Il selenio è un elemento essenziale per la salute perché protegge l’integrità delle membrane cellulari. L’organismo umano dovrebbe assumere giornalmente circa 55µg di questo prezioso elemento; è tuttavia necessario sottolineare che suo assorbimento non dipende solo dalle quantità introdotte con la dieta, ma anche dalla forma chimica in cui si trova il suo apporto. Il contenuto di selenio negli alimenti dipende infatti dalla sua presenza nel suolo: ecco perché esso varia da paese a paese e conseguentemente gli alimenti lo contengono in quantità differenti. L’Italia è una regione a basso contenuto di selenio e quindi l’apporto di questo elemento attraverso l’alimentazione è piuttosto scarso. Buone fonti alimentari sono comunque le carni, il fegato e i cereali.
Il selenio è un minerale essenziale in piccole quantità e nell’uomo è indispensabile per il funzionamento corretto dei processi metabolici. Livelli inadeguati di selenio comportano una maggiore suscettibilità dell’organismo allo Stress ossidativo ed, in ultima analisi, con una compromissione del sistema immunitario. Le persone più a rischio di carenza di selenio sono i malati cronici o i pazienti con diete particolari.
L’osservazione più recente riguarda i minori livelli circolanti di selenio nei soggetti anziani affetti da malattia di Alzheimer. Studi precedenti hanno infatti dimostrato una progressiva riduzione dei livelli circolanti di selenio con l’età, come conseguenza della combinazione tra la ridotta biodisponibilità, l’aumentato fabbisogno, i cambiamenti del metabolismo e il limitato apporto con la dieta. L’importanza del selenio per il cervello è suggerita anche dall’osservazione che, in caso di carenza nutrizionale, il cervello è il primo organo che subisce la perdita di selenio, e in caso di adeguata supplementazione è il primo organo a rifornirsi.
Contenuti scientifici tratti dal Dossier dossier sui minerali, vitamine e antiossidanti, a cura di Franca Marangoni e Andrea Poli – Nutrition Foundation of Italy – scaricabile da questo sito.