Back to school

Il rientro dalle vacanze estive è sempre un momento difficile, soprattutto per i bambini che dopo tre mesi di pausa e gioco si ritrovano a dover affrontare un nuovo anno scolastico ricco di impegni scolastici e non. Un momento delicato per il quale è fondamentale prepararsi per tempo.

Per essere pronti ad affrontare il rientro a scuola senza difficoltà, è utile un periodo di assestamento per ripassare quanto appreso l’anno precedente e preparare un piano di impegno graduale che aiuti, in prossimità del primo giorno di scuola, a recuperare il ritmo di studio appropriato. Anche i bambini che hanno fatto per tempo i compiti dovrebbero dedicare, negli ultimi giorni di vacanza, qualche ora in più allo studio.

Per rendere più piacevole questo momento, i genitori che ancora non hanno ripreso a lavorare e hanno più tempo per i loro piccoli, possono dedicarsi all’acquisto del nuovo corredo scolastico insieme ai figli. Grembiuli, zaini, quaderni, penne, colori e il diario, da scegliere cercando di assecondare -sempre con buon senso! – i gusti e i desideri dei piccoli scolari.
Girare per i centri commerciali e immergersi nei colori, nei personaggi e nelle novità dell’anno sarà per grandi e piccoli una sorta di gioco; un momento importante di condivisione fra genitori e figli. L’acquisto più importante è sempre quello dello zaino, che va scelto soprattutto per la sua funzionalità; deve avere una dimensione proporzionata all’altezza e alla corporatura di chi dovrà portarlo e deve avere una struttura resistente in grado di garantire una giusta distribuzione del carico sulla schiena e un corretto mantenimento della postura.

Il rientro delle vacanze è anche il momento dei buoni propositi, in cui darsi degli obiettivi e scegliere le attività da svolgere durante l’anno: quale sport praticare, quale strumento suonare, iscriversi o meno a un gruppo scout o all’oratorio. Attività da svolgere nel tempo libero che, inserite all’interno della routine quotidiana, diventano un impegno a tutti gli effetti, che è bene sia portato avanti con volontà, convinzione e piacere.
Per rendere meno difficile questo periodo di passaggio, è utile modificare lo stile di vita vacanziero e riprendere le abitudini della stagione della stagione fredda. Sarebbe quindi opportuno abituare i più piccoli a consumare il pranzo e la cena ad orari fissi e convincere i più recalcitranti ad andare a letto presto.
Il clima di fine estate con giornate più corte e temperature più basse renderà il tutto meno difficoltoso. Anche l’alimentazione, che durante l’estate lascia spazio a qualche libertà in più, deve essere più controllata e abbinata allo svolgimento di una regolare attività fisica, con assunzione di più frutta e verdura e meno fuori pasto. Tornare quindi a seguire la regola dei 5 pasti al giorno: colazione, pranzo, cena e due merende che garantiscono il giusto apporto di energia e nutrienti e prevengono gli attacchi di fame improvvisi. E da bere? Privilegiare acqua e spremute di frutta fresca.

Rispetto agli adulti, i bambini hanno bisogno di una maggiore quantità di micronutrienti: largo quindi alla frutta e alla verdura di stagione come l’uva, ricca di proprietà antiossidanti; la zucca ricca di vitamina C e betacarotene; le melagrane ricche di acido pantotenico, sodio e niacina; i broccoli, che contengono sostanze antiossidanti come la provitamina A, la zeaxantina e la luteina; i porri, ricchi di vitamina A e minerali come ferro, magnesio, silice, potassio e acido fosforico.

Utile anche il succo di pomodoro, ricco di licopene, potassio, fosforo e calcio in concentrazione da 4 a 8 volte maggiore di quella del pomodoro intero. Un supporto in più può giungere anche dagli integratori alimentari che contengono questo tipo di nutrienti in quantità concentrate.

Per prepararsi al rientro a scuola e sostenere i bambini nell’affrontare questo importante momento, talvolta vissuto con stanchezza, irritabilità e inappetenza, basta quindi seguire piccoli accorgimenti. Poche regole che servono ad educare i bambini al concetto di disciplina, facendo loro capire che le vacanze stanno per terminare e che bisogna riabituarsi alla routine scolastica. In questo modo impareranno anche il vero significato della parola “vacanza” e a valorizzare questo importante periodo dell’anno

Benessere sul web: ATTENZIONE ALLE FALSE PROMESSE

Il fenomeno della contraffazione relativa ai prodotti per la salute e il benessere è una piaga endemica la cui reale entità non è conosciuta; secondo stime dell’FDA ben il 10% dei medicinali venduti ogni anno nel mondo è contraffatto.
La prevalenza di prodotti per la salute e il benessere contraffatti nel mondo varia da meno dell’1% nei Paesi industrializzati a più del 10% nei Paesi in via di sviluppo, a seconda dall’area geografica. Qualche dato significativo: secondo studi dell’OMS, ad esempio un quarto dei farmaci acquistati per strada nei Paesi in via di sviluppo è contraffatto; in molte aree dell’Africa sub-sahariana, del Sud-est asiatico e dell’America Latina più del 30% dei medicinali è contraffatto; in molte aree dei Paesi dell’ex URSS più del 20% dei medicinali è contraffatto.
In Cina e in India numerosissimi sono i casi di contraffazione che riguardano diverse tipologie di farmaci e integratori alimentari, dagli antitubercolari agli antimalarici, dai prodotti contro l’impotenza alle vitamine e ai prodotti dimagranti.

In Italia il mercato illegale dei farmaci ed integratori alimentari venduti sul web è particolarmente fiorente; sono contraffatti oltre il 50% dei prodotti venduti on line, e si stima che siano centinaia di migliaia gli italiani che si sono rivolti alle cosiddette “e-pharmacies” estere.

La vendita dei prodotti on line nella maggior parte dei casi avviene attraverso e-mail e spam, con messaggi provenienti da falsi mittenti. I rischi per la salute per chi acquista attraverso questi meccanismi sono molteplici: le analisi effettuate confermano infatti che molti di questi prodotti sono privi di principio attivo, oppure presentano dosaggi non conformi alla normativa italiana o contengono sostanze diverse da quelle dichiarate.

Come difendersi?

Ecco alcuni consigli utili tratti dal sito della Guardia di Finanza italiana per difendersi dal fenomeno della contraffazione.

Per gli acquisti la principale raccomandazione è di rivolgersi a distributori autorizzati, che offrono evidenti garanzie sull’origine dei prodotti.

In particolare sul fronte degli integratori alimentari è bene ricordare che le aziende e la rete distributiva italiana – farmacie e altri canali distributivi – con l’istituto della notifica al Ministero della Salute, garantiscono sicurezza e qualità dei prodotti, rispondendo ad un sistema di controllo molto stretto a tutela della salute dei consumatori.

La valutazione degli integratori alimentari avviene attraverso una specifica Commissione del Ministero della salute, che ha messo a punto precise Linee Guida sui criteri di composizione ed etichettatura di questi prodotti.

Gli integratori alimentari che risultano regolari per contenuti e proprietà vengono quindi inseriti in un apposito Registro, liberamente accessibile e consultabile da tutti i cittadini sul sito www.ministerosalute.it. Qualora si acquistasse un integratore alimentare sul web, è quindi opportuno verificare se il prodotto è tra quelli nell’elenco del Ministero.

Inoltre, è bene ricordarsi di controllare sempre le etichette dei prodotti acquistati e diffidare di quelli privi delle indicazioni fondamentali, quali gli ingredienti, le modalità d’uso, le eventuali avvertenze, la denominazione del produttore e del distributore.

FONTI:
www.guardiadifinanza.it
www.agenziafarmaco.it
www.ministerosalute.it
www.iss.it

Bellezza e benessere a portata di mano… anche in inverno

Con l’arrivo della stagione invernale fanno la loro comparsa basse temperature, vento gelido, umidità o eccessiva secchezza: tutti fattori che, con l’inquinamento e l’esposizione ai raggi UV, aggrediscono la pelle di grandi e bambini – soprattutto quella del viso e le labbra – e i capelli, con il risultato di avere alla fine della giornata una cute secca, screpolata, ruvida, opaca. Questo succede perché il film idrolipidico e lo strato corneo, cioè quello più superficiale dell’epidermide, prime barriere contro le aggressioni esterne, sono sottoposti in questo periodo a notevoli e continui stress ambientali. Qual’è il meccanismo? Ricordiamo che proprio a livello dello strato corneo si verifica la produzione del “fattore di idratazione naturale” della pelle (NMF, ovvero “natural moisturizing factor”), un insieme di sostanze tra cui aminoacidi e zuccheri, cui vanno ad aggiungersi sali minerali, acido lattico e urea, prodotti dalla sudorazione; l’ “NMF” svolge un ruolo molto importante per il mantenimento dell’idratazione della cute, ma questa capacità diminuisce via via che le temperature si abbassano. Inoltre il freddo, determinando un diminuzione della temperatura corporea, induce ad un conseguente aumento del livello di evaporazione dell’acqua presente sulla superficie cutanea. L’epidermide quindi si disidrata, si screpola, si arrossa. Per riportare la cute alle condizioni ottimali è necessario seguire tre regole: pulizia, idratazione e nutrimento. Anche l’alimentazione può aiutare a contrastare l’azione del freddo e difendere la pelle: una Dieta ricca di frutta e verdura di stagione introduce il necessario apporto di vitamine e sali minerali; di grande aiuto anche il pomodoro, l’uva e la mela, rispettivamente ricchi di licopene, resveratrolo e floretina, potenti antiossidanti naturali. Queste preziose sostanze possono essere assunte anche attraverso un’integrazione alimentare mirata, utile a coadiuvare l’abituale Dieta alimentare e il benessere dell’organismo. Per facilitare l’idratazione ricordarsi infine di bere molta acqua – almeno un litro e mezzo al giorno – anche se non si sente lo stimolo della sete. Oltre all’alimentazione, gli alleati tradizionali per la bellezza e la salute del viso sono i prodotti idratanti, che devono soprattutto reintegrare la miscela presente naturalmente sull’epidermide; il fondotinta può essere utile, soprattutto se dotato di adeguato filtro solare. Anche le labbra sono particolarmente delicate e vanno costantemente protette. Per evitare screpolature, via libera a rossetto e burrocacao, il cui utilizzo quotidiano garantisce labbra morbide e difese. Gli esperti consigliano di dedicare tutti i giorni almeno dieci minuti alla pulizia e all’idratazione di guance, mento e fronte. La detersione della pelle va fatta con latte detergente e tonico, quindi purificare con un gel esfoliante e idratare con una crema specifica adatta alle caratteristiche cutanee. In questo periodo in particolare può essere utile aggiungere al trattamento abituale per l’idratazione un emolliente a base di calendula e camomilla, dalle proprietà lenitive e riepitelizzanti. In casi di arrossamenti e bruciori, un ottimo rimedio per bambini e anziani è invece rappresentato dall’olio di germe di grano; un piccolo quantitativo applicato prima di uscire consente di affrontare senza timore le avversità climatiche. Leggi anche Il consiglio dell’esperto

Rientro no stress dalle vacanze

Le vacanze sono finite e il ritorno alla routine quotidiana non è un momento piacevole da affrontare. Una ricerca condotta dall’Istat nel 2010 ha evidenziato infatti che ben un italiano su dieci soffre del cosiddetto stress da rientro o post vacation blues.

Senso di stordimento, calo dell’attenzione, mal di testa, digestione difficile, raffreddore, mal di gola, tosse e dolori muscolari sono i sintomi principali. Il cambiamento di ritmi dalla spiaggia alla scrivania, il traffico cittadino, gli orari fissi rendono infatti difficoltoso il riadattamento alle vecchie abitudini. Per questo, per rendere meno traumatico questo momento, potrebbe essere utile seguire alcuni accorgimenti: prevedere almeno 1 o 2 giorni di decompressione tra il rientro dalle vacanze e il ritorno al lavoro; cercare di rendere per quanto possibile graduale l’impatto con il lavoro, senza voler eccedere da subito; prolungare il clima della vacanza organizzando week end fuori città o uscite con gli amici per mantenere vivi i ricordi piacevoli; stillare un elenco di obiettivi da raggiungere per incanalare le proprie energie nelle varie attività in maniera efficace ed efficiente; praticare una regolare attività fisica che permetta all’organismo di sentirsi bene come in vacanza.

Non bisogna poi trascurare l’importanza di una sana alimentazione che in questo periodo dovrebbe essere ricca di quelle sostanze in grado di aiutarci a superare lo stress e i malesseri ad esso collegati. Fondamentale rimane il consumo di frutta, ricca di vitamine e sostanze antiossidanti che possono aiutarci a combattere Ansia e stress. L’uva rossa ad esempio, funge da ricostituente naturale grazie alla presenza di potassio, magnesio, fosforo, calcio e ferro e contribuisce alla prontezza mentale grazie agli zuccheri di rapida assimilazione di cui è ricca.

Questi consigli devono però fare i conti con i diversi stili di vita imposti dal ritorno alla quotidianità che non sempre consentono di metterli in pratica facilmente, specialmente quando si parla di alimentazione. Per questo, quando non si è certi dell’assunzione quotidiana delle giuste quantità di micronutrienti, può essere utile ricorrere all’integrazione di alcune sostanze che hanno proprietà benefiche sul nostro organismo, quali ad esempio le vitamine del gruppo B per garantire l’energia che occorre in questo periodo. A tutto vantaggio del benessere va invece l’assunzione di estratti di alcune piante, tra le quali ad esempio la griffonia, una pianta che contiene il 5-HTP, l’aminoacido diretto precursore della serotonina, principale mediatore e regolatore dell’umore, della fame e del sonno. Anche l’integrazione con omega-3, in questo particolare periodo dell’anno, può essere utile per gli effetti sulle funzioni del sistema immunitario. Per prevenire e alleviare gli eventuali disturbi gastrointestinali che spesso si manifestano al ritorno dalle vacanze, può invece essere utile assumere probiotici che possono avere effetti positivi sull’equilibrio della flora batterica.

Infine, per porre rimedio alle conseguenze dello stress da rientro che si manifestano a volte anche sui capelli che appaiono sfibrati e poco vigorosi, può essere utile ricorrere agli integratori alimentari appositamente studiati a base di vitamine, minerali, amminoacidi o altre sostanze.

Si tratta di piccoli e semplici accorgimenti che aiutano a facilitare la ripresa dei ritmi quotidiani, a mantenere il benessere e avere la marcia in più necessaria ad affrontare la stagione fredda ormai alle porte.

Per ricominciare con energia, un aiuto dagli integratori alimentari

Il rientro in città spesso porta con sé un po’ di malumore, acuito anche dai fastidi legati al cambio di stagione, come i primi raffreddori. Semplici rimedi possono aiutare ad affrontare questo momento di passaggio e ad attenuare quel senso di stanchezza legato all’arrivo della stagione autunnale. Una delle prime difficoltà che a volte si presenta è l’alterazione del ritmo sonno-veglia. Perciò bisogna cercare di ripristinare l’equilibrio abituando l’organismo ad orari costanti.

Inoltre, un capitolo importante è sicuramente quello dell’alimentazione. Ritornare alla routine quotidiana significa anche archiviare gli eccessi e le sregolatezze dei mesi estivi recuperare un regime alimentare corretto e organizzato: ciò si traduce in cibi altamente nutritivi ed energetici.

Le principali proprietà di alcune vitamine e sali minerali1 che possono diventare un valido aiuto per il benessere dell’organismo durante i cambi stagionali. Per cominciare, le vitamine del complesso B, importanti per il metabolismo cellulare e per trasformare i macronutrienti in energia. In particolare, le vitamine B2 (detta anche Riboflavina) e B6 contribuiscono alla riduzione della stanchezza e del senso di affaticamento e sono utili per regolare la normale funzione psicologica. La vitamina B12 coadiuva la formazione dei globuli rossi e contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario.

Tra i minerali, assicurarsi il giusto apporto di ferro, prezioso per chi si sottopone a stress importanti, poiché salvaguarda la funzione cognitiva, riducendo gli stati di stanchezza; del potassio, un elemento importante che contribuisce al normale funzionamento del sistema nervoso e a mantenere equilibrata la pressione sanguigna; e del magnesio, una risorsa efficace nei periodi di tensione.

Per fare il carico di queste vitamine e minerali è necessario arricchire la propria dieta di frutta e verdura di stagione. Inoltre, lontano dai pasti, bere almeno 2 litri di acqua al giorno. Sono piccoli consigli per depurare e riequilibrare l’organismo, facilitando così il processo di espulsione delle tossine.

 

Anche l’utilizzo di integratori alimentari può essere utile per mantenere il benessere dell’organismo. A questo proposito, l’estratto di Echinacea, aiuta la funzionalità delle prime vie respiratorie e le naturali difese dell’organismo.

Per approfondimenti: si veda rettifica regolamento (UE) n. 432/2012 della Commissione.

Alopecia: dai semi di zucca un aiuto per la calvizie maschile

L’alopecia androgenetica o calvizie comune è un diradamento della capigliatura dovuto alla riduzione del fusto del capello. Nella razza bianca interessa circa il 60% degli uomini sotto i 30 anni e il 70% dopo questa età.

La calvizie comune è strettamente legata all’attività di un enzima (5alfa-reduttasi di tipo II) che trasforma il testosterone in un’altra sostanza (DHT) che a sua volta si lega a dei recettori specifici localizzati nel follicolo pilifero, determinandone la diminuzione e favorendo una iperproduzione di sebo. Conseguentemente si manifesta una riduzione della fase di crescita del capello (ANAGEN), dovuta ad un soffocamento indotto dal sebo in eccesso, ed il capello si presenta più sottile, deteriorato, senza possibilità di crescita, fino all’involuzione e alla caduta.

Quindi gli ormoni maschili, mentre da una parte fanno comparire barba e peli durante l’adolescenza, possono provocare anche l’inizio della caduta dei peli/capelli stessi in età più avanzata. I semi di zucca (“Cucurbita pepo L”) sono naturalmente ricchi di sostanze quali fitosteroli, fitoestrogeni, acidi grassi, polisaccaridi e flavonoidi, che si suppone abbiano un’attività anti-infiammatoria, antiossidante e regolatrice del metabolismo del colesterolo.

Un recente studio, pubblicato su Urologia Internationalis, ha valutato gli effetti dell’olio di semi di zucca sulla modulazione del metabolismo del testosterone e sulla riduzione degli effetti causati dalla sua trasformazione in DHT, come l’alopecia e l’ipertrofia prostatica.

In questo recente studio, ratti maschi adulti hanno assunto per 2 settimane consecutive un olio estratto da semi di zucca (2.5 ml/kg/giorno) oppure un placebo. Al termine della sperimentazione sono stati valutati il peso della prostata (determinante dell’ipertrofia prostatica) ed i livelli totali di proteine (poiché la sintesi proteica è un fattore dipendente dal testosterone. I ratti cui era stato somministrato olio di semi di zucca presentavano valori proteici e peso della prostata significativamente più bassi rispetto al gruppo di controllo. Questi risultati indicano che il trattamento con estratti di semi di zucca agisce positivamente nelle patologie testosterone dipendenti, perché è in grado di inibire l’azione dell’enzima “5alfa-reduttasi di tipo II”. E’ pertanto ipotizzabile che l’estratto di semi di zucca sia un inibitore degli effetti indotti dall’azione dell’ormone androgeno, tra cui la calvizie comune.

Anche se al momento non vi sono dati inerenti l’utilizzo dell’olio estratto da semi di zucca in soggetti umani, questo studio indica la possibilità di una nuova soluzione naturale a uno dei problemi più diffusi nella popolazione maschile nel mondo occidentale: la calvizie comune o alopecia.

A cura della prof. Alessandra Bordoni (Dietologa), e dr.a Marta Baldini (Esperta in nutrizione ed attività fisica )

Riferimenti Bibliografici Tsai YS, Tong YC, Cheng JT, Lee CH, Yang FS, Lee HY. Pumpkin seed oil and phytosterol-F can block testosterone/prazosin-induced prostate growth in rats. Urol Int. 2006;77:269-274.

Ruolo benefico degli omega-3 nello sviluppo cognitivo nel bambino e a sostegno nell’anziano

Gli acidi grassi Omega-3 (o PUFA n-3), insieme agli Omega-6, costituiscono una categoria di acidi grassi essenziali indispensabili per il corretto funzionamento dell’organismo. Numerosi e riconosciuti sono gli effetti benefici degli Omega-3 sul sistema cardiocircolatorio, ma non solo: gli acidi grassi Omega-3 svolgono anche un importante ruolo nel sistema nervoso.

Il cervello umano ha un elevato contenuto di acidi grassi, fondamentali per il suo normale sviluppo e il mantenimento delle sue funzioni. Gli acidi grassi polinsaturi Omega-3 sono importanti componenti delle membrane delle cellule nervose e partecipano ad alcune attività celebrali: ad esempio agiscono sulla fluidità delle membrane cellulari e regolano la produzione di neurotrasmettitori e neuropeptidi, sostanze che trasportano le informazioni tra le cellule del sistema nervoso. Sulla base di queste evidenze scientifiche l’utilizzo di integrazioni a base di Omega-3 è aumentato notevolmente negli ultimi anni al fine di migliorare lo sviluppo cognitivo del bambino e di contrastare, all’avanzare dell’età, lo sviluppo di alcune patologie degenerative del sistema nervoso, quali il Parkinson e l’ Alzheimer.

Se gli acidi grassi Omega-6 vengono assunti regolarmente nella quotidiana alimentazione, essendo contenuti negli olii vegetali di cui gli italiani fanno largo uso, lo stesso non si può invece dire degli acidi grassi Omega-3, assunti invece in quantità assai minori nella nostra dieta. Questi ultimi si trovano soprattutto nel pesce – principalmente salmone, acciughe, sardine, aringhe, sgombri, trota, pescespada, tonno, sogliola, platessa, merluzzo – nei crostacei, nel tofu, nelle mandorle e nelle noci, come anche in alcuni olii vegetali come l’olio di semi di lino, l’olio di nocciole e l’olio di colza. L’apporto nutrizionale di Omega-3 è però piuttosto scarso nella maggior parte dei paesi occidentali: da ciò deriva la raccomandazione a consumare pesce almeno due volte alla settimana e l’indicazione di una eventuale supplementazione con integratori, sia durante la gravidanza e l’allattamento, a sostegno dello sviluppo del sistema nervoso del bambino, sia nella popolazione anziana per favorire la prevenzione di patologie neurodegenerative.

Una recente revisione scientifica dei dati presenti in letteratura (Eilander et al,2007) ha analizzato gli effetti di una supplementazione per 19 settimane con 1.2 g/al giorno di acido docosaesaenoico (DHA), l’acido grasso polinsaturo della serie Omega-3 maggiormente presente nelle strutture nervose, o con 4.7 g/al giorno di acido linoleico (LA), un acido grasso polinsaturo della serie Omega-6, in donne nell’ultimo periodo di gravidanza e durante primi 3 mesi di allattamento. Gli effetti sono stati valutati nei bambini nati da queste donne rispetto ai figli delle donne del gruppo di controllo, che non avevano ricevuto supplementazioni. Gli elettroencefalogrammi effettuati da 2 giorni a 9 mesi dalla nascita non presentavano differenze tra i diversi gruppi. All’età di 4 anni, però, i figli delle donne che avevano ricevuto la supplementazione con Omega-3 manifestavano capacità cognitive significativamente maggiori ed un quoziente intellettivo superiore di 4 punti rispetto ai bambini figli delle donne del gruppo di controllo e di quelle che avevano assunto Omega-6. Questo studio suggerisce l’esistenza di effetti positivi sul bambino di un’integrazione materna con Omega-3 effettuata durante la gestazione e l’allattamento; tali effetti appaiano tardivamente, cioè quando le capacità cognitive sono più mature – intorno all’età di 4 anni o più – e i test psicometrici cognitivi hanno un più alto potere discriminante.

Un adeguato apporto giornaliero di Omega-3 può anche avere effetti importanti sul mantenimento delle normali funzioni cognitive e sulla prevenzione di patologie neurologiche degenerative nell’ anziano. Uno studio italiano (Panza et al, 2008), ha valutato la relazione tra apporto giornaliero di Omega-3 e declino delle capacità cognitive con l’avanzare dell’età. 5632 soggetti, maschi e femmine, di età compresa tra i 65 e 84 anni, sono stati suddivisi per classi di età. All’inizio dello studio e dopo un anno sono state valutate nei diversi soggetti l’introduzione dietetica di Omega-3, mediante un questionario nutrizionale, e alcune capacità cognitive: memoria, orientamento spazio temporale, attenzione, fluidità di parola e velocità di elaborazione cognitiva. Gli anziani a maggiore introduzione dietetica di Omega-3 hanno evidenziato un più lento declino di specifiche capacità cognitive: sembrerebbe perciò evidente l’associazione tra alti valori di introduzione di Omega-3 e mantenimento di livelli significativamente più elevati dello stato cognitivo.

A cura della prof. Alessandra Bordoni (Dietologa), e dr.a Marta Baldini (Esperta in nutrizione ed attività fisica )

Riferimenti Bibliografici Eilander, A., D. C. Hundscheid, et al. (2007). “Effects of n-3 long chain polyunsaturated fatty acid supplementation on visual and cognitive development throughout childhood: a review of human studies.” Prostaglandins Leukot Essent Fatty Acids 76(4): 189-203. Panza, F., C. Capurso, et al. (2008). “S-adenosylhomocysteine and polyunsaturated fatty acid metabolism in predementia syndromes and Alzheimer’s disease.” Neurobiol Aging 29(3): 478-80.

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