Rana pescatrice in salsa di piselli
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
4 cipollotti
1 ciuffo di prezzemolo
200 g di piselli freschi o surgelati
2 cucchiai di farina
2 code di rospo del peso di circa 350 g l’una
1 dl di vino bianco secco
0,5 dl di panna
1 cucchiaino di curry
olio extravergine di oliva, sale, pepe bianco
PREPARAZIONE
- Staccate le foglie e le infiorescenze delle cime di rapa, eliminando le costole più dure delle foglie, e cuocetele in pochissima acqua salata.
- Lessate le patate, quindi sbucciatele e passatele allo schiacciapatate. Mentre sono ancora calde impastatele con la farina, l’uovo, il tuorlo e una presa di sale. Formate una palla e stendetela in un rettangolo di circa 40×30 cm direttamente su un canovaccio o un grosso tovagliolo bianco.
- Scartate la crosta del formaggio e tagliatelo a fettine sottili. Distribuitele sul rettangolo di patate lasciando un bordo libero di un paio di dita e arrotolatelo. Avvolgetelo nel telo e chiudete le estremità con refe incolore da cucina.
- Portate a bollore sufficiente acqua salata in una pesciera e cuocetevi il rotolo di patate lasciandolo sobbollire per circa mezz’ora, quindi estraetelo e fatelo intiepidire 5 minuti.
- Nel frattempo scolate e strizzate delicatamente le cime di rapa, battetele al coltello tritandole grossolanamente e rosolatele in 4 cucchiai d’olio dove avrete fatto dorare lo spicchio d’aglio sbucciato e schiacciato.
- Rosolate i pinoli in un cucchiaio d’olio fino a quando iniziano a dorare.
- Estraete il rotolo di patate dal telo, tagliatelo a fette spesse, cospargetele di pinoli e servite con le cime di rapa private dell’aglio.
- Tritate i cipollotti e fateli appassire in 2 cucchiai d’olio per 5 minuti, poi unite i piselli, metà del prezzemolo tritato, coprite con acqua bollente salata e cuocete per 15 minuti a fiamma media.
- Spellate e infarinate le code di rospo. Dorate l’aglio sbucciato e il prezzemolo rimasto in 3 cucchiai d’olio, rosolatevi il pesce e bagnatelo col vino, regolate di sale, coprite il recipiente e cuocete per qualche minuto.
- Nel frattempo frullate i piselli con sale e pepe fino a ottenere una salsa omogenea.
- Tagliate le code di rospo nel senso della lunghezza eliminando la lisca centrale.
- Trasferite i filetti di pesce nei piatti, versatevi sopra la salsa e cospargete di curry.
Sovrappeso e obesitá: l’importante é prevenire
Le cause
Predisposizione genetica e vita sedentaria. Lavoro in ufficio, uso auto poco tempo per lo sport
Abitudini alimentari. Pranzare fuori casa incentiva il consumo di cibi sbilanciati.
Alimentazione compulsiva e ansiosa dovuta allo stress
Bambini davanti a computer e tv, poche ore di attività fisica
I danni per la salute
Malattie cardiovascolari
Ipertensione
Diabete del secondo tipo
Disagio psicologico (depressione, isolamento)
Malattie ai reni.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito l’obesità come una “epidemia” e come “ una delle maggiori sfide per la salute pubblica del XXI secolo”. Stima la popolazione obesa mondiale di ben 300 milioni, inclusi 115 milioni di obesi adulti nei paesi più sviluppati. L’86% dei decessi e il 77% della perdita di anni di vita in buona salute e il 75% delle spese sanitarie in Europa e in Italia sono causati da alcune patologie che hanno in comune fattori di rischio modificabili, quali fumo, Obesità e soprappeso, abuso di alcol, scarso consumo di frutta e verdura, sedentarietà, eccesso di grassi nel sangue e ipertensione arteriosa. Tali fattori di rischio sono responsabili da soli del 60% della perdita di anni di vita in buona salute in Europa e Italia.
E’ questa la premessa che apre il documento Guadagnare Salute che descrive e definisce le strategie del Ministero della Salute in tema di prevenzione dei fattori modificabili, relativi allo stile di vita, che incidono sul benessere dei cittadini nel nostro Paese.
A ciò si aggiunge come dato allarmante il fenomeno dell’obesità pediatrica, fino a qualche decennio fa ancora poco diffuso; evidenze scientifiche riconoscono all’obesità in età preadolescenziale e adolescenziale una forte capacità predittiva dello stato di Obesità in età adulta. In Italia oltre il 30% di bambini e adolescenti risulta in sovrappeso e tra questi circa il 10% è obeso.
I primi segnali sono ben visibili: il netto aumento di Diabete di tipo 2. Se dieci anni fa il rapporto tra Diabete di tipo 1 e 2 era, in bambini e adolescenti, di 1-2 casi ogni 100, oggi è salito a 8-10 ogni 100. La differenza sostanziale tra i due tipi di Diabete è che mentre il tipo 1 è la conseguenza di una mancata produzione di insulina da parte del pancreas, il tipo 2 si manifesta quando il pancreas eccessivamente sollecitato nella produzione di insulina, spesso proprio a causa di un’eccessiva e non corretta alimentazione, comincia a perdere la capacità di produrla in quantità sufficiente. Ed è quello che rischia di accadere ai bambini, ma maggiormente agli adolescenti, obesi.
Le conseguenze negative dell’obesità infantile non si fermano però al diabete. Esistono prove che l‘obesità è di per sé un fattore di rischio cardiovascolare anche nel bambino e che all’eccesso di peso sono spesso correlati a valori fuori norma della pressione arteriosa, riscontrabili tra i bambini già alle scuole elementari. Inoltre si stanno registrando sempre più spesso negli adolescenti segni della cosiddetta “sindrome metabolica”, finora considerata una patologia dell’adulto.
Come intervenire? Guarire da Diabete di tipo 2 come dalla sindrome metabolica non è cosa facile né certa: allora è molto meglio puntare sulla prevenzione. L’obesità, come sostengono gli esperti, è una malattia multifattoriale con un’inequivocabile componente genetica, ma condotta alimentare e stili di vita ne sono cause altrettanto importanti e preminenti per il suo sviluppo. I comportamenti maggiormente critici sono un’alimentazione non equilibrata e spesso eccessiva, la scarsa attività fisica e sportiva e l’eccessiva sedentarietà.
Tutti sanno che un corretto modo di alimentarsi, accompagnato da uno stile di vita adeguato, favorisce la longevità. Ma il problema non si risolve agendo solo sul contenimento degli introiti calorici voluttuari, perché almeno per i ragazzi è ben più grave e antifisiologica la decurtazione dell’attività fisica e quindi della spesa calorica. E’ un fatto incontestabile che la sedentarietà domina le loro giornate. Gli italiani brillano, infatti, per pigrizia: 35 milioni sono votati alla sedentarietà, ad un’alimentazione eccessiva di grassi, un terzo di giovani tra i 6 e 13 anni è in sovrappeso.
E quindi fondamentale tenere presente che i pilastri di qualsiasi alimentazione sono la varietà, la regolarità e il bilanciamento tra macronutrienti. Ciò significa che nel nostro organismo servono in media il 55-60% di calorie dai carboidrati, al massimo un 30% dai grassi e un 10-15% dalle proteine. Bilanciamento significa che alterando queste proporzioni costringiamo il nostro organismo a trasformare proteine in carboidrati, ad esempio con un notevole stress. Varietà vuol dire che abbiamo bisogno di sali minerali, sostanze antiossidanti, vitamine e acidi grassi polinsaturi che, se mancano, il nostro organismo non è in grado di fabbricare. Una Dieta dissociata è perciò squilibrata per definizione, se non motivata da una particolare e ben documentata intolleranza.
Quindi è indispensabile concentrare l’attenzione sui principi di una sana alimentazione unita ad esercizio fisico per mantenere uno stato di benessere dell’organismo.
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