and phytosterol-F can block testosterone/prazosin-induced prostate growth in rats. Urol Int. 2006;77:269-274.