Beauty from inside

Non solo fumo di sigaretta ed esposizione al sole senza protezione: anche lo stress si ripercuote negativamente sulla nostra pelle, determinando arrossamenti, bruciori, pruriti, secchezza, accentuazione delle rughe, dermatiti.

I principali meccanismi molecolari dell’invecchiamento cutaneo che portano a un danno progressivo delle cellule sono: lo stress ossidativo, provocato dall’accumulo dei radicali liberi, la glicazione, la metilazione, inadeguati meccanismi di riparazione del DNA (cosiddetto DNA repair), l’infiammazione.

Vediamo insieme quali sono le nuove frontiere dell’integrazione alimentare alleate alla salute e la bellezza della nostra pelle.

ANTIOSSIDANTI, CONTRO I RADICALI LIBERI

  • Innanzitutto gli antiossidanti somministrati per via orale: esercitano una forte azione di protezione sulla pelle. Quelli di ultima generazione rappresentano un insieme di sostanze funzionali (vitamine, minerali, aminoacidi essenziali) che reagiscono contro i radicali liberi e contengono attivi come le antocianine (Vitis vinifera, Maqui berry,), astaxantina, esperidina.
  • In particolare le anticianine, pigmenti ad azione antiossidante e antinfiammatoria, sono composti multi-attivi in grado di offrire un duplice beneficio: reagire con i radicali liberi, riducendo così i danni che queste molecole possono provocare alle cellule e ai tessuti, e anche di fornire una protezione contro la fragilità capillare, favorendo una corretta irrorazione tissutale contro i processi infiammatori. L’estratto di Aristotelia chilensis o Maqui berry, pianta dal colore viola scuro che cresce solo in una zona remota della Patagonia, a differenza di altre bacche (Acai berry e Goji berry), o del melograno e del mirtillo, contiene i più elevati livelli di antocianine, in particolare le delfinidine.
  • Non sono da meno sostanze antiossidanti come la nicotinamide che ha azione di DNA repair, alcuni minerali (come il selenio, lo zinco, il rame), amminoacidi (come la cisteina) e sostanze naturali contenute negli alimenti come le catechine (the verde), il sulforafano (contenuto nei broccoli), il resveratrolo e il licopene. Questi sono solo alcuni esempi di sostanze che possono aumentare le difese dell’organismo dall’attacco dei radicali liberi.

 

INTEGRATORI CHE CONTRASTANO LA GLICAZIONE

La glicazione è uno dei processi che porta all’invecchiamento cellulare, e che consiste in una reazione chimica nella quale le molecole di glucosio, presenti in elevata concentrazione nel sangue, reagiscono con le proteine dando luogo alla formazione di glicoproteine mal funzionanti e deformate.

  • la carnosina è un peptide naturale che ha dimostrato di proteggere le cellule dagli effetti dannosi degli zuccheri e che previene la denaturazione delle proteine del derma. E’ un prezioso attivo anti-glicante che agisce anche per la longevità cellulare.

LOTTA ALL’INFIAMMAZIONE CON VITAMINE E OMEGA 3

  • le preziose vitamine A, C, E, B5 e gli Omega-3 (EPA e DHA) che sono di grande aiuto nella “lotta” all’infiammazione presente nelle membrane cellulari. Gli omega-3 fanno parte della famiglia dei PUFA (polyunsaturated fatty acids), che nell’organismo assolvono due funzioni importanti: un ruolo strutturale per la funzione delle membrane cellulari e un ruolo di precursori dell’attività pro-infiammatoria. Il meccanismo benefico degli omega-3 è legato alla loro capacità di ridurre il contenuto di acido arachidonico nelle membrane cellulari, responsabile proprio dell’infiammazione.

SOSTANZE AD AZIONE RISTRUTTURANTE

  • Sostanze funzionali ad azione “ristrutturante” che contribuiscono a riparare i danni alla pelle inferti dal passare del tempo: la glucosamina, precursore dell’acido ialuronico, le ceramidi per la loro spiccata azione idratante, la lisina e prolina, componenti del collagene, per il miglioramento del tono cutaneo.

La raccomandazione più opportuna per una maggiore efficacia nel mantenere la pelle bella e sana rimane sempre, oltre al consiglio dermatologico, l’utilizzo sinergico di alimenti e/o di integratori e di prodotti cosmetici specifici per uso topico.

L’assorbimento orale di nutrienti, associato all’uso di cosmetici appropriati, agendo direttamente sui meccanismi molecolari basilari, può rappresentare un valido aiuto per proteggere la pelle stessa dai principali aggressori quali raggi UV, inquinamento atmosferico e radicali liberi contribuendo a prevenire i segni prematuri dell’invecchiamento.

La pelle, oltre ad essere la nostra barriera difensiva contro virus e batteri, aiuta anche il corpo a mantenere l’equilibrio idrico, a regolare la temperatura e a interagire con l’ambiente circostante. Il benessere di questo organo è quindi fondamentale per il godere di un buono stato di salute complessivo.

La volontà di restare e apparire giovani, uno dei pilastri dello stile di vita del ventunesimo secolo, ha dunque condotto allo sviluppo di queste nuove strategie antietà, da effettuare su più fronti.

 

 

Stile di vita, alimentazione ed integrazione nell’epoca del Covid-19. Lo stato dell’arte

Stili di vita equilibrati, che comprendano anche un’alimentazione bilanciata e completa, sono fondamentali per mantenere in una condizione di efficienza il sistema immunitario e per consentire all’organismo di rispondere efficacemente alle infezioni, incluse quelle di natura virale. La dieta mediterranea, per esempio, fornisce una vasta gamma di micro-nutrienti importanti per il mantenimento in efficienza del sistema immunitario. Anche l’esercizio fisico regolare contribuisce alle strategie di modulazione della risposta immunitaria.

Carenza di micronutrienti, come vitamine, minerali ed acidi grassi essenziali. Le basi biochimiche

È largamente riconosciuto (anche dai claims specifici autorizzati da EFSA) il ruolo che vitamine come A, B6, B12, C, D, e l’acido folico e minerali come zinco, ferro, selenio, e rame svolgono come cofattori di molti enzimi coinvolti nei processi immunitari. Numerosi studi dimostrano inoltre che gli acidi grassi della serie omega 3 accelerano la risoluzione dei processi infiammatori. Anche alcuni fitocomposti (come i polifenoli) e il microbiota intestinale (e quindi anche i vari fattori che ne modulano la composizione e l’attività, come i probiotici ed i prebiotici) influenzano fasi specifiche dei processi di risposta immunitaria e dell’infiammazione. Studi recenti mostrano che carenze specifiche di questi micronutrienti (vitamine e oligoelementi) con azione immunomodulante si osservano anche nei paesi sviluppati, in particolare negli anziani.

Alimentazione e stile di vita: quale ruolo per l’integrazione?

Stili alimentari non equilibrati, ormai diffusi in una società prevalentemente sedentaria come la nostra, comportano un eccesso di calorie e di macronutrienti e l’esclusione di specifici alimenti. Una porzione rilevante della popolazione generale è a rischio di non assumere in quantità adeguate tutte le sostanze utili al benessere, incluse quelle legate al mantenimento della funzione del sistema immunitario: dal consumo di vegetali, inadeguato in una parte significativa della popolazione, deriva per esempio più del 70% della quota giornaliera di vitamina C, ma anche porzioni importanti di quella di vitamina A (60% circa del totale giornaliero), vitamina B6 e ferro (più del 40%), zinco (un terzo circa del totale). Secondo l’analisi dei dati raccolti nell’ambito del Global Burden of Disease, nella regione europea è inadeguato anche il consumo di pesce, e quindi di acidi grassi omega-3 a lunga catena (EPA e DHA) che come è stato dimostrato svolgono un ruolo di rilievo anche nella funzione immunitaria.

 

Echinacea, alleato del benessere delle vie respiratore

Ben conosciuta e utilizzata da centinaia d’anni, le proprietà dell’Echinacea sono validate da numerose evidenze scientifiche.

Fin dai tempi antichi le comunità dei nativi nordamericani utilizzavano questa pianta per le sue straordinarie proprietà, e la devozione verso il suo utilizzo era tale da farla ritenere una pianta sacra. Per i nativi americani le virtù dell’Echinacea erano tali da trovare applicazione in svariate situazioni: lenire morsi e punture velenose, cicatrizzare le ferite, preparare collutori contro il mal di denti e infusi per combattere gli stati influenzali.

Inizialmente Linneo attribuisce all’Echinacea il nome di Rudbeckia, in onore di O. Rudbeck, botanico svedese del XVII secolo. Successivamente, nel 1794, Moench, botanico e naturalista tedesco, cambia il nome in Echinacea, di etimologia greca (Echinos significa “riccio di mare” per la forma della parte superiore della pianta, ma è solo dall’inizio del XX secolo che l’Echinacea entra nella pratica di cura quotidiana: la tintura madre è attualmente tra i rimedi più venduti negli Stati Uniti, e da allora si avvia la sua diffusione anche nel vecchio continente

Aiuta a favorire il funzionamento del sistema immunitario e favorisce la cicatrizzazione delle piccole ferite. Numerosi studi hanno dimostrato l’efficacia dell’Echinacea nell’aiutare a ridurre il verificarsi delle malattie da raffreddamento delle prime vie aeree tipiche della stagione fredda. Per questo motivo viene considerata dotata di azione “preventiva”.

 

L’Echinacea appartiene alla famiglia delle Asteraceae; sotto il profilo botanico, le specie più attive sono la Purpurea e l’Angustifolia. Vediamo nel dettaglio la loro azione:

 

Azione immunostimolante, in particolare favorisce il benessere delle prime vie aeree:

  • ha una buona azione immunostimolante aspecifica confermata da prove sperimentali quali aumento della capacità dei leucociti totali di inglobare e distruggere virus e batteri, della differenziazione dei leucoociti immaturi in leucocociti maturi più attivi, del numero e dell’attività dei macrofagi e della produzione di interferone e di altre sostanze capaci di stimolare il sistema immunitario Particolarmente importante sembra l’aumento della produzione di interleukina 10, perchè essa svolge un ruolo primario nella stimolazione dei linfociti.

 

  • E’ stato anche dimostrato che l’echinacea è in grado di opporsi all’azione depressiva sul sistema immunitario tipica di molti antibiotici. Sono stati condotti numerosi studi clinici per valutare l’efficacia di questo estratto, in particolare come immunostimolante utile nella prevenzione di alcune malattie infettive delle prime vie aeree di origine sia batterica sia virale.

 

  • Per valutare i suoi benefici sono stati effettuati 24 studi, i cui risultati sono i seguenti: nei gruppi trattati con Echinacea l’incidenza di infezioni dell’albero respiratorio è stata del 29,3% e in quelli placebo del 36,7%. Inoltre, il tempo di recupero dei soggetti trattati con Echinacea era significativamente superiore rispetto a quello osservato nei gruppi placebo.

 

  • Azione anti-infiammatoria: L’Echinacea può stimolare la produzione di ormoni glicocorticoidi da parte delle ghiandole surrenali, ormoni che hanno una potente azione anti-infiammatoria. Ciò spiegherebbe, almeno in parte, la sua attività anti-infiammatoria.

 

I dati oggi presenti in letteratura ne autorizzano l’uso anche in gravidanza.

 

 

Osservatorio Integratori & Salute: ferro, risorsa fondamentale per la lotta contro l’anemia

In Italia la mancanza di ferro interessa 3 persone su 10, soprattutto donne*. In particolare, nelle donne in gravidanza, comporta un rischio maggiore di morte e malattie per la madre e il feto.

L’anemia colpisce mezzo miliardo di donne in età riproduttiva in tutto il mondo. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) riconosce l’anemia come problema di salute pubblica a livello globale e punta a una riduzione del 50%  tra le donne in età riproduttiva entro il 20251 come riportato anche nella sezione “Mind the gap” di IADSA2.

L’anemia nelle donne in età riproduttiva è una delle principali sfide per la salute pubblica, con un impatto a lungo termine sulla loro salute, dei loro figli e dello sviluppo economico. Anche Integratori & Salute, associazione italiana aderente a Confindustria, da sempre impegnata a contribuire alla crescita della conoscenza, del corretto utilizzo e della qualità dell’integratore alimentare, fa il punto sulla supplementazione del ferro in gravidanza e nella lotta globale contro l’anemia.

L’OMS afferma che “Una dieta contenente quantità adeguate di ferro biodisponibile dovrebbe essere sostenuta per la prevenzione e il controllo dell’anemia“. Buone fonti alimentari di ferro includono carne, alcuni cereali integrali, legumi, noci, verdure verdi e frutta secca

Ma in molte parti del mondo il consumo di ferro tra le donne in gravidanza è inferiore a quanto dovrebbe essere e perciò bisognerebbe fare ricorso ad una corretta supplementazione. In particolare, l’OMS raccomanda l’integrazione di ferro per donne in età fertile

Vi sono molti potenziali fattori scatenanti la carenza di ferro, tra cui infezioni / infiammazioni (ad esempio disfunzione enterica ambientale, EED), carenze di micronutrienti diverse dal ferro (ad esempio vitamina B12 e folato) e fattori genetici (ad esempio emoglobinopatie)3.

In questa condizione, le dimensioni e il numero dei globuli rossi di un individuo (la concentrazione di emoglobina) scendono al di sotto di un certo livello e di conseguenza la capacità del sangue di trasportare l’ossigeno in tutto il corpo risulta alterata. Ciò può influire sulla capacità fisica, sulle prestazioni lavorative e sulla funzione cognitiva.

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References

1 https://www.who.int/nutrition/publications/globaltargets2025_policybrief_anaemia/en/

2              https://www.iadsa.org/mind-the-gap/english/iron#intro

3            VISTA E VITA | VOL. 30 (2) | 2016

*Intervista Manuela Pastore, dietista dell’Unità Operativa di Endocrinologia in Humanitas

 

Stress e umore nero da rientro? Un aiuto dall’Hypericum

Con l’autunno ormai alle porte e il ritorno in ufficio, o in home-office per chi è ancora in smart working, calo dell’umore, stanchezza e affaticamento mentale sono i grandi nemici di questa stagione. Un aiuto può venire dagli integratori a base di iperico. L’Osservatorio di Integratori & Salute ne chiarisce il ruolo.

 

I mesi autunnali rappresentano un periodo delicato che richiede al nostro organismo di adattarsi ai cambiamenti pur mantenendo ritmi sostenuti, talvolta stressanti. È abbastanza comune, in questi ultimi mesi dell’anno, avvertire un calo di energia, faticare a concentrarsi nel lavoro e nelle attività di ogni giorno: si tratta di una normale risposta fisiologica del nostro organismo.

 

L’Osservatorio di Integratori Italia segnala l’Hypericum perforatum, comunemente noto come iperico o erba di San Giovanni, pianta della famiglia delle Hypericaceae, diffusa in tutta Europa. Il nome erba di San Giovanni deriva dal fatto che veniva usata in modo rituale nella notte del 24giugno, dedicata a questo santo.

 

L’iperico è incluso dal Ministero della Salute nella lista delle piante ammesse negli integratori alimentari –se ne utilizzano la parte aerea con i fiori, i fiori e le sommità. L’uso dell’iperico nella medicina tradizionale riguarda principalmente il miglioramento del tono dell’umore, della stanchezza mentale temporanea, il trattamento di infiammazioni blande della pelle e delle ferite minori e il miglioramento di disturbi gastrointestinali.2,3 Secondo le Linee Guida ministeriali normale tono dell’umore, rilassamento e benessere mentale sono i principali benefici di questa pianta1.

L’attività dell’iperico si basa su alcune molecole appartenenti a classi chimiche diverse: le più note sono

l’ipericina (un antrachinone)4 e l’iperforina (un chetone terpenico ciclico).5 L’ipericina contribuisce a sostenere l’umore4.

Bisogna ricordare che gli integratori sono alimenti e non farmaci, e che è necessario armonizzare il loro utilizzo nell’ambito di corretti stili di vita e di una dieta sana ed equilibrata. Tuttavia, l’Hypericum perforatum va assunto responsabilmente Si deve porre attenzione all’assunzione in contemporanea con altri farmaci, di cui può modificare la biodisponibilità (es. antidepressivi, pillola anticoncezionale e alcuni farmaci anticoagulanti). È controindicato in età pediatrica e nell’adolescenza. Per qualsiasi dubbio comunque è sempre bene chiedere consiglio al proprio medico o al farmacista di fiducia.

Bambini, donne, anziani: ad ogni età la corretta integrazione alimentare

Prosegue la terza edizione della campagna informativa sugli integratori alimentari, promossa da Integratori & Salute e Unione Nazionale Consumatori con un focus sulla supplementazione nelle diverse fasce d’età

Prosegue la collaborazione tra Integratori .& Salute, parte di Unione Italiana Food, e l’Unione Nazionale Consumatori, con la terza edizione della campagna informativa sugli integratori alimentari nata per fornire una “bussola” per permettere ai consumatori di orientarsi nel mondo degli integratori alimentari, ed evitare le notizie parziali e combattere le fake news. Dopo la vitamina D, il focus adesso è sull’integrazione alimentare in rapporto alle varie fasce di età. Anche questo tema è presentato con una videografica informativa condiviso attraverso la pagina FB e gli altri strumenti di comunicazione di Unione Nazionale Consumatori e attraverso la newsletter  e il sito internet della prima associazione dei consumatori in Italia.

La seconda videopillola è stata realizzata grazie al contributo di Domenico Careddu, Pediatra FIMP,  Vincenzo De Leo, Direttore scuola di specializzazione in Ginecologia e Ostetricia, Dipartimento di Medicina Molecolare e dello sviluppo, Università di Siena e Giovanni Scapagnini, Ordinario di Nutrizione Umana, Dipartimento Scienze per la Salute, Università degli Studi del Molise e Vicepresidente SINUT.

ETA’ PEDIATRICA

L’alimento ideale dalla nascita fino al sesto mese è, senza alcun dubbio, il latte maternoa.” dichiara Careddu “Dal primo anno di vita, è possibile considerare una supplementazione con Vitamina D e K, la cui concentrazione nel latte materno dopo la nascita è bassa. Dopo il primo anno di vita, l’utilizzo di integratori alimentari può essere necessario  in bambini che  seguono  diete di esclusione  o in altre situazioni a rischio di carenza. È bene ricordare che soprattutto nei ragazzi che praticano sport a livello pre-agonistico/agonistico, l’alimentazione deve consentire di fornire il miglior supporto metabolico alla prestazione, mantenendo contestualmente un peso ed una composizione corporea normali.”

LA DONNA

Nella fase della pubertà, periodo di passaggio dall’infanzia all’età adulta, può essere utile integrare con Vitamina D, che ha un ruolo fondamentale nel metabolismo osseo” commenta De Leo. ”In età fertile la vitamina B1 si è dimostrata un trattamento efficace per le mestruazioni dolorose e la vitamina E può essere utilizzata nel trattamento della dismenorrea primaria, grazie alla sua attività anti- ossidantea. Infine, per contrastare gli effetti dell’iniziale decremento degli estrogeni in peri-menopausa – l’alterazione della termoregolazione, della stabilità vasomotoria, del ritmo sonno-vegliab – negli ultimi anni si sono affermate come terapie i fitoestrogeni, prodotti nutraceutici che, oltre a rappresentare una buona alternativa alla terapia ormonale sostitutiva, si sono dimostrate in grado di esercitare una spiccata attività antiossidante e antinfiammatoria.”

INTEGRATORI E INVECCHIAMENTO CEREBRALE

Il cervello è l’organo del corpo che invecchia più velocemente e in maniera più significativa rispetto a tutti gli altri tessuti dell’organismoa” dichiara Scapagnini “In quest’ottica, trovare delle sostanze che aumentino le difese naturali del cervello, rappresenta sempre più un’emergenza socio-sanitaria. Numerose sostanze nutraceutiche, sono state oggetto di ricerche sperimentali e cliniche, in quanto potenzialmente efficaci nel supportare le funzioni cerebralib. In generale, il cervello è particolarmente sensibile a carenze vitaminiche, e in particolare alcune vitamine del gruppo B svolgono un ruolo cruciale nel mantenimento della fisiologia cerebrale. Gli omega-3 sono considerati acidi grassi essenziali.”

L’edizione 2020 proseguirà nei prossimi mesi con il focus sul microbiota intestinale.  Dopo una prima fase, i video saranno disponibili anche sul sito integratoriebenessere.it e sulla pagina FB Integratori e Benessere.

Documento IADSA Mind the Gap su sole e Vitamina D

La International Alliance of Dietary/Food Supplement Associations (IADSA) ha lanciato Mind the Gap, la presentazione informativa che faciliterà una comunicazione più efficace sui benefici degli integratori alimentari, in particolare sulla Vitamina D. Contenuto scaricabile qui.