Miscellanea

Cosa sono le RDA e i LARN?
I LARN (Livelli di Assunzione Raccomandati di Nutrienti) a livello nazionale e le RDA (Recommended Dietary Allowance) a livello internazionale, sono raccomandazioni nutrizionali che mirano a proteggere la popolazione dal rischio di carenza, fornendo indicazioni utili per valutare l’adeguatezza della dieta media.

Dove trovo in vendita gli integratori alimentari?
Gli integratori, essendo alimenti, si commercializzano in tutti i canali che possono vendere prodotti alimentari (ad esempio in farmacia, nelle erboristerie, nei supermercati …).

Quando e come si utilizza un integratore alimentare?

Quando è opportuno usare gli integratori?
L’integratore alimentare è un alimento destinato ad integrare la comune dieta al fine di mantenere un buono stato di salute dell’organismo. E’ necessario sottolineare che il ricorso ad integratori però non deve essere mai inteso come sostituto di una dieta corretta né compensazione di uno scorretto stile di vita (sedentarietà, fumo, alcool…); infatti per stare bene è indispensabile cambiare innanzitutto i comportamenti che non sono adeguati, alimentazione inclusa se necessario. Tuttavia vi sono situazioni o momenti della vita di ognuno di noi in cui l’apporto di alcuni micronutrienti può essere non adeguato al fabbisogno- ad esempio gravidanza, menopausa, terza età: in questo caso gli integratori alimentari possono rappresentare un valido aiuto per il mantenimento del benessere.

Si possono usare gli integratori durante la gravidanza e l’allattamento?
Durante la gravidanza ci possono essere situazioni in cui l’apporto di alcuni micronutrienti può essere non adeguato al fabbisogno: in questi casi, su consiglio del medico, possono intervenire gli integratori alimentari. Un’integrazione vitaminica o minerale può essere indicata nel caso di donne fumatrici o alcoliste, donne vegetariane o non vegetariane con dieta sbilanciata, o in caso di gravidanze gemellari. Il medico, in base alla documentazione scientifica disponibile per ciascun componente, potrà valutare la situazione nel suo complesso e l’opportunità di una integrazione. Anche il consumo di integratori a base di piante o contenenti principi attivi vegetali va sempre concordato con il medico, poiché ingredienti a base vegetale possono essere controindicati in gravidanza ed allattamento. E’ necessario ribadire comunque che è molto importante che la mamma in attesa mangi nel miglior modo possibile attraverso un’attenta scelta degli alimenti che compongono la sua dieta giornaliera. Durante la gravidanza il fabbisogno calorico aumenta di circa 300-400 kcal, mentre durante l’allattamento l’aumentato fabbisogno è di ca 500 kcal al giorno; per raggiungere la quota calorica necessaria, è di norma sufficiente aumentare la quantità di alimenti consumati quotidianamente.

Sono utili gli integratori alimentari per i capelli?
Gli integratori alimentari a base di vitamine, minerali e acidi grassi sono utili a dare forza e stimolare la ricrescita dei capelli; in particolare quelli a base di ferro e magnesio accelerano il processo di rinvigorimento, i polivitaminici stimolano la ricrescita. Va comunque ricordato che l’alimentazione gioca un ruolo importantissimo nella salute dei capelli. A dare energia e volume alla capigliatura concorrono in primo luogo gli aminoacidi, in particolare la cistina, la cisteina e la metionina, che partecipano alla sintesi della cheratina, che dà corpo al fusto. Queste sostanze si trovano nelle proteine animali della carne e del pesce. Altro elemento importante è l’acido pantotenico (vitamina B5) che si trova nel tuorlo d’uovo, nella carne, nei cereali e nei legumi ed è una delle sostanze che facilitano la scomposizione delle proteine in aminoacidi. Utilissima per dare volume ai capelli anche la vitamina A, che attiva i processi di rigenerazione cutanea: per assumere la giusta dose è indispensabile consumare frutta e verdura. Ulteriori sostanze fondamentali per la salute della capigliatura sono gli acidi grassi omega 3, le cui fonti sono il pesce, i cereali, le noci e i legumi, e il ferro, che svolge un ruolo chiave nei processi di ricrescita del capello perché trasporta alle cellule l’ossigeno necessario, presente nelle verdure e nei legumi.

Gli integratori alimentari aiutano ad abbronzarsi meglio?
La luce del sole, si sa, ha molteplici benefici sull’organismo umano. E’ però necessario esporsi al sole seguendo alcune cautele e gradualmente. Il primo passo naturalmente è proteggere la pelle con un solare adeguato per capacità schermante, il cosiddetto “FP”, fattore di protezione o “Ip” indice di protezione. Il fattore di protezione solare è poi espresso in livelli: basso (numeri 6,8,10), alto (da 15 a 25), molto alto (50+). Per aiutare la pelle ad abituarsi al sole è consigliabile anche l’assunzione di integratori a base di vitamine, betacarotene ed estratti vegetali che non sostituiscono il solare, ma rinforzano le difese cutanee nei confronti del fotoinvecchiamento, preservando la cute da eritemi, macchie scure, rughe. E’ utile l’assunzione almeno un mese prima delle vacanze e per tutta la durata dell’esposizione.

Gli integratori alimentari servono a perdere peso?
E’ necessario innanzitutto fare chiarezza e distinguere tra integratori alimentari coadiuvanti di diete ipocaloriche e prodotti dietetici destinati a diete ipocaloriche per la riduzione del peso, come ad esempio i sostituti del pasto e i sostituti dell’intera razione alimentare giornaliera, disciplinati dal decreto del 17 ottobre 1998, n. 519. Per ottenere i risultati desiderati – ovvero la perdita di peso – l’eventuale uso di integratori alimentari coadiuvanti di diete ipocaloriche deve accompagnarsi ad un idoneo regime dietetico ipocalorico e ad un maggior livello di attività fisica, rimuovendo comportamenti troppo sedentari. L’impiego di un integratore finalizzato al controllo o alla riduzione del peso corporeo può produrre effetti nella direzione voluta solo nell’ambito di un regime dietetico che, per essere ipocalorico, comporta necessariamente una restrizione dell’introito energetico.

La Grindelia, un’utile risorsa naturale per la tosse

La Grindelia, originaria delle regioni paludose della California e del nord del Messico, è una specie rustica appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Questa pianta erbacea tende a lignificare alla base assumendo l’aspetto di un cespuglio; i suoi fusti sono ramosi e le foglie allungate a margine seghettato. La secrezione resinosa avvolge e ricopre tutte le parti aeree delle piante di Grindelia e il fiore di color giallo acceso, detto capolino.

La Grindelia veniva tradizionalmente usata dagli Indiani d’America per le sue funzioni sedative della tosse ed, inoltre, anche per trattare alcune affezioni cutanee come irritazioni e scottature. Grazie alle attività antispasmodiche, espettoranti, antiflogistiche ed antibatteriche di questa pianta, oggi i suoi estratti sono un efficace alleato in caso di tosse, bronchite, catarro, spasmi della muscolatura bronchiale e pertosse.

La Grindelia contiene due tra i flavonoli più noti, la quercitina e il kempferolo, composti particolarmente interessanti per quanto riguarda i loro effetti sulla salute umana. Nello specifico, queste sostanze sono in grado di inibire un enzima rilasciato durante il processo infiammatorio, la cosiddetta “l’elastasi leucocitaria”, che può danneggiare l’epitelio respiratorio se prodotta in maniera sregolata dall’organismo, come avviene in caso di stati infiammatori dell’apparato respiratorio (Melzig, 20011; Gehrmann, 20022, Pettersen, 20023). L’estratto di Grindelia può essere un’utile risorsa che la natura mette a disposizione per aiutare a combattere gli stati di raffreddamento e tosse che ancora affliggono tante persone durante la stagione primaverile.

Contenuti scientifici tratti dal Dossier sugli integratori a base di piante a cura della dr.ssa Vitalia Murgia e scaricabile da questo sito.

 


1 Melzig MF, Löser B. Ciesielski S. 2001. Inhibition of neutrophil elastase activity by phenolic compounds from plants. Pharmazie. 2001 Dec;56(12):967-70.
2 Gehrmann B, Melzig MF. 2002. Re-evaluation studies on Grindelia robusta Nutt. Revista de Fitoterapia 2, Suppl.1 91
3 Pettersen CA, Adler KB. 2002. Airways Inflammation and COPD: Epithelial-Neutrophil Interactions. Chest, 121; 142-150.

Un aiuto naturale contro i disturbi da raffreddamento

Durante la stagione invernale molte persone sono soggette ai cosiddetti disturbi da raffreddamento, che si manifestano in genere con una serie di sintomi quali mal di gola, infiammazione a carico dei bronchi con  tosse secca e talvolta con espettorato, malessere generale, Raffreddore e talvolta anche febbre. Questi disturbi sono particolarmente frequenti nei soggetti a maggiore rischio di Depressione immunitaria – ad esempio i bambini, gli anziani e i diabetici. Infatti è noto che il sistema immunitario è importantissimo per proteggere l’organismo dalle infezioni, sia virali sia batteriche, e quindi ogni suo deficit facilita l’insorgenza delle malattie infettive.

Un principio attivo naturale assai utile in questo periodo per incrementare le difese immunitarie dell’organismo è l’Echinacea, che ha una buona azione immunostimolante confermata da prove sperimentali.

Numerosi studi clinici infatti hanno valutato l’efficacia dell’echinacea, in particolare nei disturbi infettivi di origine sia batterica sia virale. Lavori di metanalisi indicano che sono stati arruolati nei vari studi clinici finora effettuati circa 5000 soggetti, sia in età adulta sia in età pediatrica, con risultati clinici decisamente confortanti per quanto riguarda il miglioramento di persone affette da disturbi infiammatori delle prime vie aeree. E’ stato  anche osservato che tali risultati consentono di ridurre in modo consistente le recidive.

Per contrastare i disturbi da raffreddamento delle prime vie aeree, può essere utile seguire il suddetto schema di assunzione: un primo ciclo di 30 giorni, seguito da un periodo di intervallo di 15 giorni, ripetendo poi altri due cicli intervallati da una sospensione di 15 giorni. Questo schema può essere iniziato in autunno e consente di ridurre significativamente l’incidenza delle malattie da raffreddamento tipiche della stagione fredda. Può essere usato in gravidanza e nel bambino a partire dai 12 mesi di età.

Se, nonostante le precauzioni, insorgono i sintomi da raffreddamento – mal di gola, infiammazione a carico dei bronchi con  tosse secca e talvolta con espettorato, malessere generale, Raffreddore e talvolta anche febbre – un valido aiuto usato da tempo immemorabile per la sua efficacia, dimostrata in tempi recenti da sempre più numerosi studi scientifici, è la Propoli.

Essa è un prodotto apistico, che assicura la disinfestazione dell’alveare e quindi protegge la salute delle colonie delle api. Essa ha dimostrato di possedere interessanti azioni benefiche, tra cui:

–      azione antibatterica: è uno dei migliori antibatterici naturali, la cui attività è di tipo sia batteriostatico sia battericida. Questa attività è legata sia ad un’azione diretta della propoli sui germi sia allo stimolo che esso esercita sulle capacità di difesa dell’organismo. Studi recenti hanno anche dimostrato che un estratto secco di propoli riduce del 40% la capacità dello Staphylococcus aureus di aderire alle cellule ospiti. Questo meccanismo d’azione concorre a spiegare l’attività antibatterica della propoli. Può anche essere utilizzata assieme agli antibiotici; lo scopo di questo abbinamento è soprattutto quello di combattere la riduzione delle difese immunitarie causata dagli antibiotici, che è molto spesso la causa delle recidive.

–      azione antivirale: alcuni studi indicano che la propoli ha una valida azione su molti ceppi di virus, soprattutto quelli responsabili dell’influenza, del Raffreddore e dell’herpes. Per ottenere la massima efficacia la propoli va data il più precocemente possibile, quindi ai primi segni del disturbo,  proseguendo per un periodo non inferiore ai 15 giorni.

–      Azione anti-infiammatoria: ulteriori studi evidenzierebbero nella propoli anche un’azione anti-infiammatoria, antiossidante e antiradicalica.

La propoli non va usata in gravidanza e durante l’allattamento, ma può invece essere usata con sicurezza nel bambino anche in tenera età.

Inverno: proteggere ossa e articolazioni

L’arrivo dei primi freddi porta ogni anno un bagaglio di malesseri, tra i quali particolarmente fastidiosi sono quelli legati a ossa e articolazioni. La diminuzione della temperatura in autunno ha effetto sia sulla struttura interna delle articolazioni (osso e cartilagine) sia sulle strutture esterne che le circondano, come tendini e guaine.

Sono proprio queste a soffrire maggiormente del calo termico, provocando fastidio soprattutto all’inizio del movimento “a freddo” e determinando un rallentamento dell’attività motoria. Questo problema è evidente in misura maggiore negli anziani, nei quali lo stato di salute osteoarticolare è magari già compromesso. Questa condizione può essere contrastata con molte armi, che vanno dai rimedi più semplici, come ad esempio fare un bagno o una doccia molto calda al mattino per “sciogliere” i muscoli, all’assunzione di integratori specifici o, nei casi necessari e con la prescrizione del medico, terapie mirate.

E’ consigliabile comunque essere sempre ben protetti con indumenti caldi che evitino, durante il giorno, il raffreddamento degli arti, del collo e della zona lombare. Sicuramente uno dei consigli più importanti è quello di mantenersi in movimento il più possibile.

ARTIGLIO DEL DIAVOLO (Harpagophytum procumbens)

L’Artiglio del diavolo o Arpagofito (Harpagophytum procumbens) è una pianta rampicante della famiglia delle Pedaliacee, originaria dell’Africa meridionale, in particolare Sud Africa, Namibia e Botswana, dove cresce sui suoli ricchi di ossido di ferro delle savane semidesertiche.

Il curioso nome deriva dalle quattro appendici che caratterizzano i suoi frutti ovoidali, dotate all’estremità di uncini che, penetrando nel corpo o nelle zampe di animali e uomini, provocano profonde e dolorose ferite. L’artiglio del diavolo è ricco di sostanze denominate “iridoidi”, il cui costituente maggioritario è l’arpagoside, il più importante principio attivo contenuto nella pianta. Dalla notte dei tempi in uso nelle pratiche di cura di Boscimani, Ottentotti e Bantù, l’artiglio del diavolo è giunto in Europa all’inizio del secolo ed è stato ampiamente studiato per le sue proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche.

Le ricerche cliniche e sperimentali evidenziano che tale azione è dovuta alla capacità di questo estratto di ridurre la sintesi di alcuni enzimi che favoriscono la produzione di sostanze, da parte dell’organismo, capaci di favorire l’infiammazione.

A questo vegetale vengono attribuite anche proprietà digestive, quando utilizzato come infuso, grazie ai principi amari capaci di stimolare i succhi gastrici e della bile. Tale caratteristica però rende i prodotti a base di artiglio del diavolo controindicati in caso di Gastrite o ulcere gastriche o duodenali. Non è consigliabile nel bambino al di sotto dei 12 anni, in gravidanza e durante l’allattamento.

BOSWELLIA (Boswellia serrata)

Già raccomandata nel X secolo per combattere dissenteria e stati febbrili, durante le pestilenze veniva anche fatta infondere nel vino e utilizzata come disinfettante; l’uso però che forse più ci è noto è tuttavia quello cerimoniale. Stiamo parlando della Boswellia, pianta originaria delle regioni subtropicali dell’Africa e dell’Arabia saudita, nonché dell’India e del Pakistan, dalla cui corteccia si estrae una resina conosciutissima come “incenso”, perché utilizzato da sempre in numerose cerimonie religiose antiche e moderne, dalla Persia, alla Babilonia ed Assiria fino ai giorni nostri.

La ricerca scientifica negli ultimi anni ha studiato largamente questa pianta, riconoscendole proprietà antinfiammatorie.

Nella resina della Boswellia sono presenti una serie di sostanze chiamate acidi boswellici, che esercitano un’inibizione selettiva su un enzima capace di stimolare la produzione di sostanze che facilitano i processi infiammatori, con conseguente riduzione dei loro livelli nel sangue.

Inoltre questa pianta è anche in grado di inibire le elastasi, enzimi che attaccano e distruggono il tessuto elastico delle articolazioni dove è presente un fatto infiammatorio, causando quindi un progressivo danno alle strutture articolari, che si manifesta con i sintomi tipici come dolore, gonfiore e limitata funzionalità delle articolazioni colpite.

Sono stati fatti alcuni studi clinici per valutare gli effetti benefici della Boswellia in persone con osteoartrite: i risultati finali evidenziavano un netto miglioramento dei sintomi dolorosi, con un significativo progresso anche dei risultati dei test specifici. Non ci sono dati sul suo uso in gravidanza e durante l’allattamento.

Integratori coadiuvanti e diete ipocaloriche

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  1. Domanda 1 di 10
    1. Domanda

    Per poter ottenere dei buoni risultati l’utilizzo di un integratore coadiuvante  nella dieta per il controllo del peso corporeo deve sempre essere associato a:

    Esatto

    Nessun integratore coadiuvante la dieta per il controllo del peso corporeo avrà gli effetti sperati se contemporaneamente non si segue una dieta ipocalorica, possibilmente associata ad un aumento del dispendio energetico legato ad una maggiore attività fisica. Anche in questo caso, infatti, l’integratore non sostituisce un regime alimentare corretto, ma lo coadiuva.

    Sbagliato

    Nessun integratore coadiuvante la dieta per il controllo del peso corporeo avrà gli effetti sperati se contemporaneamente non si segue una dieta ipocalorica, possibilmente associata ad un aumento del dispendio energetico legato ad una maggiore attività fisica. Anche in questo caso, infatti, l’integratore non sostituisce un regime alimentare corretto, ma lo coadiuva.

  2. Domanda 2 di 10
    2. Domanda

    In nutrizione, per “corretta perdita di peso” si intende:

    Esatto

    Anche se genericamente si parla di “perdita di peso”, in realtà quello che è auspicabile è una diminuzione del contenuto di massa adiposa dell’organismo. Il calo di peso che vediamo sulla bilancia può, in realtà, essere dovuto anche ad una momentanea perdita di liquidi o ad una riduzione della massa muscolare (massa magra), ma questo non corrisponde ad un corretto calo di peso.

    Sbagliato

    Anche se genericamente si parla di “perdita di peso”, in realtà quello che è auspicabile è una diminuzione del contenuto di massa adiposa dell’organismo. Il calo di peso che vediamo sulla bilancia può, in realtà, essere dovuto anche ad una momentanea perdita di liquidi o ad una riduzione della massa muscolare (massa magra), ma questo non corrisponde ad un corretto calo di peso.

  3. Domanda 3 di 10
    3. Domanda

    I prodotti definiti come integratori coadiuvanti la dieta per il controllo del peso corporeo sono i cosiddetti pasti sostitutivi

    Esatto

    I sostituti del pasto e i sostituti dell’intera razione alimentare giornaliera non sono integratori alimentari: essi rientrano nella categoria dei “prodotti dietetici”, ovvero prodotti destinati ad un’alimentazione particolare e che rispondono ad esigenze nutrizionali o condizioni fisiologiche particolari (sono anche disciplinati in modo specifico dal decreto del 17 ottobre 1998, n. 519. Gli integratori alimentari coadiuvanti di diete ipocaloriche invece hanno la finalità di aiuto e il loro uso deve accompagnarsi ad un idoneo regime dietetico ipocalorico e ad un maggior livello di attività fisica.

    Sbagliato

    I sostituti del pasto e i sostituti dell’intera razione alimentare giornaliera non sono integratori alimentari: essi rientrano nella categoria dei “prodotti dietetici”, ovvero prodotti destinati ad un’alimentazione particolare e che rispondono ad esigenze nutrizionali o condizioni fisiologiche particolari (sono anche disciplinati in modo specifico dal decreto del 17 ottobre 1998, n. 519. Gli integratori alimentari coadiuvanti di diete ipocaloriche invece hanno la finalità di aiuto e il loro uso deve accompagnarsi ad un idoneo regime dietetico ipocalorico e ad un maggior livello di attività fisica.

  4. Domanda 4 di 10
    4. Domanda

    I prodotti sostitutivi di un pasto possono essere utili nell’ambito di una dieta ipocalorica perché:

    Esatto

    Il vero vantaggio dei prodotti sostitutivi di un pasto, al di là della praticità, sta principalmente nel fatto di fornire un buon apporto di micronutrienti associato ad una bassa densità energetica (basso apporto calorico)

    Sbagliato

    Il vero vantaggio dei prodotti sostitutivi di un pasto, al di là della praticità, sta principalmente nel fatto di fornire un buon apporto di micronutrienti associato ad una bassa densità energetica (basso apporto calorico)

  5. Domanda 5 di 10
    5. Domanda

    L’acquisto tramite internet di integratori coadiuvanti la dieta per il controllo del peso è sicuro?

    Esatto

    Acquistare integratori tramite internet può essere pericoloso perché è stato dimostrato che oltre il 50% dei prodotti venduti on line è contraffatto; quindi è frequente trovare prodotti con principi attivi diversi o addirittura mancanti rispetto a quanto dichiarato, non notificati al Ministero della Salute e quindi non controllati. A causa dei prodotti importanti clandestinamente, spesso il consumatore non è in grado di capire cosa è contenuto in quello che si sta comprando. La principale raccomandazione è di rivolgersi a distributori autorizzati – farmacie e altri canali distributivi – che offrono evidenti garanzie sull’origine dei prodotti.

    Sbagliato

    Acquistare integratori tramite internet può essere pericoloso perché è stato dimostrato che oltre il 50% dei prodotti venduti on line è contraffatto; quindi è frequente trovare prodotti con principi attivi diversi o addirittura mancanti rispetto a quanto dichiarato, non notificati al Ministero della Salute e quindi non controllati. A causa dei prodotti importanti clandestinamente, spesso il consumatore non è in grado di capire cosa è contenuto in quello che si sta comprando. La principale raccomandazione è di rivolgersi a distributori autorizzati – farmacie e altri canali distributivi – che offrono evidenti garanzie sull’origine dei prodotti.

  6. Domanda 6 di 10
    6. Domanda

    In tutti gli integratori coadiuvanti la dieta per il controllo del peso sono presenti dei componenti ad azione diuretica

    Esatto

    Solo alcuni integratori alimentari coadiuvanti una dieta ipocalorica contengono diuretici, cioè aumentano la diuresi favorendo lo smaltimento dei liquidi in eccesso, che possono causare sintomi quali gonfiore, e/o pesantezza agli arti. Peraltro, questi componenti aumentano l’eliminazione di acqua con l’urina, e quindi non hanno alcun effetto sulla riduzione del tessuto adiposo.

    Sbagliato

    Solo alcuni integratori alimentari coadiuvanti una dieta ipocalorica contengono diuretici, cioè aumentano la diuresi favorendo lo smaltimento dei liquidi in eccesso, che possono causare sintomi quali gonfiore, e/o pesantezza agli arti. Peraltro, questi componenti aumentano l’eliminazione di acqua con l’urina, e quindi non hanno alcun effetto sulla riduzione del tessuto adiposo.

  7. Domanda 7 di 10
    7. Domanda

    Gli integratori che contengono fibra insolubile devono essere assunti:

    Esatto

    Le fibre insolubili, una volta giunte nello stomaco insieme all’acqua, si gonfiano e determinano una sensazione di riempimento dovuta alla dilatazione delle pareti dello stomaco stesso. Questo comporta una diminuzione della sensazione di fame, e quindi una probabile minore introduzione di cibi al pasto. Per questo è meglio assumere i prodotti che contengono fibre insolubili subito prima dei pasti, accompagnati da molta acqua.

    Sbagliato

    Le fibre insolubili, una volta giunte nello stomaco insieme all’acqua, si gonfiano e determinano una sensazione di riempimento dovuta alla dilatazione delle pareti dello stomaco stesso. Questo comporta una diminuzione della sensazione di fame, e quindi una probabile minore introduzione di cibi al pasto. Per questo è meglio assumere i prodotti che contengono fibre insolubili subito prima dei pasti, accompagnati da molta acqua.

  8. Domanda 8 di 10
    8. Domanda

    Negli integratori coadiuvanti la dieta per il controllo del peso corporeo è vietata la presenza di caffeina

    Esatto

    In alcuni integratori coadiuvanti di diete per il controllo del peso è presente caffeina, anche se a volte essa non è indicata direttamente ma come principio erboristico che la contiene (es: guaranà, erba matè etc)

    Sbagliato

    In alcuni integratori coadiuvanti di diete per il controllo del peso è presente caffeina, anche se a volte essa non è indicata direttamente ma come principio erboristico che la contiene (es: guaranà, erba matè etc)

  9. Domanda 9 di 10
    9. Domanda

    L’utilizzo degli integratori coadiuvanti la dieta per il controllo del peso corporeo può essere utile:

    Esatto

    Come intuibile dal loro nome, gli integratori coadiuvanti la dieta per il controllo del peso corporeo vanno assunti nell’ambito di un regime ipocalorico. Essi non rappresentano una scusa per iperalimentarsi, né hanno utilità se non sono assunti regolarmente e secondo la posologia indicata.

    Sbagliato

    Come intuibile dal loro nome, gli integratori coadiuvanti la dieta per il controllo del peso corporeo vanno assunti nell’ambito di un regime ipocalorico. Essi non rappresentano una scusa per iperalimentarsi, né hanno utilità se non sono assunti regolarmente e secondo la posologia indicata.

  10. Domanda 10 di 10
    10. Domanda

    E’ consigliabile che gli integratori coadiuvanti la dieta per il controllo del peso corporeo vengano indicati da personale sanitario perché:

    Esatto

    Gli integratori per il controllo del peso corporeo non sono farmaci bensì alimenti; sono prodotti sicuri assunti alle dosi indicate. Poiché, però, la loro efficacia è legata a modifiche opportune dell’alimentazione e dello stile di vita, e dal momento che esiste una vasta gamma di prodotti, un professionista dell’ambito sanitario è in grado di fornire i consigli più opportuni affinché l’utilizzo di tali prodotti porti al conseguimento del risultato auspicato

    Sbagliato

    Gli integratori per il controllo del peso corporeo non sono farmaci bensì alimenti; sono prodotti sicuri assunti alle dosi indicate. Poiché, però, la loro efficacia è legata a modifiche opportune dell’alimentazione e dello stile di vita, e dal momento che esiste una vasta gamma di prodotti, un professionista dell’ambito sanitario è in grado di fornire i consigli più opportuni affinché l’utilizzo di tali prodotti porti al conseguimento del risultato auspicato

Il “vero o falso?” sugli antiossidanti

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  1. Domanda 1 di 10
    1. Domanda

    Le specie radicaliche dell’ossigeno ed altri radicali liberi sono

    Esatto

    Le specie radicaliche dell’ossigeno, così come altre forme di radicali liberi si formano normalmente nell’organismo come prodotti secondari della respirazione cellulare e di altri metabolismi. Normalmente vengono eliminate dall’organismo, perché in caso contrario potrebbero causare danni, legati alla loro alta tendenza a reagire con altre molecole. Infatti i radicali liberi, avendo un elettrone spaiato, tendono a rubare un elettrone ad altre molecole dell’organismo radicalizzandole.

    Sbagliato

    Le specie radicaliche dell’ossigeno, così come altre forme di radicali liberi si formano normalmente nell’organismo come prodotti secondari della respirazione cellulare e di altri metabolismi. Normalmente vengono eliminate dall’organismo, perché in caso contrario potrebbero causare danni, legati alla loro alta tendenza a reagire con altre molecole. Infatti i radicali liberi, avendo un elettrone spaiato, tendono a rubare un elettrone ad altre molecole dell’organismo radicalizzandole.

  2. Domanda 2 di 10
    2. Domanda

    Nel nostro organismo i radicali liberi possono danneggiare

    Esatto

    Tutte le molecole del nostro organismo possono essere danneggiate dai radicali liberi, anche il nostro DNA. In alcuni casi le molecole danneggiate perdono la loro funzione, in altri casi divengono composti potenzialmente tossici

    Sbagliato

    Tutte le molecole del nostro organismo possono essere danneggiate dai radicali liberi, anche il nostro DNA. In alcuni casi le molecole danneggiate perdono la loro funzione, in altri casi divengono composti potenzialmente tossici

  3. Domanda 3 di 10
    3. Domanda

    Lo stress ossidativo è

    Esatto

    In alcune condizioni, l’organismo non è in grado di eliminare tutti i radicali liberi che si producono: questo può avvenire quando la produzione di radicali aumenta, quando sono diminuite le nostre difese antiossidanti, o quando si associano entrambe le condizioni

    Sbagliato

    In alcune condizioni, l’organismo non è in grado di eliminare tutti i radicali liberi che si producono: questo può avvenire quando la produzione di radicali aumenta, quando sono diminuite le nostre difese antiossidanti, o quando si associano entrambe le condizioni

  4. Domanda 4 di 10
    4. Domanda

    Un aumento di produzione di radicali liberi

    Esatto

    L’entità di produzione di radicali liberi è legata allo stile di vita, e aumenta in alcune situazioni (fumo, esposizione al sole, abitudini alimentari scorrette, attività fisica intensa, ambienti inquinati, ecc). Pertanto si può modulare mantenendo uno stile di vita sano

    Sbagliato

    L’entità di produzione di radicali liberi è legata allo stile di vita, e aumenta in alcune situazioni (fumo, esposizione al sole, abitudini alimentari scorrette, attività fisica intensa, ambienti inquinati, ecc). Pertanto si può modulare mantenendo uno stile di vita sano

  5. Domanda 5 di 10
    5. Domanda

    Le difese antiossidanti

    Esatto

    Le difese antiossidanti sono di due tipi: endogene, ossia sintetizzate dal nostro organismo, ed esogene, che devono essere introdotte dall’esterno con l’alimentazione

    Sbagliato

    Le difese antiossidanti sono di due tipi: endogene, ossia sintetizzate dal nostro organismo, ed esogene, che devono essere introdotte dall’esterno con l’alimentazione

  6. Domanda 6 di 10
    6. Domanda

    Gli antiossidanti

    Esatto

    Gli antiossidanti sono per la quasi totalità molecole di origine vegetale, che vengono sintetizzate dalle piante come sistema di difesa dagli agenti nocivi. Pertanto gli alimenti vegetali sono la principale fonte di antiossidanti

    Sbagliato

    Gli antiossidanti sono per la quasi totalità molecole di origine vegetale, che vengono sintetizzate dalle piante come sistema di difesa dagli agenti nocivi. Pertanto gli alimenti vegetali sono la principale fonte di antiossidanti

  7. Domanda 7 di 10
    7. Domanda

    Alcune vitamine e minerali hanno funzione antiossidante

    Esatto

    Alcune vitamine (in particolare la C, la E e la A) ed alcuni minerali (principalmente selenio, rame e zinco) fanno parte delle difese antiossidanti dell’organismo. Sono anch’essi antiossidanti esogeni, poiché non possiamo sintetizzarli e dobbiamo introdurli con la dieta

    Sbagliato

    Alcune vitamine (in particolare la C, la E e la A) ed alcuni minerali (principalmente selenio, rame e zinco) fanno parte delle difese antiossidanti dell’organismo. Sono anch’essi antiossidanti esogeni, poiché non possiamo sintetizzarli e dobbiamo introdurli con la dieta

  8. Domanda 8 di 10
    8. Domanda

    Tutti gli antiossidanti hanno la stessa potenza e capacità di difesa

    Esatto

    E’ noto che la capacità di protezione all’interno del nostro organismo non è la stessa per tutti gli antiossidanti. Rimane ancora da definire quali siano i più potenti, anche perché questo dipende anche dal tipo di danno su cui si vuole misurare la protezione. E’ certo, però, che gli antiossidanti agiscono in modo sinergico, aiutandosi tra loro nella loro azione, e che per poter avere un’azione protettiva occorre assumere una buona quantità di antiossidanti

    Sbagliato

    E’ noto che la capacità di protezione all’interno del nostro organismo non è la stessa per tutti gli antiossidanti. Rimane ancora da definire quali siano i più potenti, anche perché questo dipende anche dal tipo di danno su cui si vuole misurare la protezione. E’ certo, però, che gli antiossidanti agiscono in modo sinergico, aiutandosi tra loro nella loro azione, e che per poter avere un’azione protettiva occorre assumere una buona quantità di antiossidanti

  9. Domanda 9 di 10
    9. Domanda

    La quantità di antiossidanti che introduciamo dipende

    Esatto

    Sicuramente la composizione della nostra dieta è fondamentale per avere una buona introduzione di antiossidanti. Chi consuma grosse quantità di alimenti di origine vegetale (frutta e verdura in primis, ma anche alimenti a base di cereali) introduce una maggiore quantità di antiossidanti. Importanti in questo senso sono anche i derivati di prodotti vegetali quali l’olio, il tè, il caffè o il vino (da consumare comunque con moderazione). Occorre considerare che, per i vegetali, il contenuto di antiossidanti dipende dal grado di maturazione: nel frutto colto immaturo, la quantità di antiossidanti è più bassa. Importante è anche il tipo di trasformazione, dal momento che molte delle molecole antiossidanti sono termolabili, ossia vengono parzialmente distrutte dal calore. Molte sono anche instabili all’aria, per cui il contenuto di antiossidanti di un alimento può diminuire durante la conservazione

    Sbagliato

    Sicuramente la composizione della nostra dieta è fondamentale per avere una buona introduzione di antiossidanti. Chi consuma grosse quantità di alimenti di origine vegetale (frutta e verdura in primis, ma anche alimenti a base di cereali) introduce una maggiore quantità di antiossidanti. Importanti in questo senso sono anche i derivati di prodotti vegetali quali l’olio, il tè, il caffè o il vino (da consumare comunque con moderazione). Occorre considerare che, per i vegetali, il contenuto di antiossidanti dipende dal grado di maturazione: nel frutto colto immaturo, la quantità di antiossidanti è più bassa. Importante è anche il tipo di trasformazione, dal momento che molte delle molecole antiossidanti sono termolabili, ossia vengono parzialmente distrutte dal calore. Molte sono anche instabili all’aria, per cui il contenuto di antiossidanti di un alimento può diminuire durante la conservazione

  10. Domanda 10 di 10
    10. Domanda

    Gli integratori possono contribuire a soddisfare la nostra necessità di antiossidanti

    Esatto

    Esistono in commercio diversi tipi di integratori alimentari che contengono antiossidanti, e si differenziano sia per il tipo di antiossidanti presenti che per la loro quantità. Sono molecole estratte da comuni alimenti, e quindi la loro funzione è assimilabile a quella che essi hanno quando le introduciamo legate all’alimento di origine. La differenza è spesso a livello di concentrazione, dal momento che gli integratori sono “fonti concentrate”. Pertanto, anche nel caso degli antiossidanti gli integratori sono utili per “integrare l’alimentazione in caso di carenza o di aumentata necessità (ad esempio se il proprio stile di vita è a rischio di iperproduzione di radicali liberi)”. Rimane però importante cercare di mantenere uno stile di vita sano ed un’alimentazione corretta

    Sbagliato

    Esistono in commercio diversi tipi di integratori alimentari che contengono antiossidanti, e si differenziano sia per il tipo di antiossidanti presenti che per la loro quantità. Sono molecole estratte da comuni alimenti, e quindi la loro funzione è assimilabile a quella che essi hanno quando le introduciamo legate all’alimento di origine. La differenza è spesso a livello di concentrazione, dal momento che gli integratori sono “fonti concentrate”. Pertanto, anche nel caso degli antiossidanti gli integratori sono utili per “integrare l’alimentazione in caso di carenza o di aumentata necessità (ad esempio se il proprio stile di vita è a rischio di iperproduzione di radicali liberi)”. Rimane però importante cercare di mantenere uno stile di vita sano ed un’alimentazione corretta

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